Il becco negli uccelli è la parte iniziale di due differenti apparati: respiratorio (narici) e digerente (bocca). Si comprende quanto sia importante che questa parte del corpo sia in salute ed efficiente. I traumi del becco, tuttavia, sono abbastanza frequenti.
Traumi del becco, cosa fare?
Le fratture del becco sono eventi traumatici relativamente frequenti. Le ragioni principali sono: traumi da collisione (cadute al suolo di soggetti non ancora in grado di volare, impatti contro automobili, muri, vetrate) oppure lotte o aggressioni (da parte di compagni di gabbia o predatori).
Nel caso le parti lesionate siano la punta o porzioni ridotte, nonostante l’iniziale copioso sanguinamento e shock dell’animale, la cura e la ripresa del soggetto incidentato sono abbastanza rapide.
È bene contenere l’uccello ferito con un piccolo asciugamano e tamponare la zona sanguinante con una compressa di garza.
È vivamente consigliato portare il volatile da un medico veterinario il quale potrà visitarlo e, valutando la situazione e la gravità del danno, fornire indicazioni per eventuali antibiotici, antidolorifici o protesi per proteggere la frattura.
Dato che per qualche giorno il soggetto avrà dolore alla prensione del cibo si dovrà provvedere a fornire cibo morbido, di facile utilizzo o addirittura somministrarlo con siringa direttamente nel becco.
In caso di gravi fratture o addirittura avulsione di parte del becco, è indispensabile recarsi immediatamente da un medico veterinario esperto che gestisca l’urgenza.
Durante il trasporto assicurarsi che l’emorragia sia contenuta, l’uccello riesca a respirare e sia abbastanza tranquillo (utilizzare una scatola oscurata).
Un animale ferito può divenire pericoloso: non mettere mai un dito nel becco senza adeguate precauzioni (soprattutto se pappagallo o rapace di grosse dimensioni).