Pullo di cornacchia caduto dal nido, cosa devo fare?

Le cornacchie sono ubiquitarie dalla pianura ai primi rilievi collinari: gregari, rumorosi, abituati a convivere con l’uomo, questi uccelli sono sempre più numerosi in città, nei parchi e giardini, nei campi e nei boschi non troppo fitti.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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Caratteristico il suo gracchiare di richiamo o di allarme, la cornacchia costruisce il suo nido sulle sommità degli alberi più alti. Tuttavia, può capitare che qualche pullo di cornacchia si allontani o cada dal nido spintonato dai fratelli più forti o da raffiche di vento che distruggono la protezione dello stesso nido.

Cosa fare se trovo un pullo di cornacchia caduto dal nido?

Prima di tutto verificare che i genitori non se ne stiano già occupando anche se non si trova più nel nido.

Raccogliere i pulli solo se sono feriti o evidentemente abbandonati o in pericolo, altrimenti, devono essere lasciati in quel luogo.

Oltre al problema legale si aggiunge il rischio di un pericoloso imprinting umano: la cornacchia socializza facilmente con chi la accudisce e potrebbe non abituarsi più a vivere libera, oppure diverrebbe troppo confidente cercando di entrare in case sconosciute o importunando le persone che passeggiano nei parchi per chiedere cibo e attenzione.

Fatta questa precisazione per soccorrere nel modo migliore un pullo implume o ancora evidentemente piccolo è importante creare una sorta di nido (una ciotola con della paglia ad esempio) dove ospitarlo.

Vietato l’uso di gabbie per uccelli domestici, le sbarre per sfregamento rovinano il piumaggio e l’uccello può ferirsi nel tentativo di uscire, meglio uno scatolone di cartone coperto con una rete fine o un trasportino per gatti con apertura frontale, che all’occorrenza può essere schermata.

Attenzione all’alimentazione!

I piccoli vanno nutriti ogni 1-2 ore circa, dall’alba al tramonto (controllando sempre se l’ingluvie si sia svuotata) con pallottole costituite da carne trita, cibo per gatti, uova sode, ricotta, frutta o mais bollito integrate con calcio carbonato.

Non utilizzare scarti della cucina o dei pasti, latte e pane inzuppato!

Se la giovane cornacchia presenta invece un piumaggio completo, ma è ancora incapace di volare (circa 1 mese di età) va stimolata a muoversi, saltellare, fare i primi voletti in una zona sicura (da predatori e automobili) e tenuta in uno scatolone ampio con un trespolo al suo interno per la notte.

Il cibo può essere fornito ogni 2 o 3 ore, dapprima imboccando, poi lasciandolo a disposizione in una ciotola.

I pericoli di un accudimento inesperto si possono rivelare fatali per il piccolo volatile: carenza di calcio, alimentazione squilibrata possono facilmente causare rachitismo o seri problemi scheletrici e neurologici.

Inadeguato spazio per il movimento e il volo rovinano il piumaggio, impedendo il volo in libertà fino alla muta successiva di molti mesi.

Curiosità sulla cornacchia

I corvidi che abitano il territorio italiano contano diverse specie: le comuni cornacchie grigie (Corvus cornix), le cornacchie nere (Corvus corone), i corvi imperiali (Corvus corax), le ghiandaie (Garrulus glandarius), le nocciolaie (Nucifraga caryocatactes), le taccole (Coloeus monedula), le gazze (pica pica), i gracchi alpini (Pyrrhocorax graculus).

I corvidi sono uccelli sociali che tendono a vivere in piccoli stormi o gruppi dove le coppie che si formano per il periodo riproduttivo sono monogame e restano fedeli per tutta la vita.

Tendono ad essere piuttosto territoriali e difendono i piccoli o la compagna con particolare intensità.

Sono uccelli particolarmente intelligenti: sanno utilizzare o fabbricare degli strumenti (ad esempio legnetti o sassi per procurarsi il cibo), possiedono una memoria a lungo termine, giocano, se vivono a contatto stretto con gli umani imparano anche a ripetere alcune parole (in particolare le gazze) e ad utilizzare giochi ed oggetti fabbricati dall’uomo.

Sono però animali selvatici, tutelati dalla legge, anche se, talvolta, sottoposti a controllo dalle amministrazioni provinciali e non possono essere detenuti liberamente.

Vuoi saperne di più sui comportamenti delle gazze e gli altri corvidi?

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