Internet e il commercio illegale di pet: un binomio da fermare

Internet svolge un ruolo importante negli scambi commerciali di animali consentendo la condivisione di un gran numero di informazioni con una distribuzione planetaria.

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commercio illegale di pet su internet
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Negli ultimi anni, molti allevatori ufficiali e amatoriali hanno iniziato a fare pubblicità e a commerciare animali mediante Internet; tuttavia, questa modalità di commercio è estremamente pericolosa perché può mascherare un commercio illegale di pet che elude i canali di trasporto ufficiale.

Quindi, è molto importante fare molta attenzione!

Spesso, dietro queste operazioni si nascondono organizzazioni criminali che riescono a produrre guadagni illeciti con la complicità di un ignaro acquirente.

I dati indicano che, annualmente, un numero significativo di cani e gatti viene importato nella UE da Paesi extraeuropei soprattutto dell’Est Europa con guadagni elevati, soprattutto se si pensa che un cane di razza è venduto in media dai 700 ai 1.000 euro, mentre un gatto di razza dai 500 ai 700 euro.

Commercio illegale di pet su Internet, clienti attratti da prezzi appetibili

I prezzi bassi sono molto appetibili per un acquirente che ricerca un prodotto a basso costo non considerando che il prezzo degli animali allevati da professionisti registrati è il risultato di un insieme di spese per documenti, certificati, vaccinazioni, controlli sanitari e genetici atti a produrre animali sani.

I consumatori trovano interessanti i prezzi bassi e apparentemente non sono sufficientemente consapevoli dei rischi sanitari associati all’acquisto di un animale da un allevatore non affidabile.

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Negli ultimi anni, le autorità competenti mettono a disposizione dei consumatori volantini e pubblicità per informare gli incauti acquirenti in merito alle pratiche illegali di allevamento e ai rischi per la salute dell’animale derivanti dall’acquisto tramite allevatori non registrati.

Anche i medici veterinari consigliano l’acquisto o l’adozione di un animale da compagnia mediante i canali ufficiali e dissuadono i futuri proprietari dall’acquisto attraverso siti Web.

Spesso, gli stessi medici veterinari sentono il dovere di segnalare agli Organi competenti il decesso di un cucciolo avvenuto pochi giorni dopo l’acquisto tramite portali di vendita online.

Spesso al futuro cliente non vengono fatti vedere i “genitori”

Tutti i controlli eseguiti dalle Autorità sul commercio illegale dei pet su Internet hanno rilevato che la presenza del venditore è temporanea e limitata al periodo necessario per piazzare la merce (i cuccioli), poi scompare.

Ascoltando le testimonianze delle vittime indirette di questo mercato, il racconto presenta sempre le stesse modalità di compra vendita.

Acquisto fatto mediante un annuncio online che riporta sommarie caratteristiche dell’animale, impossibilità di vedere i genitori e consegna dell’animale di preferenza al casello autostradale.

Basterebbero queste informazioni per comprendere che la vendita non segue le disposizioni legislative del Codice civile in materia di compravendita animale.

Il commercio illegale di cuccioli è quindi redditizio e probabilmente di dimensioni considerevoli e molto appetibile per la criminalità organizzata.

FONTE: LaSettimanaVeterinaria

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