Il ritorno a casa dell’animale: quali consigli dare al proprietario?

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ritorno a casa
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Il proprietario a volte si trova a dover affrontare il difficile ritorno a casa dell’animale dalla clinica veterinaria dove è stato ospedalizzato.

Se l’animale ha vissuto un’esperienza particolarmente stressante è possibile che si evidenzino, al rientro a casa, problemi di eliminazione nell’ambiente domestico e di marcatura territoriale.

La marcatura urinaria si manifesta con spruzzi di urina emessi su superfici verticali e occasionalmente anche su superfici orizzontali, mentre la marcatura si attua con le urine, strusciandosi sugli oggetti o le persone con il muso, o graffiando oggetti.

QUALI CONSIGLI DARE AL PROPRIETARIO?

Per ridurre lo stress del gatto dopo l’ospedalizzazione e facilitarne la reintroduzione con gli altri animali di casa, è necessario consigliare al proprietario di agire nel modo più graduale possibile.

Isolare il gatto in una stanza separata, con il suo cibo, acqua, cassetta e giochi gli permetterà di godere di un posto tranquillo e indisturbato e, nel contempo, permetterà agli altri gatti di abituarsi gradualmente al suo odore.

Gatti che hanno vissuto esperienze particolarmente stressanti, quali l’ospedalizzazione, possono sviluppare un’avversione al cibo o anoressia.

Tenerli separato dagli altri gatti pertanto può pertanto essere utile per consentirgli di avere più tempo e tranquillità per mangiare.

È inoltre opportuno suggerire al proprietario di iniziare delle brevi interazioni con gli altri gatti di casa, facendo sì che i gatti stiano in prossimità della porta, affinché, da sotto la porta, si possano annusare e possano avvertire la presenza reciproca.

Continuare poi la graduale re-introduzione scambiando le lenzuola che utilizzano i gatti nei loro luoghi di riposo, strofinando un telo attorno al muso e alla bocca di un gatto per lasciarlo poi nello spazio dell’altro gatto, oppure strofinando un telo alternativamente, sia sul gatto che è stato ospedalizzato, sia sugli altri gatti di casa.

Quando i gatti mostrano un reciproco atteggiamento compiacente e positivamente interessato, è opportuno ricompensarli abbondantemente con premi in cibo e carezze; successivamente si potrà iniziare a eseguire delle brevi e supervisionate interazioni dirette.

La prima volta è più sicuro utilizzare un trasportino in cui verrà messo il gatto che è stato ospedalizzato, permettendo all’altro o agli altri gatti di casa di approcciarlo gradatamente.

È importante che i gatti colleghino la reciproca presenza a qualcosa di piacevole: durante gli incontri, dare loro da mangiare e ricompensarli sempre quando mostrano comportamenti amichevoli.

Il tempo in cui i gatti vengono lasciati insieme va aumentato gradatamente. Se non si sono verificati episodi aggressivi, è possibile lasciare i gatti insieme senza la supervisione dei proprietari.

È importante chiarire al proprietario che questo processo può richiedere diverse settimane se i gatti non sono particolarmente socievoli, mentre gatti amichevoli e ben socializzati si possono riadattare gli uni agli altri piuttosto rapidamente.

FONTE: La Settimana Veterinaria

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