Il sistema respiratorio non è altro che una serie di “tubi” di conformazione e diametri differenti ove durante il respiro passa un flusso d’aria: modificazioni a carico del calibro (restringimenti, dilatazioni, processi infiammatori, corpi estranei, neoformazioni, ecc.) delle vie respiratorie causano di conseguenza in cane e gatto modificazioni nel flusso che, interagendo con le pareti della struttura di contenimento, danno origine a un rumore (S. Romussi, 2021), spesso in relazione con una sede anatomica ben precisa.
In pratica, conoscendo il tipo di rumore si può localizzare il punto preciso in cui questo è prodotto.
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I diversi tipi di rumori respiratori in cane e gatto
I rumori si differenziano in base:
- al momento di emissione, ovvero inspirazione od espirazione;
- al tipo di suono che il flusso d’aria produce lungo superfici alterate, in presenza (rumori “umidi”) od assenza (rumori “secchi”) di liquidi mobili, frutto di processi patologici più o meno gravi.
I rumori patologici provenienti dal laringe
Il laringe è un canale collocato tra faringe e trachea. Al suo ingresso è posta l’epiglottide che ha il compito di chiudere l’apertura laringea durante la deglutizione (R. Nickel, A. Schummer, E. Seiferle, 1979).
Il laringe è paragonabile a una sorta di imbuto dotato di finestra formata da due cartilagini dette aritenoidee.
Qualora le due cartilagini che formano le “ante” della nostra immaginaria finestra non dovessero aprirsi nel modo corretto (paralisi laringea), il flusso d’aria le colpirebbe producendo un rumore “secco”, non vibrante, inspiratorio chiamato stridore.
Per capire meglio, possiamo immaginare cosa accade in una casa quando in fondo al corridoio è posta una finestra socchiusa.
Qualora si venisse a creare una corrente d’aria, sentiremmo il rumore “fischiante“ della stessa che passa tra le ante (S. Romussi, 2021).
Lo stertore, udibile per lo più in fase inspiratoria e talvolta anche in quella espiratoria, è il prodotto delle vibrazioni che si generano per il movimento, al passaggio dell’aria, di tessuti molli liberi o di liquidi densi generati da processi infiammatori.
La sede più frequente di emissione di questo rumore vibrante, simile al russare umano, è rappresentata dal faringe (S. Romussi, 2021).
Rumori di una trachea patologica
La trachea è un condotto tubulare costituito da anelli cartilaginei che connette la laringe ai bronchi.
L’alterazione strutturale, con perdita di consistenza degli anelli che tendono così a indebolirsi e diventare più piatti, ostruendo la cavità interna (lume) dell’organo, provoca una patologia detta “collasso tracheale”, tipica delle razze toy e nane (Yorkshire terrier, Chihuahua, Carlino, Pinscher, ecc.).
I segni clinici più frequenti dei cani affetti da questa sindrome sono la tosse e il cosiddetto “respiro a verso d’anatra” (gli inglesi lo definiscono: goose honk), rumore inspiratorio tipico del “cedimento” della trachea.
Bronchi e alveoli polmonari
Rumori respiratori musicali e fischianti che peggiorano durante l’espirazione come i sibili, nel cane e nel gatto possono essere percepiti solamente mediante l’auscultazione strumentale (fonendoscopio).
Questi particolari suoni sono da imputare a modificazioni anatomiche (l’asma, ad esempio, causa restringimento del calibro dei bronchi) a carico di bronchi e alveoli.
Lo starnuto inverso
È bene ricordare anche il riflesso del reverse sneeze (“starnuto inverso”): ma cosa si intende per “riflesso”?
Potrebbe esser paragonato a un circuito elettrico che viene attivato da una serie di “interruttori”, detti recettori, per allontanare qualcosa (neoformazioni, liquidi, corpi estranei, processi infiammatori. ecc.) che in quel punto non dovrebbe esserci.
La sede di attivazione di tale riflesso è il rinofaringe, porzione dorsale del faringe e il rumore che si genera assomiglia a quello che un essere umano fa quando “tira su con il naso”.
Autore: Dott. Luca Caputo
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