Apparato Respiratorio – Laringe

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A cura di: Dott. Adolfo Maria Tambella

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LARINGE – struttura e funzioni

La laringe è un organo cilindrico semirigido e fibroelastico, che separa le vie aeree superficiali da quelle profonde, permettendo il passaggio dell’aria durante sia l’inspirazione che l’espirazione. La laringe è formata da varie cartilagini (tiroidea, cricoidea, epiglottide e aritenoidi), che le conferiscono forma e consistenza, connesse tra loro da legamenti e muscoli; inoltre, è innervata da branche del nervo vago: i nervi laringei craniali, con funzione prevalentemente sensitiva, e i nervi laringei caudali, prevalentemente motori.

L’epiglottide svolge l’importante funzione di impedire che, durante la deglutizione, il cibo o la stessa saliva possano penetrare all’interno delle vie respiratorie; quando si deglutisce, infatti, grazie anche al movimento della lingua, l’epiglottide si solleva andando a chiudere perfettamente l’apertura del laringe e facendo così in modo che il cibo possa passare dal faringe all’esofago e quindi allo stomaco. Completata la deglutizione, l’epiglottide si abbassa per permettere nuovamente il passaggio dell’aria e quindi la respirazione.

La laringe è anche l’organo della fonazione; in questa sede, infatti, ritroviamo i legamenti vocali, o corde vocali, che vibrando al passaggio dell’aria generano i suoni.

L’apertura del lume laringeo, o rima della glottide, è delimitata dorsalmente dalle aritenoidi e ventralmente dalle corde vocali. Il diametro della rima della glottide è pertanto determinato dalla posizione e dalla lunghezza delle corde vocali, che a loro volta dipendono dalla posizione delle cartilagini aritenoidee e, in misura minore, della tiroidea; durante l’inspirazione, il movimento dorsolaterale delle aritenoidi consente l’abduzione (cioè l’allontanamanto tra loro) delle corde vocali e quindi l’ampliamento della rima glottidea, così da facilitare il passaggio dell’aria; invece, durante l’espirazione, il movimento mediale delle aritenoidi fa riavvicinare tra loro le corde vocali, restringendo la rima glottidea.

A cura del Dott. Adolfo Maria Tambella

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