L’Akita Inu è una razza molto antica di origine giapponese, dal portamento nobile e l’espressione sorridente, ma allo stesso tempo molto fiera e atletica.
Non è un animale legato al branco ed è meglio educarlo fin da cucciolo alla socializzazione con altri cani, essendo uno spirito solitario come un samurai.
Non ama le smancerie, ma si lega molto al proprietario, a cui dimostra affetto a modo suo, con calma e dignità.
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Origine dell’Akita Inu
L’Akita Inu, derivante dalla linea di sangue Ichinoseki (città a cui si fa risalire l’origine), oggi fa parte dei simboli del Giappone.
Tuttavia, la sua storia è alquanto travagliata: un tempo utilizzato nella caccia a cervi sika, cinghiali e orsi tibetani, divenne compagno dei samurai, finì poi nei combattimenti fra cani che all’epoca erano radicati nella tradizione giapponese.
A questo scopo, dal 1868 gli “Akita Matagi”, i cani di media taglia per la caccia all’orso che avevano caratteri da Spitz, furono incrociati con Mastini e Tosa per avere soggetti di massa maggiore.
I combattimenti divennero illegali nel 1908, ma con la seconda Guerra Mondiale (1939-1945) la loro pelle venne usata come pelliccia per gli indumenti militari.
La polizia ordinò la cattura e la confisca di tutti i cani, esclusi i Pastori Tedeschi, addestrati a scopo militare.
Finita la guerra e la devastazione, anche gli Akita erano ormai decimati e si distinguevano in tre tipologie, gli Akita Matagi, gli Akita da combattimento e da pastore.
Cinofili interessati a salvare la razza riuscirono a stabilizzarne l’autentica genealogia di grossa taglia, così com’è conosciuta oggi.
L’Akita americano dalla linea di sangue Dewa è una razza che discende da quella giapponese, ma si differenzia per le macchie nere e per la corporatura più imponente e robusta.
La storia di Hachiko
L’esemplare forse più famoso di questa razza è Hachiko che accompagnava ogni giorno il padrone, l’insegnante Hidesaburō Ueno, alla stazione di Shibuya (Tokyo) per poi andare a riprenderlo al suo rientro.
Un giorno lui morì improvvisamente sul lavoro, stroncato da un ictus all’università.
Il suo fedele amico però continuò ad aspettarlo alla stazione, sempre alla stessa ora, per ben dieci anni.
Con la sua morte, la storia si diffuse, suscitando molta compassione nell’opinione pubblica.
Una statua in suo onore è collocata alla loro fermata, come simbolo di affetto sincero e incondizionato.
Caratteristiche fisiche dell’Akita Inu
L’Akita Inu è un cane di taglia grande dall’ossatura robusta, massiccio, ma ben proporzionato.
Taglia e peso
L’altezza al garrese nei maschi è di 64-70 cm, mentre nelle femmine 58-64 cm.
Le femmine di questa razza pesano circa 30 kg, i maschi 45 kg.
Morfologia
La testa del cane di razza Akita Inu è grossa e larga, con stop ben marcato.
Il muso è allungato con canna nasale dritta e tartufo largo e nero.
Gli occhi sono di grandezza media, ben distanziati e quasi triangolari, di colore marrone con bordo palpebrale pigmentato di scuro.
Le orecchie sono piccole con punta appena arrotondata.
Il dorso dell’Akita Inu è diritto e forte e il torace profondo, con petto ben sviluppato.
La coda è grossa, con attaccatura alta ed è portata a ricciolo sul dorso.
La sua andatura risulta elastica, elegante con movimento vigoroso.
Mantello
Nell’Akita Inu il pelo è rigido e dritto, con sottopelo folto e soffice, che gli conferisce un’ottima resistenza alle temperature fredde.
Il colore è fulvo chiaro, rossiccio, sesamo (peli rosso fulvo con punte nere), tigrato e bianco.
Questi colori, eccetto il bianco, devono presentare l’urajiro, vale a dire pelo bianco sotto la mascella, il collo, ai lati di muso, petto, tronco e coda e all’interno degli arti.
Carattere dell’Akita Inu
Il carattere dell’Akita Inu è molto particolare e si distingue per la compostezza nelle manifestazioni affettive e per essere abbastanza schivo con gli estranei.
Ha bisogno di una guida esperta, perché può essere difficile da addestrare, essendo piuttosto ostinato se non è convinto a fare ciò che gli viene richiesto.
Bisogna saperlo conquistare e solo se percepisce la forte motivazione del suo proprietario, solo allora lo asseconderà.
L’Akita Inu necessita di un addestramento condotto in maniera sicura, coerente con tempo da investire nella socializzazione e nell’attività all’aria aperta.
Se in famiglia vivono dei bambini, è opportuno che siano educati a rispettare il cane e a non importunarlo mentre mangia o sta dormendo, come per qualunque altro animale.
Cura e prevenzione delle patologie
È una razza che necessita di spazzolate quotidiane, in quanto perde molto pelo durante la muta.
Questi cani possono essere soggetti predisposti a diverse patologie tra cui:
- la displasia dell’anca e la rottura del legamento crociato craniale;
- l’adenite sebacea e la sindrome uveo-dermatologica;
- l’epilessia;
- l’atrofia progressiva della retina e l’entropion;
- la torsione gastrica.
È tuttavia un cane robusto con un’aspettativa media di vita di circa 13 anni.
Codice FCI | 255 |
Gruppo | 5 – Cani di tipo Spitz e tipo primitivo |
Sezione | 5A – Spitz asiatici e razze affini |