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Perché i grilli cantano?
In realtà solo i maschi dei grilli cantano mentre le femmine hanno dei recettori molto sviluppati per captare i suoni prodotti da maschi.
Allevando in casa una piccola colonia di grilli domestici si può facilmente imparare a distinguere diverse tonalità e modalità di suoni che i maschi producono durante la loro vita:
- suoni per chiamare (sono suoni di solito con tonalità medie, regolari e basse, che servono per richiamare l’attenzione delle femmine);
- suoni di corteggiamento (una volta catturata l’attenzione della femmina il maschio produce un rumore “raschiato” di bassa intensità per corteggiarla);
- suoni di minaccia (un trillo stridulo che i maschi producono per intimorire l’avversario durante i combattimenti).
Nel caso in cui i momenti in cui i grilli cantano diventano un disturbo, si può ridurre la quantità di maschi nella teca, riducendo la competizione tra maschi e lasciando indicativamente un esemplare maschio ogni 5/6 esemplari femmine.
In questo caso il canto dei grilli sarà molto più fievole ed alternerà lunghi periodi di silenzio.
Il comportamento del grillo da compagnia
Lo studio del comportamento degli animali e la loro interazione sociale sia tra gruppi e individui della stessa specie che tra specie differenti, ha sempre interessato i ricercatori fin dai tempi remoti, ma mai come negli ultimi 20 anni si sono sviluppate vere e proprie ricerche e studi con discipline specifiche di etologia.
Anche nei grilli e nella loro vita si possono applicare alcune conoscenze per studiarne i comportamenti.
Ad esempio quando osserviamo una piccola comunità di grilli domestici non possiamo evitare di notare come questi animali comunichino con i suoni e possano produrre una moltitudine di frequenze sonore differenti.