Perdere la vista per un animale non è un fatto così tragico quanto può essere invece per noi esseri umani. La sua perdita, nel quotidiano, viene vissuta meglio.
Il sito alleyesonparis.com può essere consigliato alle persone che vorrebbero vedere il mondo con gli occhi di un cane, di un gatto, di un falco, di un gatto o di una ape.
Sviluppato in partenariato con le industrie Dassault e dei veterinari oftalmologi, questo sito dispone di simulazioni che permettono di mettersi al posto di una animale che si trova in place Vendôme a Parigi.
Cambiare la prospettiva della visione può essere divertente. Testando la visione degli animali che sono molto familiari, come il cane, il gatto o il ratto, l’utente si sente frustrato a vedere il mondo con i loro occhi, perché la loro capacità visiva è talmente inferiore alla nostra!
D’altra parte, queste simulazioni ci consentono di comprendere come per questi animali la vista sia considerata meno indispensabile rispetto a quanto l’essere umano la ritenga e il fatto di perdere la vista viene affrontato in maniera differente.
Questo significa che la sua perdita è vissuta, dall’animale, meglio nel quotidiano. Un cane può diventare totalmente cieco senza che i suoi proprietari se ne accorgano, se la perdita è lenta.
Questo perché l’animale mette in atto delle strategie abitudinarie e sviluppa gli altri sensi per compensare. In caso di patologie, l’enucleazione spaventa il proprietario che spesso la rifiuta anche quando l’unica alternativa è l’eutanasia, ma questa è un’operazione nettamente meno traumatizzante per un cane o un gatto rispetto a un essere umano.
Allo stesso modo, la cataratta che viene sistematicamente operata nell’uomo, non è affrontata nei carnivori, perché l’handicap che provoca nel primo non è percepito dai secondi nello stesso modo.
Sapere come gli animali vedono il mondo, non è solo una curiosità ma, in caso di una malattia oculare grave, fornisce al proprietario delle informazioni utili a capire e valutare le eventuali opzioni terapeutiche o chirurgiche proposte dal veterinario e ad essere più consapevole nel prendere le decisioni migliori per la qualità e l’esperienza di vita dell’animale.
