Le zecche nel cane e nel gatto sono davvero pericolose?

Si pensa che il fastidio dato dalle zecche sia solo legato al prurito che provocano nel cane e nel gatto, ma non è così. Una corretta prevenzione contro questi parassiti è fondamentale.

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A cura di: Dott.ssa AnnaPaola Rivolta

zecche cane
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Di solito si parla di prevenzione delle infestazioni da zecche nel cane e nel gatto solo con la bella stagione, ma bisognerebbe pensarci, invece, tutto l’anno.

I nostri amici animali possono essere colpiti dalle zecche della famiglia Ixodidae, dette anche zecche dure.

Questi parassiti sono pressoché endemici in Europa e, in larga parte, hanno un’azione parassitaria non solo su cane e gatto, ma anche sull’uomo.

Come si sviluppano le zecche presenti sul nostro territorio?

Le zecche sono parassiti a 3 ospiti; questo vuol dire che ogni loro stadio di sviluppo (larva, ninfa, adulto) completa un pasto su un ospite diverso.

Il loro pasto è composto da sangue, per cui sono definiti parassiti ematofagi, e trascorrono fino a 1-2 settimane sull’ospite a nutrirsi.

Nonostante siano di ridotte dimensioni, le zecche femmine appartenenti alla famiglia Ixodidae con il pasto di sangue riescono ad aumentare il loro peso di oltre 100 volte.

Dopo essersi ben nutrite, si staccano e iniziano la fase di deposizione delle uova.

Come identificare le zecche sul corpo di cane e gatto?

Le zecche possono localizzarsi su varie parti del corpo dell’animale.

Prediligono però orecchie, regione ascellare, muso, regione perineale e interdigitale, aree quindi meno protette dal pelo.

zecche cane pelo

Grazie a un controllo accurato e minuzioso separando bene il pelo, si può rinvenire sulla cute il parassita, a volte associato a segni di dermatite o piccole reazioni cutanee.

Può la zecca trasmettere delle patologie?

Sovente si crede che il fastidio dato dalle zecche sia solo legato a del prurito, ma non è così.

Questi parassiti agiscono infatti da vettore di altri patogeni come batteri, nematodi, protozoi e virus, molto spesso capaci di interessare anche l’uomo (zoonosi).

Durante il pasto di sangue, la zecca inocula della saliva nell’ospite o, in rari casi, l’animale può anche ingerire accidentalmente il parassita.

I segni clinici delle malattie trasmesse dalle zecche (TBD, tick-borne disease) possono comparire fino a mesi dopo l’infestazione.

Inoltre, l’animale può presentare anche un’anemia causata dal prelievo ematico svolto dal parassita.

L’infestazione avviene solo durante l’estate?

La presenza e distribuzione delle zecche dipende da molti fattori, come la densità degli ospiti e caratteristiche climatiche e ambientali.

È buona norma considerare di proteggere i nostri amici animali tutto l’anno, in quanto, nonostante ci siano dinamiche stagionali, sono parassiti resistenti nell’ambiente.

Nel caso si trovino delle zecche sul corpo dell’animale, è consigliabile rivolgersi al proprio Medico veterinario di fiducia, che le rimuoverà in modo appropriato e rapidamente.

In tal modo si eviterà che il rostro o parte buccale del parassita rimanga in sito causando infezioni e infiammazione.

Una volta rimosse, le zecche vanno eliminate per non infestare un altro animale.

È importantissimo, visto che spesso sfuggono al controllo, evitare le reinfestazioni.

zecche cane veterinario

Come si può ridurre al minimo il rischio di infestazione da zecche nel cane e nel gatto?

La prevenzione per evitare infestazioni da zecche è fondamentale.

Sicuramente è importante non portare il vostro amico a quattro zampe in aree potenzialmente infestate e fare un controllo quotidiano al ritorno a casa.

Ma ancora più efficace è utilizzare in maniera regolare un antiparassitario efficace e magari con un’azione di lunga durata.

Importante è attenersi alle modalità di applicazione e alla frequenza di trattamento indicate sul foglietto illustrativo e utilizzare il prodotto prescritto dal Medico Veterinario di riferimento.

Evitate assolutamente il fai-da-te, che può portare a conseguenze anche gravi.

Un esempio su tutti: è importante utilizzare nel gatto prodotti registrati per l’uso specifico in questa specie, perché molti prodotti destinati al cane contengono principi attivi tossici per i felini.

È consigliato rivolgersi sempre al Medico veterinario per impostare una corretta profilassi.

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