La pododermatite del coniglio: sintomi e regole per curarla correttamente

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

pododermatite
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La pododermatite è una patologia della cute che interessa la superficie d’appoggio degli arti, in particolare di quelli posteriori, ed è molto frequente nel coniglio da compagnia.

Si tratta di un problema cronico e progressivo che solitamente evolve nel corso del tempo e può variare in quanto a gravità, da lieve fino a molto severa.

COME SI MANIFESTA LA PODODERMATITE?

Innanzitutto è bene precisare che, a differenza di molte altre specie da compagnia, la “mano” ed il “piede” del coniglio non sono provvisti di cuscinetti plantari, pertanto la protezione della superficie d’appoggio degli arti è affidata ad uno strato di pelo più o meno folto.

In fase iniziale è possibile osservare solamente il diradamento del pelo che lascia intravedere la cute sottostante ma, con il passare del tempo, questo pelo già messo a dura prova tende a rarefarsi sempre di più fino a scomparire del tutto e a lasciare la pelle completamente scoperta e a diretto a contatto con il suolo, esposta dunque a tutti gli insulti meccanici (ad es. abrasione e compressione) che inevitabilmente porteranno alla comparsa di lesioni ulcerative.

La progressione naturale di questa patologia, quando trascurata, è dunque la seguente: diradamento del pelo, irritazione della cute, desquamazione e formazione di ulcere che tendono ad estendersi ed aggravarsi.

Le lesioni che si vengono a creare nell’area colpita lasciano anche aperta la via all’ingresso dei batteri presenti nell’ambiente, in particolare sul pavimento, sul suolo o nella lettiera, e quindi alla comparsa di infezioni secondarie che complicheranno notevolmente il quadro clinico.

Nei casi più gravi, oltre alla cute potrebbero essere compromessi anche i tessuti sottostanti (tendini ed ossa), rendendo molto spesso irreversibili le lesioni e mettendo a rischio la salute dell’animale, a partire da danni permanenti agli arti fino ad un concreto rischio per la sopravvivenza del coniglio.

Frequentemente questi animali presentano quadri di pododermatite in fase iniziale e quasi del tutto asintomatica tanto che, molto spesso, il proprietario neanche se ne accorge e può capitare che le lievi lesioni rimangano stazionarie anche per lungo tempo.

Alla visita di routine, il veterinario segnalerà il problema e darà dei consigli su come prevenirne o rallentarne l’evoluzione.

ESISTONO DEI FATTORI PREDISPONENTI?

Esistono numerose cause che possono predisporre a questa patologia o favorirne l’insorgenza. Innanzitutto, è necessario precisare che non tutti i conigli possiedono un’adeguata ed abbondante copertura di pelo sulla superficie plantare, e questo è già di per sé un primo fattore predisponente.

Sovrappeso e scarso esercizio fisico (minore afflusso di sangue nella regione interessata), predisposizione di alcune razze e loro incroci, lettiera sporca (maggiore rischio di infezioni ed azione corrosiva delle urine), lettiera inadeguata (ad es. quella per gatti che è molto abrasiva), pavimenti ruvidi, abitudine del coniglio a fare “sgommate” e lesioni plantari sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono all’insorgenza o all’aggravamento della patologia.

COME COMPORTARSI?

La prima regola della prevenzione è conoscere il problema ed evitare (o limitare!) tutti i fattori appena descritti.

Gli arti del coniglio andrebbero osservati con regolarità spostando il pelo e verificando lo stato della cute sottostante, poiché le lesioni iniziano in maniera subdola, generalmente molto tempo prima della comparsa di ulcere importanti.


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La superficie plantare degli arti del coniglio beneficia sicuramente di un fondo morbido, per cui una lettiera adeguata (ad es. un abbondante strato di fieno o paglia) può essere utile a prevenire il problema.

La lettiera stessa dovrebbe essere pulita più spesso in caso di bisogno ed è necessario consentire all’animale di muoversi quotidianamente, tenendo sotto controllo anche il peso e, di conseguenza, l’alimentazione.

Se si osserva un progressivo diradamento del pelo e l’inizio di un’irritazione cutanea è bene rivolgersi immediatamente al proprio veterinario di fiducia per discutere la questione e prevenirne l’aggravamento.

 

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