Il numero delle tigri è in aumento ma sono ancora minacciate

Grazie al progetto TX2, governi, comunità, organizzazioni e imprese si riunirono per garantire un futuro a una specie simbolo del nostro pianeta, la tigre. Nonostante gli ottimi risultati, tuttavia, la strada è ancora lunga a causa del bracconaggio e della distruzione dell'habitat naturale.

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numero delle tigri
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Nonostante una terribile crisi provocata da trappole letali nel sud-est asiatico stia continuando a minacciare gran parte della popolazione di questi grandi felini, le tigri libere in natura sono in aumento in cinque Paesi: Bhutan, Cina, India, Nepal e Russia.

Il progetto Tx2

Nel 2010, questi enormi felini erano drammaticamente arrivati sulla soglia dell’estinzione dato che il loro numero aveva toccato il minimo storico.

Quello stesso anno partì così uno dei più grandi progetti di conservazione della storia: raddoppiare la popolazione globale di tigri entro il 2022, un’iniziativa ormai nota come progetto TX2.

Governi, comunità, organizzazioni e imprese si riunirono per garantire un futuro a una specie simbolo del nostro pianeta.

Da allora sono trascorsi 10 anni, anni in cui si è verificata un’importante inversione di tendenza. Nel 2016, per la prima volta nella storia recente, il numero delle tigri è aumentato.

Le tigri continuano ad essere minacciate dal bracconaggio

Nonostante questi importanti progressi, questi grandi felini continuano a essere minacciati dal bracconaggio finalizzato al commercio illegale di animali selvatici, e dalla distruzione del loro habitat.

Una situazione particolarmente critica è quella del Sud-Est asiatico, dove una drammatica incidenza di trappole letali fatte con fili e cavi di ferro e posizionate all’interno di aree protette, sta decimando la fauna selvatica, comprese le tigri e le loro prede.

Un recente studio del WWF ha stimato che oltre 12 milioni di trappole stiano massacrando la fauna selvatica nelle aree protette di Cambogia, Laos e Vietnam.

Questa crisi si sta diffondendo anche in uno dei più importanti territori abitati dalle tigri nel sud-est asiatico, il Belum-Temengor in Malesia, dove dal 2009 al 2018, il numero delle tigri è dimezzato.

Questi dati allarmanti che si registrano nel Sud-est Asiatico, però, sono in contro tendenza rispetto all’aumento del numero di tigri in altri cinque Paesi (Bhutan, Cina, India, Nepal e Russia).

Questi Paesi sono all’avanguardia nel recupero delle tigri. I risultati parlano da soli. Partire da questi successi è molto importante per migliorare la convivenza con questi grandi felini in territori dove la presenza umana è sempre più intensa”, precisa Stuart Chapman, leader della Tigers Alive Initiative del WWF.

FONTE:Wwf.it

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