Generalmente i gechi sono notturni, cioè attivi solo di notte con il buio, ma ne esistono alcune specie diurne, come quelle appartenenti al genere Phelsuma, quasi tutte distribuite in Madagascar.
Di queste solo una specie ha attitudini notturne, la P. guentheri.
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I mille colori dei gechi del Madagascar
I gechi diurni del Madagascar sono probabilmente tra i gechi più belli e appariscenti al mondo.
Quasi tutti hanno una colorazione di base verde brillante, con sfumature turchesi, grigie e una livrea composta da disegni rossi, neri, arancioni, azzurri e gialli.
Ad esempio, Phelsuma klemmeri, un piccolo geco endemico del Madagascar ha la testa completamente gialla, con il corpo che varia dall’azzurro al grigio chiaro.
Presenta poi due linee longitudinali nere che dividono il dorso dai fianchi. Insomma, una lucertolina veramente appariscente.
La specie più famosa tra gli appassionati è sicuramente Phelsuma grandis.
Si tratta di un geco che raggiunge i 25 cm circa, verde smeraldo e con grosse macchie rosse su tutto il corpo.
Gechi senza paura e semplici da allevare
Oltre al loro aspetto, una caratteristica che colpisce di questi rettili è che se abituati tendono ad essere molto confidenti.
Arrivano a volte a ricevere il cibo, tipo la frutta, dalle mani del loro proprietario.
Alcune specie di Phelsuma hanno la caratteristica di riuscire a distaccare lembi di pelle per sfuggire alle prede.
Quindi se si arriva ad avere una buona interazione con loro è comunque importante non afferrarli a mani nude, perché si rischia la desquamazione.
Le squame comunque ricresceranno, anche se di solito risultano più piccole e meno colorate rispetto alle originali.
Allevamento dei gechi diurni del Madagascar
Questi gechi, curiosi e molto attivi, non sono particolarmente complicati da allevare, l’importante è rispettare alcuni parametri necessari al loro benessere.
Ciò che segue fa riferimento a un gruppo di specie proventienti dal Madagascar: Phelsuma grandis, P. madagascariensis, P. lineata, P. quadriocellata, P. klemmeri, P. laticauda e P. pusilla.
Caratteristiche del terraio
I terrari per questi animali devono essere tassativamente sviluppati in verticale.
Inoltre, vista la spiccata territorialità di alcune specie dovranno avere buone dimensioni anche con le specie più piccole.
Si partirà quindi da un 40 x 40 x 60 cm, per P. lineata, P. quadriocellata, P. klemmeri, P. laticauda e P. pusilla.
Per P. grandis e P. madagascariensis, o altre specie che arrivino attorno ai 20 cm totali, le dimensioni dovranno essere invece di 50 x 50 x 90/100 cm .
Illuminazione
Questi gechi necessitano tassativamente di illuminazione UVB, almeno al 5%.
Essendo diurni fanno infatti veri e propri bagni di sole, che inducono il metabolisco a produrre la vitamina D3, indispensabile alla metabolizzazione del calcio.
Senza questa, i problemi possono essere molteplici, in primis la malattia osseo-metabolica (MOM).
Accessori
L’arricchimento ambientale deve offrire una o più zone in cui i gechi possano sostare a circa 25 cm dalla lampada UVB.
In questo modo potranno ottenere il massimo del beneficio dallo spettro luminoso.
Essendo diurni e provenienti dal Madagascar, sono tutti gechi che necessitano di un punto caldo a 35° C.
La zona fredda deve essere invece attorno ai 25° C.
Sono poche le specie che esulano da questi parametri, tipo P. guttata, che vive nel cuore delle foreste pluviali.
Oltre a ciò, l’umidità ambientale andrà sempre tenuta abbastanza elevata, in un range tra il 60 e il 90%.
L’uso di piante vere aiuta a mantenere questi parametri.
L’allestimento del terrario deve essere ricco di rami, cortecce e appunto piante, che possono essere vere e/o finte.
In inverno l’umidità dovrà rimanere mediamente al 60%, con un picco mattutino ottenuto da una nebulizzazione.
Le temperature dovranno invece rimanere più o meno uguali, anche se di notte si scenderà anche a 15° C, se possibile.
Questo periodo “fresco” aiuta il metabolismo dei gechi a lavorare nel modo migliore, oltre a stimolare le funzioni riproduttive.
Alimentazione dei gechi del Madagascar
Il genere Phelsuma è composto da gechi prevalentemente insettivori, ma con tendenze frugivore.
Quindi, oltre a mangiare grilli, blatte, tarme della farina, bachi da seta, ecc., si nutrono anche di frutta molto matura.
Questa può essere somministrata con frullati freschi, oppure tramite preparati liofilizzati.
Questi una volta idratati sono anche addizionati di proteine, vitamine e nutrienti utili alla dieta di questi animali.
Legislazione
Tutto il genere Phelsuma è protetto dalla CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora).
Quindi per poterli detenere sono necessari gli appositi documenti.
Da quale specie iniziare?
Le specie più consigliate a chi si avvicina a questi animali sono senza dubbio Phelsuma grandis (Geco gigante diurno del Madagascar) e Phelsuma laticauda.
Entrambe le specie sono molto coriacee, quindi capaci di resistere a qualche piccolo errore di gestione, che ovviamente andrà corretto.
Articolo a cura di Italian Gekko Association
