Cotto e mangiato: come cucinare una miscela di semi per gli uccelli?

La stagione fredda per molte specie di uccelli allevati sia in casa che in voliere in giardino è un periodo delicato, di riposo dalle “fatiche” legate alla riproduzione e allevamento dei piccoli e allo stress legato alla muta del piumaggio (in particolare nei fringilidi) ma al tempo stesso grande impegno metabolico per le temperature rigide, il calo delle ore di luce, germi patogeni pronti ad approfittare del calo immunitario…

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

miscela di semi per gli uccelli
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Uno dei capisaldi per aiutare i nostri amici alati è la cura nell’alimentazione invernale. Una miscela di semi per gli uccelli è ricca di nutrimenti di buona qualità, vitamine e oligoelementi e bilanciata nelle calorie.

Perché cuocere la miscela di semi per gli uccelli?

Sembra una trovata curiosa ma gli allevatori, soprattutto allo svezzamento ma anche in inverno, usano cuocere per pochi minuti una manciata di miscela di semi usuale per poi riproporla, scolata e intiepidita, in mangiatoie dedicate.

I semi in questo modo diventano più digeribili, le proteine dei legumi diventano più assimilabili e vengono inattivati eventuali fattori antinutrizionali.

Gli uccelli gradiscono questo cibo inusuale ma goloso e se ne cibano volentieri, ma non più di una volta alla settimana. Essendo un cibo fresco e umido si degrada rapidamente e in serata va rimosso dalle mangiatoie.

Semi germinati: cibo “vivo” molto nutriente

La germinazione dei semi aumenta notevolmente il valore nutrizionale degli stessi: mediante questo processo gli acidi grassi sono convertiti in in elementi idrosolubili, gli amidi scissi in zuccheri più semplici, le proteine aumentano sensibilmente nella trasformazione da seme secco quiescente in seme germinato.

Così pure aumentano in modo apprezzabile vitamine e sali minerali.

I semi, inoltre, sono idratati ricchi di acqua ed enzimi e possono fornire ottimo supporto agli uccelli durante i rigori invernali.

Il lato negativo sta nella complessità del processo che deve essere seguita con scrupolo: i semi presentano naturalmente dei batteri ambientali sulla buccia esterna, il contatto prolungato con l’acqua, la temperatura (tiepida) dove vengono lasciati in ammollo, spore e altri battei presenti nell’ambiente potenzialmente possono rendere molto pericoloso questo alimento.

Ecco in sintesi le fasi da seguire per poter utilizzare e sfruttare questo prezioso alimento:

1- Lavaggio dei semi e eliminazione di quelli alterati che galleggiano;

2- Ammollo in acqua addizionata di disinfettante per alimenti vegetali (ad esempio amuchina) per 12 – 24 ore;

3- Scolo dell’acqua di ammollo e risciacquo con abbondante acqua pulita e potabile, stesura in strati di 1 – 2 cm su graticola fine, ripetuti almeno 4 – 5 volte nella giornata;

4- Ammollo in acqua per 20 minuti in acqua tiepida;

5- Risciacquo e stesura su cannovaccio per 12 ore;

6- Risciacquo delicato, asciugatura e distribuzione dei semi germinati: ovvero che presentano una sottile radichetta che spunta dal seme.

I semi germinati possono essere distribuiti nelle mangiatoie tal quali oppure miscelati in cous cous o pastone secco, i residui o gli avanzi vanno tassativamente eliminati la sera dalle mangiatoie.

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