Convivenza tra cani e altri animali domestici: è possibile?

La convivenza tra cani e altri pet non convenzionali è possibile? Ecco qualche suggerimento ed accortezza per una convivenza ottimale.

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A cura di: Dott. Kiumars Khadivi-Dinboli

convivenza tra cani
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La convivenza tra cani e altri animali non convenzionali è possibile in casa? Il migliore amico dell’uomo è da sempre il cane, ma da parecchi decenni ormai altri animali vivono regolarmente nelle nostre case, e sono furetti, conigli, cavie, cincillà, tartarughe, ratti e tanti altri. Quali animali possono convivere sotto lo stesso tetto?

Per prima cosa occorre analizzare lo status dell’animale nell’ambiente naturale: è preda o predatore? La risposta a questa domanda può già dare un’idea del tipo di convivenza che si può instaurare.

Non è sempre detto comunque che la risposta sia scontata, a volte ci sono diverse eccezioni, ma in linea di massima sarà più difficile far convivere preda con predatore rispetto al binomio preda-preda, predatore-predatore.

Il cane è un mammifero addomesticato circa 20.000 anni or sono, che convive con l’uomo e con la sua famiglia. Le sue funzioni primarie sono la caccia, la guardia e la compagnia. Ogni razza ed ogni individuo hanno caratteristiche particolari, ma in genere istinti comuni li guidano.

Il furetto è anch’esso un animale addomesticato da circa 2.000 anni ed utilizzato per stanare topi e conigli ma negli ultimi decenni è diventato a tutti gli effetti un animale da compagnia. Anche il furetto è un predatore e in gcricetoenerale cane e furetto possono convivere. Difficilmente il cane vedrà il furetto come una preda, anzi spesso tenderà persino ad averne paura.

In generale per una convivenza ottimale tra cane e furetto è bene che l’animale che viene inserito in un nucleo famigliare esistente sia di giovane età.

La differenza di mole tra cane e furetto influisce sulle modalità di approccio tra gli animali.

Un cane di taglia medio/grande dovrà poter conoscere il furetto prima attraverso una gabbia o un trasportino, in modo che il piccolo furetto sia tutelato in caso di imprevisti. Dalla reazione del cane il padrone può intuire quando sarà il momento di metterli a contatto, se il cane ringhia o cerca di attaccare il furetto meglio evitare il contatto diretto.

Il furetto è un animale temerario, difficilmente scappa davanti a situazioni di pericolo, quindi la probabilità che un furetto arretri dinnanzi ad un cane, anche grande, è piccola; nel caso di paura in genere il furetto tende a reagire con aggressività; potrebbe quindi tentare di mordere il cane. E’ meglio evitare questa situazione, in quanto un cane potrebbe sentirsi attaccato dal furetto e reagire a sua volta in maniera aggressiva, causando seri danni ad un furetto.

Sia il cane che il furetto sono animali possessivi e gelosi del proprio padrone, quando si inserisce un nuovo individuo in famiglia è sempre meglio dare attenzione soprattutto all’animale già esistente.

Il cane nel caso si senta defraudato dell’affetto del padrone può reagire con aggressività, il furetto potrebbe abbattersi e diventare apatico. Nel caso si osservino atteggiamenti insoliti è consigliabile rivolgersi ad un medico veterinario comportamentalista.

La convivenza tra cani e roditori domestici è possibile, anche se in questo caso occorre tener presente che cavie, conigli, cincillà, cani della prateria, ratti, ecc. sono prede nell’ambiente naturale.

In linea di massima se si tratta di razze canine destinate alla caccia o selezionate per specifiche predazioni la convivenza è quasi impossibile, il cane tenderà a rincorrere, prendere e giocare con il roditore e anche un piccolo morso o solo una zampata di un cane di taglia grande può causare gravi lesioni alla piccola preda.

Inoltre parlando in generale tutti i roditori-preda in presenza di un predatore tendono a stressarsi e ad avere paura.

Nel caso di cani di indole tranquilla o animali molto giovani la convivenza con roditori è possibile, ogni conoscenza reciproca deve avvenire sempre sotto controllo ed in presenza del padrone, prima attraverso una gabbia a maglie fini e con la possibilità per il roditore di nascondersi in una tana o in un luogo riparato.

Quando il cane avrà conosciuto il nuovo amico e il roditore sarà rassicurato, la convivenza può essere possibile.

La convivenza tra cane e coniglio è simile a quella con i roditori, i cani, specialmente le specie da caccia, hanno un istinto predatorio molto forte nei confronti del coniglio. In ogni caso dipende soprattutto dall’indole del cane e dalla sua socializzazione.

In generale il coniglio, anche se animale preda, è meno timido della cavia e degli altri roditori, ma pur sempre molto soggetto a stress, quindi ogni approccio e conoscenza con il cane deve avvenire in presenza del padrone e all’inizio attraverso una gabbia, con la possibilità di nascondersi per il coniglio.

Per avere successo nell’inserimento di un coniglio in una famiglia in cui già è presente un cane, è di fondamentale importanza che il cane veda il coniglio come un membro del branco, occorre vietare ogni gioco di inseguimento o troppo irruente.

Ogni volta che si inserisce un nuovo animale in una famiglia in cui è presente un cane, occorre che quest’ultimo non si senta messo da parte od abbandonato. Occorre che i padroni abbiano maggiore attenzione verso il cane piuttosto che verso il nuovo pet inserito, il cane deve accoglierlo come membro del branco e non come nemico che gli “sottrae” l’affetto del padrone.

BOX RIASSUNTIVO SULLA CONVIVENZA TRA ANIMALI DOMESTICI

Cane – Furetto: La convivenza è possibile ed abbastanza facile.

Cane – Cavia e roditori: In genere la convivenza è possibile ma molto difficoltosa.

Cane – Coniglio: La convivenza è possibile ma molto difficoltosa.

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