Come dev’essere una gabbia per le cocorite?

Il mondo alato sfrutta lo spazio nelle tre dimensioni, il pappagallo deve quindi potersi muovere agevolmente sia in orizzontale che in verticale e avere a disposizione posatoi comodi, nidi, mangiatoie e abbeverato.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

cocorite
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I pappagallini ondulati (o cocorite) (Melopsittacus undulatus) originari delle foreste australiane sono uccelli che vivono in gruppi numerosi, grandi volatori, molto vivaci e “chiacchieroni”.

Normalmente vengono allevati in gabbiette, in genere in coppie, ma non tutti sanno che idealmente vivrebbero molto meglio in gruppo in voliere o meglio ancora liberi in casa.

La gabbia essenziale per cocorite

Le misure minime per ospitare una coppia di ondulati sono circa 70-80 cm di lunghezza, 40 cm di profondità e almeno 50 cm altezza.

Le sbarre devono essere in acciaio o ricoperte da vernici atossiche che non rilascino zinco o rame (possono essere ingeriti per sfregamento o per pica).

Dato che questi pappagalli amano arrampicarsi le sbarre devono essere orizzontali almeno per 2 lati.

Nella gabbia non devono mancare giochi tipo scalette, corde, giochi di legno e iuta su cui passare un po’ di tempo e svagarsi.

Un angolo della gabbia deve avere un nascondiglio in cui l’uccellino possa sentirsi sicuro e avere un po’ di privacy: questo può essere ottenuto con un pannello in legno o plastica non trasparente, un telo, una pianta d’appartamento (anch’essa non tossica) al di fuori della gabbia.

Sicuramente non adatta è la gabbia cilindrica a sviluppo verticale: in questo tipo di gabbia i pappagallini possono arrampicarsi ma non volare.

Le cocorite sono molto curiose: posizionate la gabbia in un luogo di passaggio, dove possono controllare gli abitanti della casa senza esserne però eccessivamente disturbate, quindi non vicino ad una porta ma in un angolo con un buon punto di vista sul resto della stanza.

In un luogo luminoso (vicino a una finestra) ma riparata da correnti d’aria o dal calore eccessivo (attenzione a colpi di calore).

Per rendere più facile la gestione la gabbia può essere posizionata su una base alta almeno 1 metro, assicurandosi della solidità del piedistallo per evitare cadute accidentali con traumi o fuga degli uccellini (soprattutto se in casa ci sono animali domestici predatori come i gatti).

“Case più ampie”

Se le cocorite vengono ospitate in gruppo o in giardino è opportuno scegliere una volieretta di 90 cm di lunghezza alta almeno 120 – 180 cm provvista di tetto.

Particolare attenzione va posta al luogo dove viene collocata la voliera: al riparo da correnti d’aria, intemperie, eccessiva irradiazione solare (quindi meglio sotto ad un albero frondoso o sotto a una tettoia o portico) e protetta dall’attacco di eventuali predatori (solidamente fissata al suolo, con reti anti-ratto, chiusura con ganci o lucchetti delle porte).

Gli arredi

Sia in gabbia che in voliera particolare attenzione va posta ai posatoi: preferibilmente in legno naturale (scegliere legni atossici come melo, pero, salice, betulla…) con corteccia, di diverse dimensioni (diametro 0,8 cm -1,2 cm) per permettere una corretta postura e appoggio alla zampa dei piccoli volatili.

I rametti vanno posti distanziati tra loro per permettere un po’ di movimento o volo e non devono sovrastare beverini o mangiatoie altrimenti cibo e acqua possono essere inquinati e sporcati con le feci.

Devono anche essere distanziati dalle sbarre per non rischiare di rovinare le penne di coda e ali per lo sfregamento sul metallo.

Mangiatoie, beverini, nidi e posatori vanno periodicamente lavati o rinnovati per assicurare igiene e benessere dei piccoli uccelli.

Sul fondo della gabbia vanno posti fogli di giornale o materiale assorbente e igienico quale grit, sabbia per uccelli (sterilizzata), scaglie di legno (non segatura), pellet di carta.

Da evitare la sabbia o lettiera per gatti che , se ingerita, può causare gravi danni digestivi.

Liberi di volare

Come però accennavo all’inizio di questo breve articolo, se possibile, sarebbe utile poter lasciar volare liberi in una stanza questi uccellini almeno per qualche ora al giorno.

In un prossimo articolo affronteremo meglio questo argomento.

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