Come allevare e riprodurre il citello o Spermophilus citellus

Qualche consiglio su come allevare e riprodurre il citello o scoiattolo di terra europeo, roditore selvatico che convive facilmente con l'essere umano.

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A cura di: Dott.ssa Linda Sartini, Dott. Cristiano Papeschi

Spermophilus citellus o citello o scoiattolo di terra europeo
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Il citello o Spermophilus citellus o scoiattolo di terra europeo è un animale che ha bisogno di libertà e movimento.

Pertanto l’idea di acquistarlo o adottarlo per tenerlo tutto il giorno all’interno di una gabbia è del tutto sbagliata.

Una stanza solo per il citello

La cosa migliore sarebbe quella di avere a disposizione una stanza “a prova di citello”, ovvero un locale da dedicare interamente a lui.

All’interno di questa stanza bisognerebbe eliminare qualunque oggetto pericoloso che possa cadergli addosso o essere rosicchiato con conseguenze disastrose oppure essere distrutto senza che quello fosse il suo destino.

Quindi sarebbe meglio evitere che siano presenti fili elettrici, piante d’appartamento potenzialmente tossiche e imbottiture di cuscini e divani o mobilio in legno.

Una stanza di questo tipo dovrebbe essere dotata di uno o più rifugi, giochi per piccoli roditori, tronchetti o rami di legno (purché atossico) e scatole in cartone naturale (privo di colla, scotch o grappette metalliche).

Spermophilus citellus mangia

Si può ricorrere anche all’impiego di ampi recinti mobili e componibili in metallo, meglio se chiusi nella parte superiore per evitare fughe, sebbene il citello non sia un grande arrampicatore.

È importante però che su di essi non siano state utilizzate vernici inadatte al contatto con gli animali e al loro interno siano presenti arricchimenti ambientali come per il coniglio.

Una grande gabbia: più spazio c’è, meglio è

Qualora fosse necessario ricorrere alla gabbia per tenere al sicuro l’animale durante l’assenza del proprietario, bisogna ricordare la regola dello spazio: quanto più è, meglio sarà per il pet.

La gabbia dovrebbe avere il fondo pieno in plastica che dovrà essere ricoperto di un abbondante strato di lettiera.

Questa puo essere fatta ad esempio da paglia, pellettato di carta, fieno, truciolo di legno per roditori depolverato, tutolo di mais, pellet di faggio, fibra di cocco o altri substrati adeguati.

La lettiera deve avere uno spessore tale da consentire allo Spermophilus citellus di scavare.

La presenza di una tana sarà molto apprezzata per consentirgli di isolarsi quando lo desidera.

Il citello può essere allevato all’aperto?

Avendo a disposizione un giardino è possibile mantenerlo all’aperto, ma dovrà disporre di un recinto sufficientemente grande e chiuso in alto.

Il citello è un abile scavatore pertanto la recinzione interrata da sola potrebbe non essere sufficiente a evitare le fughe.

È consigliabile pertanto predisporre una pavimentazione in cemento da ricoprire con abbondate paglia.

Meglio ancora se avesse a disposizione un pagliericcio o un cumulo di terra per poter esprimere la sua esigenza di scavare.

Sempre fondamentali le tane. Vanno bene anche dei grossi vasi in terracotta o pozzetti in cemento con un foro di ingresso.

Meglio ancora creare tane dotate di un tubo in cemento o PVC per simulare le gallerie che l’animale scaverebbe in natura.

È importante ricordare di fornire agli animali un luogo fresco e ombreggiato per difendersi dalle condizioni estreme dell’estate.

D’inverno invece, a meno che non si voglia farlo andare in letargo, è preferibile che rientri al caldo delle mura domestiche.

Interazioni sociali dello Spermophilus citellus

Si possono tenere insieme due soggetti dello stesso sesso oppure di sesso opposto o ancora un maschio e due femmine.

Non bisogna però mai tenere due maschi in presenza di una “citella”.

È sempre meglio evitare un numero superiore, poiché la socialità in questa specie è particolare.

Ogni animale infatti vuole il suo spazio e la sua privacy, e ha bisogno della possibilità di isolarsi.

La castrazione dei maschi può aiutare a risolvere diversi problemi di convivenza tra adulti.

Questo roditore è un animale selvatico che in cattività si abitua a convivere con l’essere umano.

È importante però imparare a comprendere i comportamenti del Spermophilus citellus, per capire quando non desidera interagire o non è disponibile al contatto.

È fondamentale che impari a conoscere l’uomo fin da piccolo.

Pertanto deve essere abituato alla presenza e alle manipolazioni fin dalle prime settimane di vita.

Spermophilus citellus coppia

La riproduzione del citello

Rispetto ad altri roditori, il citello è piuttosto tardivo per quanto riguarda lo sviluppo sessuale.

Raggiunge infatti la maturità sessuale intorno al primo anno di vita.

La femmina entra in calore una volta l’anno, in primavera, e quindi può partorire ogni 12 mesi circa.

Il calore dura poche ore, pertanto se si vuole avere una cucciolata, cosa non sempre facile da ottenere in cattività, meglio mantenere sempre insieme il maschio e la femmina.

Il momento fertile è infatti estremamente fugace.

Dopo l’accoppiamento la gestazione dura circa 23-25 giorni, al termine della quale verranno dati alla luce da 2 a 9 cuccioli.

Alla nascita la prole è inetta e dipende completamente dalla madre per la sopravvivenza.

È infatti priva di pelo e ancora non in grado di vedere e sentire.

La femmina è l’unica a occuparsi dei piccoli e il maschio può venire addirittura aggredito e allontanato.

Pertanto se si fosse in possesso di una coppia potrebbe rendersi necessario disporre di un “piano B” per alloggiarlo in modo che non si creino “litigi in famiglia”.

Lo svezzamento avviene intorno a 30 giorni dal parto, momento nel quale i piccoli hanno ormai iniziato ad assumere il cibo solido e sono in grado di muoversi autonomamente.

Il citello comune viene elencato come “specie in pericolo” (endangered) nella Lista rossa delle specie minacciate dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN).

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