Come acquistare o adottare il nostro primo coniglio?

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

primo coniglio
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Il primo coniglio non si scorda mai, ma dobbiamo sceglierlo sapendo esattamente cosa stiamo facendo: in molti casi questa scelta è casuale e la decisione viene presa d’impulso, ma sarebbe bene fare prima mente locale su alcuni “dettagli” che possono fare la differenza. Come orientarsi, dunque, tra le diverse possibilità?

Non esiste una regola precisa, ma cerchiamo di discutere insieme alcuni degli aspetti più importanti.

Prima di tutto riflettere

Il primo punto che vorrei affrontare riguarda le motivazioni che ci spingono a scegliere un coniglio quale pet.

Come accade per altre specie animali, a volte capita che il neo-proprietari decida di impulso, magari perché intenerito dalla vista di un coniglietto all’interno di un negozio di animali o di una fiera, magari perché ha potuto osservarlo ed apprezzarlo in casa di amici o magari perché il figlio piccola ne desidera tanto uno.

Questi sono sicuramente motivi molto “trascinanti” che fanno spesso scoccare la scintilla, ma al di la del musetto accattivante e delle forme rotonde è necessario tenere a mente che il coniglio è un animale piuttosto delicato, non sempre adatto ai bambini (soprattutto quelli molto piccoli o vivaci), necessita di una gestione accurata, di visite periodiche e vaccinazioni, richiede tempo ed attenzioni da parte del proprietario, ha bisogno di spazio, movimento ed interazioni sociali, ha un carattere particolare ed un modo di rapportarsi con gli esseri umani diverso rispetto al cane ed al gatto.

Inoltre, il coniglio è piuttosto longevo, pertanto le conseguenze della nostra decisione, positive o negative che siano, ci accompagneranno per molto tempo.

Acquistare o adottare?

Nella maggior parte dei casi il coniglio viene acquistato presso un negozio o una fiera, poiché è proprio la vista diretta di questo animaletto il fattore più convincente, soprattutto se si è molto emotivi o si ha un figlio piccolo al seguito.

I conigli venduti presso gli esercizi commerciali provengono, di solito, da allevamenti o da privati.

È importante acquistare presso negozi di comprovata affidabilità che possano fornire un certo tipo di garanzia sulle condizioni di salute dell’animale e sulla serietà dell’allevatore.

Ci sentiamo di suggerire particolare attenzione per quel che riguarda l’acquisto di conigli presso fiere e mercati itineranti, poiché ci è capitato in più occasioni di osservare animali mantenuti all’interno di gabbie o scatoloni in promiscuità di specie, cosa che andrebbe sempre evitata, nonché in condizioni di salute non sempre ottimali oppure decisamente troppo giovani: la maggior parte dei commercianti sono seri e professionali ma non è impossibile imbattersi in persone meno scrupolose e, in caso di problemi, l’unica sicurezza sarà che il giorno successivo la fiera, il mercato ed il commerciante non saranno più presenti in loco e sarà difficile poterli raggiungere per rivalersi in qualche modo.

Acquistare il nostro futuro compagno di vita direttamente presso un allevamento non è sempre una cosa semplice, sia perché difficili da reperire o raggiungere, sia perché spesso gli allevatori non sono propensi a vendere un singolo soggetto ad un privato, ma puntano piuttosto su una distribuzione più ampia.

L’adozione è una pratica molto comune e diffusa per il cane e per il gatto, poiché è molto semplice trovare un soggetto in cerca di una casa presso un canile, un gattile, un’associazione o anche presso privati che abbiano avuto accidentalmente delle cucciolate.

Anche per il coniglio questa possibilità non andrebbe trascurata poiché sono molte le associazioni animaliste che si fanno carico del recupero di esemplari provenienti da situazioni difficili o da proprietari che non abbiano più la possibilità, quale che sia il motivo, di mantenere in casa il pet.

Adottare un animale è sicuramente un atto di cuore e di grande valore etico e, a differenza di quelli provenienti dai canali commerciali, gratuito.

In ogni caso, pagato, regalato od adottato che sia, l’animale ha sempre il suo valore e la sua dignità di essere vivente, e pertanto deve essere accolto, gestito, curato e rispettato come tale.

L’età del primo coniglio

Il coniglietto è autosufficiente dal punto di vista alimentare già entro il primo mese di vita.

Ciononostante, si consiglia di non separarlo dalla madre e dai fratelli, e quindi di svezzarlo, prima delle sei settimane, termine utile per raggiungere un buono sviluppo psico-fisico e sociale. Pertanto, salvo casi eccezionali di necessità, un coniglietto non dovrebbe essere reso disponibile per la vendita o per l’adozione prima dei 42 giorni di età, termine non sempre rispettato.

Un coniglietto troppo giovane è spesso più delicato dal punto di vista della salute e potrebbe avere una maggiore difficoltà nel socializzare e nel suo modo di interagire con il mondo circostante.

Il contatto e l’interazione con la madre e i fratellini insegna al giovane animale ad “essere un coniglio” ed è davvero molto importante.

Pertanto, presso i negozi vengono venduti generalmente coniglietti di età compresa tra le 6 e le 8 settimane o, a volte, anche più grandi, magari perché rimasti invenduti.

In questo caso, ma anche a seguito di adozione di soggetti adulti, bisogna tenere presente che questi rimangono comunque animali che possono adattarsi senza problemi alla convivenza con il nuovo proprietario e, di conseguenza, imparare a fidarsi ed affezionarsi.

Inoltre, a differenza di un giovanissimo coniglio, un animale più grande già manifesta il proprio carattere, che a quel punto sarà formato e definitivo, mentre il coniglietto, da questo punto di vista, potrebbe rappresentare un’incognita.

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