La vita di un pappagallo in casa è molto monotona e la noia può causare seri problemi comportamentali e di salute se non si comprendono i bisogni particolari di questi animali molto intelligenti ma anche molto suscettibili e delicati.
I proprietari di pappagalli sanno quanto curiosi, intraprendenti, giocherelloni ma anche chiassosi e permalosi siano i loro beniamini.
Una vita gioiosa e appagante in loro compagnia non può prescindere dal comprendere e assecondare i loro bisogni vitali che non sono esclusivamente legati al cibo e al sonno ma sono in ugual misura anche cognitivi, sensoriali, sociali.
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Arricchire la vita di un pappagallo cosa significa?
In natura i pappagalli vivono in un mondo ricco di stimoli mente nelle nostre case spesso si ritrovano in uno spazio limitato, con cibi già pronti e disponibili sempre in ciotole a pochi centimetri dal loro becco e spesso soli per ore.
Mettere in atto strategie di arricchimento ambientale significa cercare di apportare benessere alla vita di questi animali consentendo i loro comportamenti specifici, stimolando o migliorando la loro vita in cattività.
Quali sono i bisogni basilari di un pappagallo?
Il benessere o equilibrio psicofisico di un pappagallo parte dalla soddisfazione dei bisogni primari quali libertà da fame, sete, malattie.
Possibilità di riposarsi, vivere in un luogo pulito e adeguato come temperatura, posatoi, rifugi, possibilità di espletare i normali comportamenti tipici della specie (comportamento, comunicazione, attività ludiche, di grooming, ecc.) rientrano tra i bisogni fondamentali di ogni animale.
Un pappagallo in buono stato di salute e a cui sono state assicurate le basilari norme di vita è certamente più ricettivo, curioso e stimolato ad apprendere e interagire, a sviluppare e soddisfare bisogni più fini e complessi quali quelli cognitivi o sociali.
Curare la psiche imparando a giocare!
I pappagalli necessitano anche di essere continuamente stimolati dal punto di vista sensoriale, emozionale, istintivo.
L’ambiente domestico può divenire una fonte inesauribile di scoperte e di giochi, ma al tempo stesso anche di pericoli e paure.
Il pappagallo deve conoscere prima di tutto l’ambiente, i rumori, gli odori, gli oggetti della quotidiana.
Deve sapere padroneggiare una situazione semplice dapprima in compagnia e con la guida dello stormo “umano”per poi sapersi adattare a problemi o situazioni in cui potrebbe trovarsi in difficoltà.
Ad esempio masticando e rompendo con il becco vari oggetti messi a loro disposizione come giochi richiamano il loro istintivo metodo di costruzione del nido o della ricerca del cibo, in presenza di un cibo nuovo, presentato in modo diverso sono più propensi ad esplorarlo.
Oppure l’arrivo di ospiti in casa (umani o animali) può essere meglio accettato se con gradualità si presentano nuove figure o animali senza mai forzare troppo la vicinanza o il contatto.