Allevare un parrocchetto in casa: ecco cinque cose da sapere

Il parrocchetto dal collare è un abile volatore quindi necessita di spazio e di fare esercizio fisico in modo regolare. Va inoltre abituato e socializzato costantemente con tutti i membri della famiglia, ignorando le eventuali reazioni (beccate) ma premiando sempre i comportamenti corretti o desiderati.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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Il parrocchetto dal collare è un pappagallo abbastanza longevo, difatti in cattività può raggiungere 25- 30 anni. Sono uccelli molto indipendenti e vivaci e si dimostrano buoni pet! Ma come si deve allevare un parrocchetto?

Allevare un parrocchetto: le basi

Ecco cinque cose da sapere, dal carattere all’alimentazione, sul parrocchetto dal collare.

Carattere e comportamento

È possibile instaurare un ottimo rapporto purché le attenzioni e le coccole siano costanti ogni giorno, in tal modo il parrocchetto si mostrerà molto affettuoso e socievole.

Va inoltre abituato e socializzato costantemente con tutti i membri della famiglia, ignorando le eventuali reazioni (beccate) ma premiando sempre i comportamenti corretti o desiderati, per non rischiare problemi e incomprensioni future.

In appartamento può infastidire il gracchio piuttosto acuto: si tratta di un pappagallo mediamente rumoroso, dato che va valutato attentamente prima di un acquisto, magari anche in coppia vista la spiccata socialità.

I parrocchetti non sono dei grandi parlatori (se paragonati a cinerino o amazone) ma riescono ad imparare qualche parola. Sono invece molto intelligenti e abili nel risolvere piccoli “problem solving” soprattutto in compagnia dei proprietari.

Alimentazione

Il cibo deve essere vario ed equilibrato. È un pappagallo che sa adattarsi e scegliere cibi naturali in ogni ambiente, in cattività è fondamentale seguire questa sua naturale abilità e predisposizione: ottimi gli estrusi, di buona qualità per parrocchetti, ma vanno forniti in modo costante e vario frutta, verdura, germogli, bacche e fiori commestibili, qualche seme (riducendo il più possibile quelli grassi).

I “premietti” con cibo ad uso umano come frutta secca o pezzetti di biscotto vanno utilizzati appunto come “coccola” che rafforza il legame, non certo come “vizio” che altera la naturale alimentazione.

Molto gradito e molto utile per arricchire l’ambiente di vita l’utilizzo del “foraging” o comunque favorire la curiosità e l’innata propensione per la ricerca del cibo di questi pappagalli.

Gabbia o voliera?

Il parrocchetto dal collare è un abile volatore quindi necessita di spazio e di possibilità di fare esercizio fisico in modo regolare.

Se si opta per l’alloggio in gabbia questa deve misurare almeno 90X60X60 con sbarre distanziate 1,5 cm e in almeno 2 lati orizzontali, dato che si divertono molto ad arrampicarsi.

Ma la gabbia deve essere solo un “rifugio” quando non è possibile lasciarlo libero di muoversi in volo in casa.

Altrimenti è indispensabile una voliera, di almeno due metri di lunghezza, che può esser posizionata anche in giardino.

In questo caso può addirittura ospitare piccoli alberi o arbusti e ampliare la lunghezza di volo a quattro o cinque metri.

I parrocchetti dal collare si adattano bene a vivere all’esterno, soffrono però di possibili geloni alle zampe soprattutto se i posatoi non sono adeguati: nel nord europa gli allevatori ovviano a questo problema fornendo posatoi riscaldati (cavi all’interno, con una piccola resistenza).

In ogni caso i posatoi devono essere in legno naturale, di diverse dimensioni tali da consentire “ginnastica” alle dita ma anche appoggio abbastanza ampio. Importanti anche giochi in materiale naturale che intrattengano il pappagallo durante l’assenza del proprietario.

Riproduzione

Arriva a maturità sessuale verso i due o tre anni di età. Il maschio corteggia la femmina con lunghe danze.

Dopo l’accoppiamento la femmina, nell’incavo di un albero, un sottotetto o crepe del muro di vecchi edifici se in libertà oppure in un nido a cassetta di dimensioni adeguate (base 30×30, alto 60 cm), depone 2 – 6 uova.

La cova dura circa 22-24 giorni e i pulli sono accuditi da entrambi i genitori per 8-9 settimane. Utile in questo periodo fornire del pastoncino all’uovo, energetico e digeribile.

CITES

I parrocchetti dal collare, data l’enorme diffusione, non sono considerati in pericolo secondo la convenzione di Washington, sono quindi di libera vendita.

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