Alimentazione degli uccelli: quando è necessaria una dieta

Durante la stagione invernale è consigliabile ribilanciare e integrare l'alimentazione dei nostri uccelli domestici in vista della primavera. Vediamo come.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

alimentazione degli uccelli
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L’alimentazione degli uccelli da compagnia deve essere bilanciata tutto l’anno.

Diversi fattori però possono favorire comunque un accumulo di grassi e scorie.

Soprattutto durante la stagione invernale, quando si ha la necessità di introdurre più energia per combattere i rigori (per gli uccelli che sono mantenuti a temperature più basse rispetto a quelle degli appartamenti), le maggiori ore di buio invogliano a ridurre le attività fisiche, il metabolismo è rallentato, gli ormoni riproduttivi sono quiescenti.

Uccelli domestici: ripartire dalla dieta

È utile quindi a inizio anno fare il punto della situazione e integrare o bilanciare le diete dei nostri amici con le piume in vista dell’arrivo della primavera, in cui le attività frenetiche di cova ripartono.

In base a età, sesso, attività fisiologica, ambiente di vita, numero di soggetti conviventi, ecc., l’alimentazione degli uccelli domestici deve soddisfare tutti i soggetti non solo in quantità, ma anche in qualità.

Gradualmente vanno ridotti gli eccessi lipidici contenuti nei semi oleosi o i carboidrati troppo raffinati (biscottini, snack elargiti durante le feste in famiglia).

Andranno sostituiti con cereali integrali, semi più digeribili, piante officinali.

Risulta ottimo aggiungere anche alimenti più proteici, come uovo (senza esagerare, al massimo 1 volta alla settimana) o legumi.

In questo periodo gli allevatori iniziano a integrare sali minerali (calcio), vitamine (in particolare vitamine A, D ed E), oligoelementi utili allo sviluppo embrionale, presenti in alimenti freschi e integratori commerciali.

Cardo mariano e semi della salute

Semi di cardo mariano per disintossicare l’organismo

I semi di cardo mariano sono ricchi di silimarina, che svolge una attività protettrice e disintossicante sul fegato.

I semi sono molto appetiti da pappagalli ed esotici, ma possono essere offerti anche ai canarini.

semi cardo mariano
Cardo mariano (Silybum marianum).

In genere, la dose giornaliera per soggetti di media taglia è di circa 1 cucchiaio da tavola di semi. Gli uccelli comunque riescono a regolarne la consumazione.

In commercio si trovano vari prodotti in formulazione liquida e quindi facilmente utilizzabile anche in acqua che contengono silimarina e vitamine del complesso B.

Sono creati appositamente per aiutare i soggetti a disintossicare l’organismo dopo diete non equilibrate, stress, malattia o convalescenza.

I “semi della salute” nell’alimentazione degli uccelli domestici

Anche i cosiddetti “semi della salute” ovvero una miscela di semi di erbe di campo e officinali sono molto utili e abbastanza gradite dagli uccelli.

semi alimentazione degli uccelli

Contribuiscono infatti ad apportare oligoelementi, vitamine, elementi fitoterapici e a ridurre le calorie (sono abbastanza ipocaloriche e ricche invece in fibra).

Una buona miscela di semi condizionati o della salute contengono in percentuali variabili: cicoria, scagliola, miglio, lattuga nera, seme di lino, niger, indivia, ravizzone rosso, lattuga bianca, miglio bianco, canapa, finocchio, rapa, anice, sesamo.

Tisane e decotti

Sembra una stranezza ma anche gli uccelli gradiscono e possono essere d’aiuto tisane e decotti depurativi.

Sul mercato si trovano miscele di semi ed erbe officinali adatte allo scopo contenenti, ad esempio: foglie di ortica, semi di finocchio, salvia, achileea, piantaggine, foglioline di timo, borsa da pastore.

Molte di queste erbe o semi sono fonti di nutrimento per uccelli selvatici e possono essere offerti tal quali ai canarini e altri piccoli fringillidi.

Sarebbero utili però anche a piccoli psittacidi come cocorite e inseparabili, che troppo spesso in cattività si nutrono solo di miscele commerciali di semi.

pappagallo beve

Queste miscele possono essere offerte in modo duplice: mischiando qualche cucchiaio come additivo ai pastoni (all’uovo o al biscotto) oppure in seguito a infusione, raffreddate e quindi offerte nei beverini.

In commercio si possono trovare anche tisane detox specifiche per gli uccelli a spiccato tropismo epatico.

Contengono, infatti, il già citato cardo mariano, unito però ad altre erbe detox antiossidanti e antinfiammatorie, come ad esempio tarassaco, liquirizia, carciofo, curcuma, o altre come l’astragalo, che aiuta anche l’intestino a eliminare scorie e tossine, alleggerendo il lavoro epatico.

Anche le bacche di rosa canina, ricche di vitamina C, tannini e flavonoidi, oltre a contribuire a una disintossicazione, sostengono il sistema immunitario.

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