Gli occhi del cane sono lo specchio della sua anima

Grazie a un recente studio condotto in Giappone, oggi è possibile asserire che gli occhi del cane, così come nell’uomo, sono lo specchio dell’anima, perché ci comunicano le sue emozioni. Osservare gli occhi può, infatti, rivelarsi utile in più circostanze e perfino commovente.

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A cura di: Dott.ssa Irene Cassi

occhi cane
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Fino a non molto tempo fa si pensava che le lacrime nel cane svolgessero solo una funzione “fisiologica” per gli occhi.

In realtà, oggi, grazie a uno studio condotto in Giappone, è stato possibile capire che nel cane il volume lacrimale può essere correlato a un’emozione di gioia.

Il tuo cane ha gli occhi lucidi?

Chi non ha mai visto il suo cane con gli occhi lucidi, tanto da pensare che stesse “piangendo di gioia”?

Ecco quegli occhi che sembrano pieni di lacrime, secondo un recente studio, condotto da Takefumi Kikusui e il suo team presso il Laboratory of Human-Animal Interaction and Reciprocity dell’Università giapponese di Azabu, lo sarebbero davvero per la gioia.

Per questo studio i ricercatori si sono serviti di un test standard, lo Schirmer STT per misurare il volume lacrimale negli occhi dei cani, prima e dopo il ricongiungimento con i loro proprietari.

Dallo studio, pubblicato su Current Biology, è emerso che il volume lacrimale negli occhi del cane aumenterebbe quando il pet rivede il suo proprietario, rimanendo inalterato quando invece incontra un estraneo.

cane lacrime occhi

L’ormone dell’amore

L’iperproduzione lacrimale sarebbe, secondo i ricercatori, da attribuire all’ossitocina, ormone che viene rilasciato quando il cane prova un’emozione di gioia così intensa.

Dell’ossitocina, nota come l’ormone dell’amore, oggi grazie a questo studio condotto da Takefumi Kikusui e il suo team si sa che, oltre a essere rilasciata quando i cani e i loro proprietari giocano o semplicemente si guardano negli occhi, determina un aumento della secrezione lacrimale.

Secondo i ricercatori, l’aumento del volume delle lacrime sarebbe quindi correlato a emozioni positive.

Secondo gli studiosi, la produzione di lacrime nel cane durante il ricongiungimento con i proprietari potrebbe facilitare il caregiving ovvero l’attaccamento umano.

In pratica, contribuirebbe a rafforzare il legame tra cane e proprietario, facilitando le connessioni emotive tra uomo e cane.

Il contatto visivo uomo-cane

Il contatto visivo nella relazione tra uomo e animale gioca un ruolo decisamente importante, facilitando l’attaccamento del cane al suo proprietario.

guardare negli occhi cane

È quindi opportuno che il proprietario sappia utilizzare lo sguardo nel modo più giusto per comunicare con il proprio animale.

Il cane, generalmente, tende a guardare insistentemente il proprietario quando ha una richiesta da fargli.

A volte potrebbe utilizzare lo sguardo anche per comunicare un suo malessere e per attirare la sua attenzione.

Il contatto visivo gioca comunque un ruolo principe anche nell’educazione.

Anche per insegnare i comandi base come il “seduto”, il “resta”, il “fermo”, il “vieni” è necessario guardare il cane.

Occorre però fare molta attenzione anche alla mimica facciale e al tono della voce durante le sessioni di educazione.

Non sempre i proprietari dei cani hanno le conoscenze necessarie per riuscire a educare in autonomia il proprio pet.

In quei casi è sempre opportuno che il Medico veterinario lo indirizzi a un educatore cinofilo onde evitare possibili problemi che potrebbero insorgere con il tempo.

Meglio non fissarlo negli occhi

Guardare un cane negli occhi può rappresentare un segno di sfida.

È quindi opportuno insegnare ai bambini, sin dall’età prescolare, che al cane non piace essere guardato fisso negli occhi da uno sconosciuto.

I cani, in generale, non amano il contatto visivo prolungato, perché per loro rappresenta un gesto di minaccia.

Abbassare lo sguardo è infatti un segnale calmante che può essere utilizzato in situazioni conflittuali per evitare eventuali morsicature.

Inoltre, in base al contesto e alle dinamiche vigenti all’interno del sistema familiare, non è sempre raccomandabile che neanche il proprietario guardi con insistenza il proprio cane, specialmente quando ci sono problemi inerenti lo status gerarchico.

Stare seduti per terra, con la testa e gli occhi alla sua stessa altezza potrebbe rappresentare per il pet una vera e propria minaccia, specialmente in determinati contesti e in presenza di risorse.

Il cibo, il gioco, gli spazi interni ed esterni della casa, la cuccia, le attenzioni del proprietario sono, infatti, risorse fondamentali per il cane.

È quindi possibile che questi reagisca ringhiando o mordendo chi gli si avvicina troppo e lo guarda in modo insistente.

Naturalmente, questo succede perché per il pet la risorsa rappresenta un mezzo per soddisfare una necessità.

La cattiva gestione delle risorse da parte dei componenti del nucleo familiare, in genere, determina conflitti all’interno del gruppo.

Anche per questo è importante consigliare sempre di evitare di lasciare che i bambini in determinati contesti si avvicinino troppo al loro cane, perché potrebbero avere con lui un comportamento non sempre corretto.

cane felice

In medio stat virtus

Sarebbe però un errore affermare che animale e proprietario non si devono mai guardare negli occhi.

Il cane, infatti, utilizza anche gli occhi come canale comunicativo.

Il pet, inoltre, per crescere, necessita di una figura di riferimento e sicuramente in una relazione lo sguardo ha un ruolo chiave.

È, infatti, opportuno capire che non conta quanto si guarda, ma come.

I cani sono empatici e riescono a percepire le emozioni delle persone, sapendo riconoscere uno sguardo dolce da uno che non lo è.

È vero, sì, che è opportuno evitare di fissare un cane sconosciuto, e che in determinate circostanze, è bene sfuggire lo sguardo anche del proprio cane per evitare morsicature, se all’interno del sistema familiare c’è un problema che interessa lo status gerarchico.

Tuttavia, come emerge da più studi, è anche vero che per creare un rapporto basato sulla fiducia e sull’amore è importante guardarsi negli occhi.

Lacrime di gioia

Oggi abbiamo un elemento in più per capire lo stato emotivo di un cane: guardare i suoi occhi.

Saltellare, scodinzolare, leccare e avere gli occhi lucidi sono tutti segnali che possono essere evidenziati quando un cane è felice.

Grazie allo studio del team giapponese, è evidente che l’aumento del volume lacrimale che rende gli occhi lucidi nel cane è da considerarsi come un segnale assolutamente positivo.

Occorreranno, naturalmente, ulteriori studi per capire se l’aumento del volume lacrimale può essere correlato anche ad altre emozioni come la tristezza.

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