Quando si viaggia è utile sapere come prevenire lo sgradevole incontro con qualche possibile parassita del cane o del gatto.
Sono infatti in continuo aumento i vettori di malattie parassitarie sia in Italia che all’estero.
Indice dei contenuti
La leishmaniosi del cane: diffusione del parassita in Italia
In Italia, tradizionalmente, è considerata endemica per Leishmania tutta la zona costiera e il Centro Sud, comprese le Isole.
Nel corso degli ultimi anni si è assistito però a un aumento delle aree in cui sono presenti le specie di pappataci che trasmettono questo parassita (P. perniciosus, P. papatasi, P. neglectus e P. perfiliewi).
I casi sono in costante aumento in Emilia Romagna e le segnalazioni sono sempre più frequenti in zone localizzate in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Venezia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Per questo motivo oggi si tende a considerare endemica, in linea di massima, tutta la zona del sud Europa.
La prevenzione si basa su metodi per diminuire il rischio di presenza di pappataci, come ad esempio con ostacoli meccanici, quali le zanzariere, oppure evitando le uscite all’aperto quando l’attività dei moscerini si fa più intensa.
Naturalmente importanti mezzi preventivi sono l’utilizzo di sostanze repellenti e la vaccinazione.
Sarà cura del Medico veterinario consigliare quali siano le opzioni disponibili, prescrivendo i repellenti e vaccinando, in base alla situazione del cane.
È certamente uno degli aspetti più importanti da considerare, nel contesto della visita clinica prima della partenza.
La filariosi cardiopolmonare
Un ampliamento simile, anche se questa volta verso il Sud, si è verificato per la zona di diffusione della filariosi cardiopolmonare.
Ormai tutto il territorio nazionale è infatti potenzialmente coinvolto nel problema.
Esistano presidi medici efficaci per tenere sotto controllo questa malattia parassitaria.
Quindi è bene chiedere consiglio al proprio veterinario su come mettere in atto la prevenzione per questo parassita del cane e del gatto.
Zecche e malattie da loro trasmesse
Analoga considerazione può essere fatta per la diffusione delle zecche e delle patologie trasmesse sia agli animali, sia all’uomo.
Questi parassiti si possono ormai considerare quasi ubiquitari, almeno per quanto riguarda le specie maggiormente coinvolte nella trasmissione di infezioni.
Può essere utile portare con sé un piccolo kit con le apposite pinzette per estrarre le zecche e un disinfettante per poter rimuovere questi parassiti dalla cute in modo corretto.
Echinococcosi
Fermo restando le raccomandazioni generali di sverminazioni periodiche degli animali da compagnia ed esami delle feci per la ricerca di uova di parassiti, è bene ricordare che, soprattutto sulle Isole, in particolare la Sardegna, è segnalata con maggior frequenza l’echinococcosi.
In zone a rischio, soprattutto in un contesto rurale, è importante impedire al cane l’accesso a terreni utilizzati come pascoli, evitare di alimentarlo con scarti non cotti (soprattutto visceri) ed effettuare una visita di controllo al ritorno da tali zone.
Se si viaggia all’estero
Per chi sceglie l’estero come meta per le vacanze, bisogna ricordare che, a seconda del Paese che si visita, la possibilità di incontrare determinate malattie risulta diminuita o aumentata, a seconda della presenza e diffusione dei vettori responsabili.
A questo proposito è molto utile consultare come fonte sempre aggiornata e ricca di materiale divulgativo l’ESCCAP (European scientific counsel companion animal parasites), che contiene (in inglese) le linee guida per la prevenzione delle principali parassitosi degli animali anche quando si viaggia.