Uromastice o lucertola dalla coda spinosa: come tenerlo in casa?

Gli uromastici sono animali molto socievoli e con cure ed attenzioni adeguate possono diventare compagni nella vita di tutti i giorni anche per chi lavora o non ha molto tempo da dedicare ad un animale.

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A cura di: Dott. Kiumars Khadivi-Dinboli

uromastice
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L’uromastice o lucertola dalla coda spinosa appartiene all’ordine dei Sauri, famiglia delle Agamidae, e ne esistono circa 16 specie differenti. Il nome inglese è Spiny-tailed Lizard, dovuto alla caratteristica coda spinosa.

L’uromastice è nativo delle zone aride dell’Africa e di alcune parti dell’Asia. Abita in zone secche ma non sabbiose e desertiche. Vive in tane scavate nel terreno con le robuste zampe. Spesso trova rifugio anche tra gli anfratti delle rocce.

Quando si sente minacciato, l’uromastice usa la coda spinosa per chiudere l’ingresso della tana, agitandola violentemente da una parte all’altra per scacciare gli intrusi. Questo sauro ha una forma appiattita, con zampe corte e robuste e la coda caratteristica con scaglie simili a grosse spine.

Il loro carattere è simile a quello delle pogone (pogona vitticeps), docile e pacifico. Raramente mordono, ma se spaventati usano la coda come arma di difesa. Spesso questi animali vengono acquistati o presi in natura da turisti irresponsabili che compiono viaggi in Marocco o altri paese africani.

L’uromastice è un animale protetto, infatti per la sua commercializzazione occorre avere regolari documentazioni CITES. Quindi è assolutamente proibito importare animali dal paese di origine, ancora una volta sollecitiamo tutti ad acquistare solo animali nati in cattività.

Inoltre una volta nel terrario l’uromastice catturato perde i suoi naturali colori e spesso si abbatte e muore.

Gli uromastici non sono animali molto comuni come sauri da terrario, infatti non è facile trovarli nei negozi.

In Italia le specie più facilmente acquistabili nei negozi specializzati sono: Uromastix Aegipticus e Uromasticx Acanthinurus. Sono sauri abbastanza costosi rispetto agli altri agamidi.

Gli uromastici del tipo egiziano raggiungono la lunghezza di 75 cm (non sono rari gli esemplari che superano il metro di lunghezza), gli uromastici acantinuri raggiungono la lunghezza di circa 35 cm.

Le colorazioni delle specie sono differenti: gli U. Aegipticus sono generalmente marrone-grigiastro e gli U. Acanthinurus hanno generalmente inserti gialli, verdi, rosso intenso.

In tutte le specie di uromastici il colore dipende dalla temperatura. Quando è bassa il colore è più scuro (per assorbire meglio lo spettro di emissione solare), quando è alta è più chiaro (per riflettere l’eccesso di radiazioni solari).

Come tenere un uromastice in terrario?

Gli esemplari in terrario hanno una colorazione meno vistosa di quelli che si osservano in natura. Gli uromastici devono essere allevati in un terrario sufficientemente grande per assicurare loro una buona qualità di vita.

Le misure indicative di una teca per uno o due animali adulti sono di 100 cm x 40 cm e 45 cm di altezza. Acquari oppure vasche senza fori d’areazione non sono contenitori adeguati per i rettili e possono essere causa di stress e soffocamento.

L’ambiente dovrà essere di tipo desertico o semi desertico, con rocce e qualche tronco. È necessario inserire almeno un nascondiglio (per esempio una grotta o una corteccia cava) per permettere all’animale di ripararsi e sentirsi al sicuro.

Se più uromastici convivono insieme è necessario mettere una tana per ogni individuo. Se si inseriscono materiali pesanti occorre fare attenzione che siano ben fissati, vista l’abitudine caratteristica degli uromastici di scavare sotto agli oggetti. Anche piante vive non tossiche si possono inserire nel terrario per garantire agli animali un nascondiglio.

Come substrato meglio utilizzare materiali come il prato sintetico oppure la sabbia molto fine a base di calciocarbonato o il giornale quotidiano.

Sconsigliati la ghiaia e la sepiolite per gatti che possono essere ingerite e provocare ostruzioni intestinali. Tutti i materiali di fondo devono essere lavati e disinfettati, oppure sostituiti, periodicamente. Molte specie di sauri provenienti dalle zone aride si abituano a vivere quasi completamente senza acqua.

Gli uromastici hanno bisogno di poca acqua, infatti non è necessario mettere un contenitore di acqua nel terrario. Generalmente ricavano i liquidi necessari dal cibo e dall’aria.

Si può mettere una ciotola di acqua e lasciarla a disposizione per qualche ora al giorno, ma poi è meglio toglierla per non aumentare l’umidità a livelli pericolosi.

Per somministrare l’acqua all’uromastice è sufficiente vaporizzarlo una volta alla settimana.

Al fine di garantire un’illuminazione adeguata si impiegano lampade a spettro solare UV-B emittenti, i raggi UV-B (λ 290-320 nm) sono fondamentali per la sintesi di vit. D3 necessario per assimilare il calcio.

Le lampade dovranno rimanere accese per 12-14 ore al giorno. Durante l’estate, ove possibile, gli animali adulti possono essere tenuti in terrari esterni dove possono beneficiare della luce solare diretta.

La temperatura nel terrario: qual è quella ottimale?

La temperatura ottimale da mantenere in un terrario di un uromastice varia tra 30°C-35°C durante il giorno e tra i 15°C-18°C durante la notte; di giorno occorre avere una zona più calda (sotto uno spot o su una roccia riscaldante) che raggiunge i 45°, per permettere all’animale di digerire il cibo.

La temperatura ideale viene mantenuta in terrario mediante lampade ad incandescenza, riscaldatori in ceramica a resistenza e piastre riscaldanti. All’interno del terrario è sempre meglio avere un termometro per mantenere le giuste temperature.

Conclusioni

Gli uromastici sono animali molto socievoli e con cure ed attenzioni adeguate possono diventare compagni nella vita di tutti i giorni anche per chi lavora o non ha molto tempo da dedicare ad un animale.

La cosa più importante per tenere un uromastice è acquistare un terrario abbastanza grande per permettergli libertà di movimento.

Gli uromastici sono animali molto territoriali e i maschi difendono il loro territorio, ma spesso accade anche negli esemplari di sesso femminile.

È consigliabile quindi tenere in uno stesso terrario al massimo un maschio e due o tre femmine.

Alcuni allevatori preferiscono addirittura tenere più femmine insieme ed il maschio in un terrario a parte e farli incontrare solo nel periodo dell’accoppiamento, proprio a causa dello spiccato senso di territorialità.

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