
La patologia che deforma le ossa dei rettili si chiama osteodistrofia fibrosa, o MOM (Malattia Ossea Metabolica) o anche MBD (Metabolic Bone Disease).
In generale si parla di MOM riferendosi ad un insieme di patologie che hanno come causa una carenza di calcio e/o vitamina D₃ o uno squilibrio del rapporto Calcio/fosforo.
La carenza è dovuto alla mancanza di calcio assunto oppure un eccesso di fosforo nella dieta e una insufficiente esposizione all’irradiazione ultravioletta (UVB) necessario alla sintesi della vitamina D₃.
Anche una crescita troppo accelerata dovuto ad una eccessiva alimentazione può provocare una carenza.
La MOM (Malattia Ossea Metabolica) chi colpisce?
E’ una patologia che colpisce più frequentemente i sauri e cheloni, molto più raramente serpenti.
Gli ofidi grazie alla loro particolare alimentazione sono molto meno soggetti a questa patologia; in quanto nutrendosi di prede intere attingono da queste tutte le sostanza e i sali minerali necessari per il loro metabolismo e sviluppo.
L’osteodistrofia è tra le malattie più discusse e conosciute dai proprietari e medici veterinari di rettili, purtroppo però è proprio la mancanza di un’informazione adeguata che spesso porta alla formazione della malattia.
Questa patologia può colpire i soggetti di tutte le età ma soprattutto soggetti giovani, in accrescimento e femmine in gravidanza; cioè soggetti con un elevato fabbisogno di calcio.
I sintomi della MOM
I segni di malattia possono essere vari e dipendono dall’età del soggetto.
Gli esemplari giovani spesso presentano ossa elastiche e fratture frequenti; inoltre la colonna, la mandibola e la coda si deformano.
I camaleonti spesso hanno gli arti deformati e non riescono a coordinare la camminata, si afferrano il muso nel tentativo di effettuare un passo.
Nei cheloni l’esoscheletro diventa “molle” e presenta placche deformi a forma piramidale o alterate.
Quando i danni sono a livello mandibolare, l’animale smette di cibarsi.
Altri sintomi che si possono osservare sono i tremori e la paralisi, fino ad un totale blocco funzionale.
Nel caso si abbiano dubbi su questa patologia è bene informarsi sulle effettive necessità alimentari e di illuminazione del proprio animale.
Se si notano anomalie è sempre bene rivolgersi ad un medico veterinario specializzato in rettili.