Tartarughe acquatiche e l’arrivo dell’inverno: come affrontarlo al meglio?

Con l'arrivo dell'inverno è importante sapere come comportarsi con la nostra tartaruga d'acqua: vediamo insieme i consigli da seguire!

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A cura di: Dott. Kiumars Khadivi-Dinboli

tartarughe acquatiche
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Le tartarughe acquatiche e semi acquatiche in giovane età, in genere, vengono tenute in casa in acquari o terracquari, mentre da adulte, possono essere anche tenute all’esterno in laghetti o apposite zone del giardino.

Tutte le tartarughe acquatiche o semi acquatiche hanno bisogno di avere una grande vasca d’acqua a disposizione sia in terrario che all’esterno.

Si possono usare acquari o terracquari sia di vetro che di plastica: l’importante è che lo spazio a disposizione sia adeguato alla dimensione del carapace!

Le specie di tartarughe che provengono da climi temperati possono essere tenute per i mesi estivi all’aperto e poi spostate in zone adeguate con l’arrivo dell’inverno.

Altre specie, come ad esempio la tartaruga dalle orecchie rosse (Trachemys scripta) o la tartaruga palustre europea (Emys orbicularis) possono vivere tutto l’anno all’aperto in uno stagno, anche se è meglio ricoverarle in una zona riparata durante l’inverno.

Naturalmente il letargo invernale all’esterno è sconsigliabile sempre per esemplari giovani (non hanno raggiunto almeno i 10 cm di lunghezza del carapace) oppure per gli esemplari che non sono in perfette condizioni di salute.

Poiché i cheloni sono rettili eterotermi, cioè la loro temperatura corporea varia al variare della temperatura ambientale, durante il periodo freddo possono ibernare.

Il letargo è un momento molto importante.

Attenzione che non tutte le specie di tartarughe entrano in letargo, è molto importante imparare a conoscere le varie specie e sapere se in natura la nostra tartaruga iberni o meno!

Per gli animali che naturalmente ibernano nel periodo invernale, il letargo serve per mantenere corretta la funzionalità tiroidea, avere una durata di vita maggiore e regolare e sincronizzare il periodo riproduttivo.

Regola generale: la visita veterinaria di controllo per le tartarughe prima dell’arrivo dell’inverno è importante, sia che ibernino, sia che rimangano attive.

Durante l’esame dell’animale il medico veterinario valuta sia lo stato di salute generale che lo stato nutrizionale. Le tartarughe non devono presentare nessun tipo di patologia quando entrano nel periodo invernale.

TABELLA SPECIE – LETARGO

Qui di seguito la tabella con il protocollo da seguire per il letargo invernale delle più comuni specie di tartarughe acquatiche o semi-acquatiche.

Specie Protocollo Range di temperatura
Trachemys scripta elegans o tartaruga dalle orecchie rosse Sebbene alcuni esemplari di questa specie si siano adattate a vivere nei laghetti e negli stagni durante tutto l’anno, è però consigliabile tenere questa specie al riparo durante l’inverno. -Da 5 a 7 °C per il letargo controllato

-Nei laghetti rimangono sott’acqua (4°C) e emergono raramente per respirare

Terrapene carolina triunguis e Terrapene ornata All’esterno, possono sopportare al massimo 2-3 mesi di letargo. Altrimenti possono essere tenute in un ambiente a temperatura controllata. – Da 7 a 16°C.

– Non devono mai andare al di sotto degli 0°C

Emys orbicularis Sono le tartarughe nostrane che vivono in laghetti o corsi d’acqua. Queste tartarughe sono una specie protetta. -Letargo naturale sotto uno strato di fango
Chelodina longicollis All’esterno, possono sopportare al massimo 2-3 mesi di letargo. Altrimenti possono essere tenute in un ambiente a temperatura controllata. – Da 5 a 12°C.

– Non devono mai andare al di sotto degli 0°C

 

Emydura subglobosa

 

Sono tartarughe che in natura non effettuano il letargo. -Non ibernano
Sternotherus odoratus All’esterno, possono sopportare al massimo 2-3 mesi di letargo. Altrimenti possono essere tenute in un ambiente a temperatura controllata. – Da 5 a 12°C.

– Non devono mai andare al di sotto degli 0°C

Trionyx spp. Il letargo va da ottobre fino ad aprile/maggio. -Intorno ai 10-12°C
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