Felino muscoloso dagli occhi brillanti che incanta per la bellezza del pelo lungo e fitto con la gorgiera e la coda folta, tutte peculiarità che conferiscono al gatto Siberiano l’aspetto di un gatto selvatico in miniatura.
Approfondiamo di più su questo regale gatto nazionale della Russia, noto anche per essere ipoallergenico.
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Origine e storia
Il Siberiano ha tra i suoi antenati sia il gatto delle foreste siberiane che i felini dell’Asia centrale.
Si ipotizza, infatti, che i progenitori di questa razza fossero i gatti “Bukara” che vivevano nel territorio dell’attuale Uzbekistan nel XV secolo e si distinguevano sia per le loro dimensioni che per l’eccellente attitudine alla caccia.
Nella regione meridionale degli Urali e del centro Asia, questi felini sono ancora chiamati così: “Bukhara” e non gatti siberiani.
Grazie agli scambi commerciali lungo la via della Seta, essi si diffusero in Siberia e dagli accoppiamenti dei Bukhara con i felini nativi e selvatici delle foreste della taiga siberiana, prese forma il gatto dal pelo lungo e folto che conosciamo oggi.
Il Siberiano è stato riconosciuto come razza in Unione Sovietica nel 1980, ma è nel 1992 che raggiunge la fama nel resto del mondo, diventando la prima razza russa registrata dalle organizzazioni feline internazionali.
Nel 1996 è stata accettato anche dall’organizzazione americana The International Cat Association (TICA) e un anno dopo dalla Fédération Internationale Féline (FIFé).
La variante Neva Masquerade
Una variante riconosciuta ufficialmente nel 2009, il cui nome deriva dall’omonimo fiume a San Pietroburgo, dove è stata allevata per la prima volta.
Invece la parola “masquerade” si riferisce al peculiare motivo simile a una maschera intorno agli occhi, che sono di colore blu.
Il mantello è colourpoint sulle estremità come il Siamese, ma lunghezza e spessore del pelo sono propri del Siberiano.
Nel Neva le colorazioni del point ammesse sono: seal, blue, rosso, crema, seal blu/tortie, smoke, tabby e/o silver/golden.
Aspetto del gatto di razza Siberiano
È un gatto imponente, di taglia medio-grande con un peso che varia tra i 4,5 e i 9 kg nei maschi, mentre è tra 4 e i 6 kg nelle femmine.
Sono felini che raggiungono il pieno sviluppo e la maturità sessuale verso i tre anni d’età.
La testa è grande, poco più lunga che larga e ha la forma di un trapezio ampio e arrotondato.
Gli zigomi sono pronunciati e la fronte è leggermente arcuata; il naso è ugualmente ampio dalla base alla punta e di profilo mostra una lieve rientranza, “indentation” ma senza stop.
Le orecchie sono di media grandezza e con punte arrotondate, e sono posizionate molto distanziate e leggermente inclinate in avanti.
L’interno dell’orecchio presenta peli ben sviluppati e ciuffi, “tuft”.
Gli occhi espressivi sono grandi, leggermente ovali e arrotondati sul lato inferiore.
Il colore degli occhi deve essere uniforme e sono ammesse tutte le sfumature del verde e del giallo; non vi è correlazione tra colore degli occhi e quello del mantello, ma il Neva ha occhi solo blu intenso.
Il collo è corto e possente, il torace largo e il corpo è in proporzione per creare un aspetto rettangolare.
La coda arriva fino alle scapole ed è leggermente affusolata e folta.
Le zampe sono rotonde e presentano ciuffi di pelo tra le dita che erano utili a questi animali quando affrontavano la neve alta della Siberia, come fossero delle piccole racchette da neve!
Mantello del gatto Siberiano
Il pelo è lungo e folto, per resistere al freddo e all’umidità, è impermeabile e leggermente duro al tatto.
Il sottopelo è abbondante, doppio e idrorepellente, e la quantità dipende dalla stagione; nel tardo autunno infatti ricresce florido.
Il pelo è particolarmente lungo e soffice sul collo, sul petto, sui “calzoncini” e sulla coda.
Sono ammesse tutte le varietà di colore eccetto i disegni “pointed”; il chocolate, il cannella (cinnamon) e le loro diluizioni (lilac e fawn) non sono riconosciuti in alcuna combinazione (bicolore, tricolore, tabby) per il Siberiano e anche per il Neva Masquerade.
Qualsiasi quantità di bianco è permessa.
Carattere
È un gatto selezionato dalla natura per sopravvivere a climi rigidi ed è amante della caccia; in casa non è molto espansivo con estranei, ma è amorevole con i suoi umani.
Per il suo equilibrio psico-fisico necessita di arricchimenti ambientali e giochi che gli permettano di sfogare le energie e l’indole curiosa e avventuriera.
Questi felini sono molto loquaci con i loro proprietari, dei professionisti nella compilation di versi, fusa e miagolii, ma senza tono troppo elevato, per fortuna!
Cure e aspettative di vita del Siberiano
Cura del mantello
Il doppio strato di pelo funge da isolante termico dal freddo e dal caldo e nelle razze a pelo lungo, i nodi sono infatti i veri nemici della termoregolazione e causa di dermatiti.
La perdita del pelo superficiale e la muta servono quindi a regolare la temperatura.
La toelettatura è essenziale, ma dovrà essere fatta in modo corretto e piacevole per il gatto ed eseguita con dispositivi adatti al tipo di pelo, per non risultare fastidiosa e poco tollerabile.
Il lavaggio del mantello invece è consigliato quando è strettamente necessario e solo con prodotti delicati e specificatamente studiati per questa specie.
In inverno, il mantello è relativamente lungo intorno al collo, sul petto, sotto il ventre e sulla coda e presenta un folto sottopelo.
In estate, il Siberiano perde il suo manto invernale e gran parte del sottopelo.
Durante questo periodo occorrerà intensificare le spazzolature per evitare che il gatto, leccandosi, ingerisca troppo pelo.
È molto utile un cardatore per rimuovere tutto il pelo morto, passandolo un paio di volte in maniera leggera con cura per le zone delle orecchie, dei genitali e della pancia.
Il Siberiano è considerato un “gatto ipoallergenico” perché produce poche quantità di Fel D1, una proteina prodotta solo nella saliva o nelle ghiandole sebacee del gatto che, depositandosi sul pelo in fase di toelettatura, può scatenare sintomi allergici nelle persone predisposte.
Alimentazione
L’alimentazione bilanciata e di qualità è essenziale per evitare il sovrappeso, in particolare nei soggetti sterilizzati.
I chilogrammi in eccesso abbreviano la vita di un animale domestico fino a due anni, causano artrite precoce e predispongono a malattie metaboliche come il diabete.
Sono quindi importanti i controlli annuali veterinari, in particolare dai 5-6 anni è consigliabile valutare anche la funzionalità renale e il rischio diabete con esami del sangue di routine, oltre a un’eventuale detartarasi (con lucidatura) volta a rimuovere placca e tartaro dai denti, se non si è prestata attenzione all’igiene orale.
Esistono prodotti di qualità molto appetibili e adatti a prevenire il tartaro, sia in forma di snack che gel orali, con complessi enzimatici antibatterici per un’igiene dentale quotidiana, evitando così parodontiti e stomatiti.
Patologie ereditarie
Nonostante sia una razza molto resistente e non sottoposta a maltrattamento genetico rispetto ad altre, può essere soggetta ad alcune patologie ereditarie che allevatori di qualità prevengono con cura.
Oggi grazie ai test genetici è anche possibile evitare di perpetuarne alcune come la malattia renale policistica (PKD), cui può essere soggetto anche il Persiano e causa di morte precoce per i problemi renali che ne conseguono, e altre patologie ereditarie quali la cardiomiopatia ipertrofica (HCM), i cui sintomi possono essere precoci nelle razze predisposte come il Ragdoll, ma spesso compaiono tra i 4 e i 7 anni con difficoltà respiratoria (dispnea) accompagnata da vomito, tosse, fino a debilitazione e immobilità delle zampe posteriori e inappetenza.
La prevenzione attraverso controlli regolari dal veterinario di fiducia e approfondimenti diagnostici con ecocardiogrammi di routine permettono di identificare i sintomi in fase precoce.
Il proprietario attento è anche un grande osservatore dei cambiamenti comportamentali del proprio amico a quattro zampe: ad esempio, in caso di displasia dell’anca i sintomi sono meno palesi nel gatto, che è in grado di compensare condizioni di dolore e alterazioni della funzionalità articolare, mascherando il malessere, ma con il rischio di sottostimare la gravità della malattia.
Ha un’aspettativa di vita di 11-15 anni, ma può raggiungere anche i 20 anni d’età.
Curiosità sul gatto Siberiano
“Un rublo per un gatto” è un’iniziativa che dal 1995 raccoglie fondi per i gatti custodi nel principale museo russo Hermitage, dove oggi se ne contano una settantina che si aggirano nei sotterranei, ognuno con il proprio passaporto, cibo e cure necessarie.
Nel centro della città di Tyumen c’è infatti una piazza dedicata ai gatti siberiani, in memoria dell’assedio di Leningrado durante la Seconda guerra mondiale.
All’epoca, proprio l’Hermitage era stato invaso dai topi che minacciavano di distruggere le opere d’arte, così i residenti di altre regioni sovietiche decisero di aiutare la città e di creare punti di raccolta per gatti.
Uno dei più grandi era a Tyumen e in totale circa 5.000 felini siberiani da Tyumen, Omsk e Irkutsk furono inviati in treno a Leningrado e salvarono dai topi le preziose opere d’arte che oggi si possono ammirare in questo prestigioso museo, con il Palazzo d’Inverno antica dimora degli Zar fino al 1917.