Vivace e intelligente, il Bichon frisé o Bichon à poil frisé è stato beniamino degli aristocratici nelle corti francesi del XVI secolo, ma anche abile artista di circo.
Scopriamo di più sulla personalità e la peculiare storia di questo allegro cagnolino.
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Origine della razza canina Bichon à poil frisé
Il Bichon frisé comparve in Europa nel XIV secolo, portato da marinai italiani e forse originario delle isole Canarie.
Somigliava a un piccolo Barbet e lo si chiamò “barbichon” che divenne in seguito “bichon”.
Divenne una presenza costante tra i nobili francesi, ritratto in numerosi dipinti dell’epoca, ma seguì il loro declino con l’inizio della Rivoluzione francese, passando dalle corti aristocratiche alle piste dei circhi, come cane da parata facilmente addestrabile.
Anche in Belgio questo cagnolino diventò molto popolare, ma con le guerre mondiali quasi si estinse.
Alcuni allevatori francesi e belgi ricostruirono però il patrimonio canino del Bichon iniziando a stabilire uno standard a partire dagli anni Trenta.
La denominazione attuale, Bichon à poil frisé, è stata attribuita nel 1978 e fu riconosciuta come razza franco-belga.
Caratteristiche fisiche del Bichon frisé
È un cane di piccola taglia con un naso a bottone, lo sguardo vispo con luminosi occhi scuri che rivelano una natura vivace e irrefrenabile e il mantello vaporoso, con pelo arricciato a spirale e bianco come la neve.
Taglia e peso
L’altezza ideale al garrese del Bichon frisé è tra i 25 e 29 cm, con variabili di 1 cm in più ammesse per i maschi e 2 cm in meno per le femmine.
Il suo peso in media è di circa 5 kg.
Morfologia del Bichon frisé
La testa del cane di razza Bichon frisé è portata fieramente ed è ben proporzionata al corpo.
Gli occhi e il tartufo, tre punti neri ben visibili sulla testa bianca, formano un triangolo equilatero.
Gli occhi sono rotondi e di colore scuro: quando lo sguardo è diretto in avanti non deve essere visibile la sclera bianca. La pigmentazione delle rime palpebrali è completamente nera.
Il cranio è più lungo del muso e costituisce i 3/5 della lunghezza della testa.
Le arcate sopraccigliari non sono molto accentuate, mentre lo stop è marcato, ma non molto rilevato, e il tartufo è arrotondato, nero e lucido.
Il muso è largo alla base, forma i 2/5 della lunghezza della testa e non si assottiglia eccessivamente verso il naso.
Ha labbra fini e pendule, nere fino all’angolo della bocca, e mascelle superiori e inferiori larghe con chiusura a forbice ma è ammessa anche quella a tenaglia.
Le orecchie sono molto mobili e pendono lungo la testa; sono coperte di peli lunghi e sottili.
Il collo è abbastanza lungo, senza giogaia e portato alto e in modo fiero, e la sua lunghezza è circa 1/3 della lunghezza del corpo.
Il Bichon frisé è più lungo che alto, la lunghezza del corpo che è di forma rettangolare (dalla punta della spalla alla punta della natica) supera l’altezza al garrese.
Il torace è ben sviluppato, piuttosto lungo, ben disceso fino ai gomiti.
Visti di fronte, gli arti anteriori sono diritti con ossatura moderata, mentre il bacino è largo.
Gli arti posteriori sono ben muscolosi e, osservati da dietro, sono in appiombo.
I piedi sono compatti, rotondi e chiusi, non rivolti all’esterno e con cuscinetti e unghie nere.
Il pelo è fine, sericeo e forma riccioli a cavatappi, mentre la pelle ha pigmentazione di preferenza scura, senza tuttavia influenzare il colore del pelo.
La coda ha attaccatura bassa e in genere è portata ricurva sul dorso, ma non a ricciolo.
Mantello
Il Bichon frisé ha pelo abbondante, fine e setoso, con riccioli a forma di spirale o a cavatappi, non arruffato, con presenza di sottopelo soffice e denso.
Il mantello non si presenta quindi piatto, né cordato e non è lanoso.
Il colore è bianco puro e prima dell’anno di età può avere tonalità champagne; questa tinta però non deve coprire oltre il 10% del cane.
Con la toelettatura spesso il pelo a livello di orecchie, barba e baffi viene accorciato e modellato in modo tale da conferire alla testa una forma arrotondata.
Andatura
L’andatura del cane di questa razza è vivace, veloce e snodata, con una buona spinta dei posteriori.
Al trotto, la testa è portata alta e la coda è ben ricurva sul dorso quando il cane è in movimento.
Carattere dei cani Bichon frisé
Gioioso, forte e indipendente, ma sempre desideroso di compiacere il proprio padrone, il Bichon ama essere al centro dell’attenzione.
I cani di questa razza soffrono se lasciati soli, hanno un animo curioso e sono sempre in movimento.
Per natura giocosi e amorevoli, amano la compagnia umana e di altri pet, sono affettuosi con i bambini educati però al rispetto e alla conoscenza degli animali.
Cura e prevenzione delle patologie
Ogni cane lasciato solo non vive una condizione adatta alla sua specie e può andare incontro a patologie comportamentali quali l’ansia da separazione.
Nel caso del Bichon è bene prestare attenzione ai campanelli d’allarme e con l’aiuto del Veterinario mettere in atto i comportamenti corretti per prevenire certe problematiche in una razza dalla personalità eccentrica ed estroversa, che necessita fortemente di attenzioni e compagnia.
Evitare punizioni e metodi di addestramento duri, ma un rinforzo positivo e costante è il modo migliore per ottenere grandi risultati.
La loro indole li porta a imparare rapidamente e amano le sfide mostrando attitudine anche alle prove di obbedienza e agility che consolidano il rapporto di amicizia e affetto con il proprietario.
Igiene quotidiana
Necessitano di attenzioni quotidiane all’igiene di orecchie, denti e occhi.
Spesso nei cani a mantello chiaro si nota infatti una modificazione del pelo nella zona perioculare quando è presente un’eccessiva lacrimazione.
Il Medico veterinario di fiducia è in grado di identificare le problematiche che alterano la normale lubrificazione dell’occhio e una visita di controllo può prevenire complicanze sulla capacità visiva.
È consigliabile evitare il fai da te con impacchi casalinghi di infusi e cotone idrofilo che alterano l’equilibrio del microambiente oculare e del pH e potrebbero lasciare residui che causano invece infiammazione.
Meglio una pulizia delicata degli occhi con garze monouso di tessuto adatte alla specie canina e senza strofinarle, ma con lievi tocchi dall’alto verso il basso, dall’interno verso l’esterno per togliere eventuali impurità senza rischi.
Il mantello richiede spazzolatura e toelettatura molto esperta e regolare per conservarne la bellezza e il colore bianco neve.
Con controlli regolari, un’alimentazione curata e di qualità, profilassi vaccinali e antiparassitarie di routine, può vivere 12-15 anni.
Eventuali patologie ereditarie
Gli allevatori certificati selezionano cani in salute attraverso test di screening per varie patologie ereditarie a cui possono essere predisposti i Bichon e in tal modo possono garantire cuccioli in salute e liberi da malattie.
Il Bichon frisé può essere infatti soggetto a:
- patologie oculari (cataratta, entropion e glaucoma);
- patologie ortopediche (displasia dell’anca, rottura del legamento crociato craniale, lussazione della rotula, malattia di Legg-Calvé-Perthes);
- persistenza del dotto arterioso (PDA) e insufficienza della valvola mitralica;
- malattia di Von Willebrand tra i disturbi della coagulazione del sangue.
Differenza con il cane di razza Bolognese
Il Bolognese è una razza italiana che rientra anch’essa nella sezione Bichon insieme a Maltese, Havanese e Piccolo Cane leone.
Rispetto al Bichon Frisé, ha un carattere più quieto e meno esuberante, anche se potrebbe abbaiare di più.
Il corpo ha una costruzione quadrata con una lunghezza del tronco pari all’altezza del garrese e il mantello bianco ha lunghi riccioli ondulati che terminano in fiammelle e peli più corti sul muso; il tartufo è più voluminoso.
Inoltre, la base delle orecchie è più rigida tanto che la parte superiore più scostata dal cranio dà l’impressione che la testa sia più larga.
Codice FCI | 215 |
Gruppo | 9 – Cani da compagnia |
Sezione | 1 – Bichon e affini |