L’incontinenza urinaria dopo la sterilizzazione nel cane

L’incompetenza dello sfintere uretrale, sia nel cane maschio che nella femmina, rappresenta la forma di incontinenza più diffusa nel cane e compare prevalentemente dopo la sterilizzazione/castrazione. Il primo episodio di incontinenza urinaria può verificarsi immediatamente o fino a 10 anni dopo l'intervento.

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incontinenza urinaria cane
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L’incontinenza urinaria rappresenta un’involontaria perdita delle urine ed è una patologia che, sebbene sia più frequente nel cane femmina, può interessare anche il cane maschio.

Pur non essendo una patologia diffusa, può assumere una certa gravità e determinare conseguenze rilevanti sia per il benessere dell’animale (problemi igienici, possibilità di infezioni secondarie cutanee o dell’apparato genito-urinario) che per la gestione pratica da parte del proprietario.

Quali sono i segni clinici?

Il segno clinico che viene immediatamente osservato è la perdita di urina, la quale può essere continua, intermittente o occasionale.

Il maggiore coinvolgimento delle femmine sembra essere correlato alla minor lunghezza dell’uretra (un piccolo condotto che unisce la vescica con l’esterno) che rende i segni clinici più facilmente evidenti.

Le cause dell’incontinenza urinaria sono molteplici

Nonostante quello che si possa pensare, il normale meccanismo che evita la perdita involontaria di urina è estremamente complesso e prevede la compartecipazione di numerosi sistemi organici.

Non è da sorprendersi quindi che le cause alla base dell’incontinenza urinaria possano essere molteplici e agire da sole o insieme, secondo diverse combinazioni.

cane setter

Proprio a causa della natura multifattoriale di questa condizione, la diagnosi corretta ed il successo terapeutico necessitano di un approccio clinico pluridisciplinare.

La diagnosi passa attraverso diverse fasi, dalla visita clinica a quella neurologica specialistica seguita poi da esami di laboratorio, fino alla diagnostica per immagini (ecografia, radiologia, tomografia computerizzata ed endoscopia vaginale e vescicale).

L’incontinenza urinaria dopo la sterilizzazione è la forma più diffusa nel cane

La forma di incontinenza urinaria più diffusa nel cane è causata dall’incompetenza del meccanismo dello sfintere uretrale (USMI) che compare prevalentemente in cani adulti dopo la sterilizzazione/castrazione.

Nonostante la continua ricerca, il meccanismo fisiopatologico sottostante non è ancora del tutto chiarito.

Oggi l’intervento di sterilizzazione è diffuso in tutto il mondo, come uno dei metodi più efficaci di controllo della popolazione canina.

cane

Nelle femmine intere e nei cani maschi, il rischio di incontinenza urinaria è basso (0–1%), ma nelle femmine sterilizzate la prevalenza varia tra il 5% e il 20% e, per alcune razze, può essere superiore.

Il primo episodio di incontinenza urinaria si osserva solitamente 2-5 anni dopo la sterilizzazione, ma può verificarsi immediatamente o fino a 10 anni dopo l’intervento

Questa tipologia di incontinenza urinaria può trovare spiegazione nella carenza di alcuni ormoni della sfera riproduttiva prodotti a livello ovarico come ad esempio gli estrogeni, dopo l’intervento di ovariectomia/ovarioisterectomia (asportazione delle sole ovaie oppure asportazione completa di utero e ovaie) nella cagna.

Da una parte la carenza di estrogeni accelera i processi di senescenza degli organi urogenitali (in particolare a livello di uretra e vescica), dall’altra parte la perdita del tono muscolare e la riduzione delle fibre elastiche comportano una conseguente minzione dolorosa e/o frequente, cistiti ricorrenti ed incontinenza urinaria. 

Sicuramente l’incompetenza dello sfintere uretrale nella femmina non può essere sempre attribuita ad una sola causa, ma ad un insieme di ulteriori fattori come  posizione della vescica, conformazione e lunghezza dell’uretra che, a seguito di sterilizzazione, possono subire delle modificazioni. 

Infatti, dopo la castrazione, l’animale tende a depositare più tessuto adiposo intorno a questi due organi: questa situazione può favorire lo spostamento della vescica e la variazione di lunghezza dell’uretra, alterando così l’attività stessa dello sfintere uretrale.

Esistono predisposizioni di razza e peso corporeo

Numerosi studi documentano la comparsa dell’incontinenza anche sulla base di una predisposizione di razza o in funzione del peso e della taglia dell’animale, in relazione anche alla sterilizzazione.

I cani di peso superiore a 20 kg hanno una probabilità maggiore di diventare incontinenti.

La regola generale dell’aumento del rischio di incontinenza urinaria con l’aumento del peso corporeo sembra applicarsi in particolare ad alcune razze come il Boxer, Rottweiler, Dobermann, Pastore Tedesco, Weimaraner, Springer Spaniel, Bobtail e Schnauzer Gigante.

Sterilizzare prima o dopo la pubertà influisce sul grado di incontinenza urinaria

La tempistica della sterilizzazione relativa all’inizio della pubertà potrebbe avere un’influenza sul grado di incontinenza urinaria.

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Alcuni studi riferiscono che le femmine incontinenti sterilizzate precocemente mostrano una perdita incontrollata di urina non solo durante il sonno ma anche da sveglie, durante il riposo e occasionalmente in posizione seduta o durante una passeggiata.

Al contrario, le femmine sterilizzate dopo la pubertà sono principalmente incontinenti durante il sonno e, anche se più cani sterilizzati dopo il primo calore sembra diventino incontinenti, la frequenza degli episodi di incontinenza è notevolmente inferiore.

Non solo nelle femmine, anche nei maschi si può avere incontinenza dopo la castrazione

Anche nei cani maschi si può avere incompetenza del meccanismo dello sfintere uretrale dopo castrazione, ma ciò è meno frequente rispetto alla femmina.

Dopo la castrazione, la riduzione di volume della prostata provoca uno spostamento caudale del collo della vescica che verrà ad assumere una posizione differente rispetto a quella fisiologica.

Inoltre, una prostata di normali dimensioni agisce a livello dell’uretra prostatica aumentando così la resistenza uretrale al flusso dell’urina. Anche i cani maschi con incompetenza dello sfintere appartengono a razze di media e grossa taglia e il loro peso ha una media superiore ai 20 kg.

In conclusione

L’incompetenza dello sfintere uretrale sia nel maschio che nella femmina non può quindi essere sempre attribuita ad una sola causa, ma ad un insieme di fattori.

Pertanto, deve assolutamente essere il Medico Veterinario, l’unico in grado di poter definire il giusto protocollo diagnostico, a decidere quale sia il trattamento migliore.

Redatto da: Dott. Alessandro Troisi

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