
La Federazione europea dei produttori di alimenti per animali da compagnia (FEDIAF) ha recentemente pubblicato il suo ultimo rapporto annuale, relativo all’anno 2022, sul mercato del petfood in
Europa (UE e Paesi non UE), nel quale è delineata anche una panoramica della popolazione degli animali da compagnia.
Un continente di gatti
Secondo i dati raccolti, nelle case degli europei sono presenti circa 340 milioni di pet, con un trend in crescita. Relativamente al numero di fa- miglie che ospitano un animale da compagnia, nel 2022 esse erano circa 91 milioni, pari al 46% dei nuclei familiari, dato stabile in percentuale rispetto all’anno precedente ma con un aumento di circa 1 milione in termini numerici.
In testa alle preferenze dei pet ci sono, come nel 2021, cani e gatti, con una netta prevalenza di questi ultimi: infatti a fronte di 127 milioni di felini domestici (erano 113 milioni nel 2021), i cani si fermano a 104 milioni (erano 93 milioni nel 2021).
Seguono, come pet, 53 milioni di uccelli (48,7 milioni nel 2021), 29 milioni di piccoli mammiferi (29,3 milioni nel 2021), 22 milioni di acquari per pesci ornamentali (16,4 milioni nel 2021) e 11 milioni di terrari (rettili e anfibi, stabili rispetto al 2021).
In media, una famiglia su quattro nell’Unione Europea e in Europa ospita almeno un cane o un gatto. In proporzione sul totale della popolazione per singolo Paese, sono i polacchi ad avere la percentuale maggiore di possessori di cani (il 49% delle famiglie ne possiede almeno uno), seguiti da romeni (43%) e cechi (42%). L’Italia si pone in linea con la media europea, dato che a possedere almeno un cane è una famiglia su 4.
Per quanto riguarda i gatti, il Paese in cui vi è la maggior proporzione di famiglie che ne ospita almeno uno è la Romania (48% di famiglie), se- guita da Polonia (40%) e Ungheria (35%); men- tre in Italia la percentuale di famiglie che ospita almeno un gatto è pari a quella relativa ai cani: 25%, ma con una crescita di 4 punti percentuali rispetto al 2021.
il podio di gatti e cani
Il podio dei possessori di gatti vede in testa la Russia, con oltre 23 milioni di soggetti, seguita
da Germania (15,2 milioni di gatti), Francia (14,9 milioni) e Regno Unito (12 milioni); l’Italia si colloca al quinto posto, con oltre 10 milioni di gatti (10.228.000 soggetti).
Relativamente ai cani, la Russia mantiene sal- damente il primo posto con oltre 17 milioni e mezzo di soggetti, seguita da Regno Unito
con 13 milioni, Germania (10,6 milioni) e Italia (oltre 8 milioni e 700mila cani). La Francia si ferma al quinto posto, con “solo” 7,6 milioni di cani.
Per quanto riguarda gli altri pet, l’Italia è in pole position nel regno degli uccelli ornamenta- li: ne sono presenti quasi 13 milioni nelle case
degli italiani, seguita da Turchia (11,3 milioni) e Spagna (7 milioni); il Regno Unito domina nella categoria “acquari”, con una stima di 8 milioni di vasche nelle case dei britannici, seguita da Russia (3,75 milioni di vasche), Germania (2,3 milioni) e Italia (1,5 milioni, che ospitano quasi 30 milioni di pesci).
I piccoli mammiferi esotici sono apprezzati soprattutto da russi (6,6 milioni di soggetti), tedeschi (4,9 milioni) e britannici (3,36 milioni); l’Italia si colloca quinta con 1,8 milioni di pic- coli mammiferi, dietro la Francia (2,8 milioni). Infine, per quanto riguarda rettili e anfibi, il Paese in cui ne è presente il maggior numero è il Regno Unito (2,2 milioni), seguito da Francia (2,1 milioni), Spagna (1,46 milioni), Italia (1,37 milioni) e Germania (1,3 milioni).
il settore del petfood in pieno svilUppo, con qUalche incognita
Il progressivo aumento del numero delle fa- miglie che possiede almeno una animale da compagnia si riflette in una crescita del mer- cato del petfood, che ora, come segnalato dalla presidente di FEDIAF, rosa Carbonell, è uno dei settori in più rapida crescita in Europa e rappresenta un valore di 29,1 miliardi di euro, oltre a 24 miliardi di euro in servizi e prodotti correlati, con una crescita del valore di circa il 5% e una crescita del volume di circa il 3,5%. Tuttavia, ha segnalato la presidente, gli ultimi sviluppi geopolitici hanno provocato delle per- turbazioni sul settore: in particolare la guerra in Ucraina ha avuto ripercussioni sull’approv- vigionamento energetico e sulla disponibilità di materie prime, che a loro volta hanno influito sulla catena di approvvigionamento del petfood in tutta Europa, con relative implicazioni di tipo economico e finanziario. In questo scena- rio, tuttavia, la FEDIAF segnala che, attraverso una stretta collaborazione con la Commissione Europea e gli Stati membri, il petfood è stato incluso tra i settori essenziali.
Nel report si sottolinea anche un altro aspet- to fonte di problemi, ovvero il cambiamento
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normativo che ha consentito l’utilizzo dei grassi animali di categoria 3 per la produzione di biodiesel, sottraendoli di fatto alla produzione di alimenti per animali: “FEDIAF crede ferma- mente che questi sottoprodotti, che non sono destinati al con- sumo umano, debbano essere riutilizzati in linea con la ge- rarchia dei rifiuti, prima per la produzione di alimenti per animali e non per i biocarbu- ranti”. I dati indicano infatti che circa la metà dei grassi animali disponibili vengono indirizzati alla produzione di biocarburanti, per facilitare la riduzione delle emissioni di carbonio da parte dell’industria
dei trasporti, soprattutto nel comparto del tra- sporto aereo, contribuendo così alla carenza di queste materie prime per la produzione di cibo per animali domestici.
FEDIAF ha quindi cercato di aumentare la con- sapevolezza su questo problema sia a livello di Organismi europei che dei Paesi membri: “Dobbiamo vedere un cambiamento – abbiamo bisogno di ulteriore protezione per gli ingredien- ti chiave della nostra industria – per continuare a fornire cibo sicuro e nutriente agli animali domestici e contribuire all’economia dell’UE”, ha affermato la presidente.
benessere e sostenibilità
Consapevole dell’importanza del benessere per i pet e del concetto di proprietà responsabile, nel corso del 2022 FEDIAF ha istituito una task force per il benessere degli animali e ha colla- borato con AnimalhealthEurope, l’associazione che rappresenta le industrie della salute animale a livello europeo, per la creazione della Pet Alliance: un’iniziativa per sostenere il benessere degli animali domestici, nella convinzione che il possesso di pet possa migliorare la vita di tutti gli europei e portare benefici alla società. Infine, tramite il suo gruppo di lavoro di esperti sull’ambiente e la sostenibilità, FEDIAF ha lavo- rato per monitorare lo sviluppo della proposta di regolamentazione europea degli imballag- gi e dei rifiuti provenienti dagli imballaggi, e continua a sostenere, per il settore del petfood, lo sviluppo di un quadro legislativo armoniz- zato basato sul metodo Product Environmental Footprint (PEF), che, in questo caso, mira a valutare l’impronta ambientale dei prodotti destinati all’alimentazione degli animali da compagnia. y