L’arrivo di un cucciolo: come cambiano le nostre abitudini ed emozioni

L’arrivo di un cane in casa ha un impatto non solo sulle nostre abitudini, ma anche sul nostro stato emotivo. Ecco come gestire il cucciolo e come superare i problemi dei primi mesi, senza stress e sensi di colpa.

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A cura di: Bruno Ferrari

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La decisione è stata presa ed è vicino l’arrivo in casa di un cucciolo di cane che sconvolgerà molte delle nostre abitudini.

Ma attenzione non solo quelle. Siamo veramente pronti?

Adottare un cucciolo: tutti i preparativi

Abbiamo imparato che prima di adottare un cucciolo dobbiamo tenere conto di alcuni aspetti per capire se il cane può essere una scelta compatibile con il nostro stile di vita e le nostre abitudini.

Ci siamo informati su quale sia la razza più adatta alle nostre aspettative e abbiamo inoltre imparato che il canone estetico non deve essere l’unico parametro di scelta.

Abbiamo letto e ci hanno raccontato perché è meglio preferire una pettorina ad H e un guinzaglio fisso, piuttosto che un collare e il guinzaglio estensibile.

A questo punto siamo pronti per portare a casa il cucciolo.

La cuccia morbida è nel suo angolino, i giochini e i masticativi ci sono, le ciotole sono in cucina pronte all’uso, abbiamo anche già prenotato la visita di controllo dal Medico veterinario

Abbiamo tutto, non ci manca nulla, giusto?

L’impatto emotivo di un nuovo cucciolo in famiglia

In realtà quello che nessuno ci dice è che l’arrivo di un cane in casa avrà un impatto non solo sulle nostre abitudini, ma anche sul nostro stato emotivo.

Durante gli incontri dedicati ai cuccioli, le famiglie vogliono capire come gestire il cucciolo, come ovviare alle criticità tipiche dei primi mesi.

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Soprattutto hanno bisogno di essere accompagnate e rassicurate nelle emozioni più scomode che l’arrivo di un cane può smuovere.

Perché diciamocelo, lo stereotipo creato dal “cane da Instagram” non è sempre aderente alla realtà che poi nel quotidiano ci troviamo a vivere.

Molto spesso si pensa o si dice: “Credo di non essere adeguatə”, “Credo di non farcela”, “Sono disperatə”.

Oppure “Non dormo più perché sono preoccupatə per quello che può fare senza il mio controllo”, “In casa gli altri mi danno la colpa”, “Lasciarlo da solo mi preoccupa“.

Quando il cucciolo più dolce e tenero si trasforma in un piccolo vandalo distruttore

Come spesso succede, l’aspettativa è elevatissima e l’immaginario collettivo ci spinge a pensare che il cucciolo sia solo tenerezza e gioia incondizionata.

Che ci piaccia o meno la realtà è fatta anche di momenti difficili.

Come pulire e raccogliere deiezioni più volte al giorno, gestire quei dentini affilati che lasciano segni sulla nostra pelle manco avessimo a che fare con una cucciolata del Conte Vlad, oppure avvertire ansia nel lasciare da solo il cane che piagnucola per la nostra assenza.

Davanti a queste difficoltà di vita pratica viviamo un vero e proprio vicolo cieco dove le nostre più rosee aspettative di colpo svaniscono.

Così veniamo sopraffatti da sconforto e ci sentiamo in colpa solamente nel pensare a una frase tipo “Ma chi me l’ha fatto fare?

Perché del resto siamo adulti, responsabili e non possiamo permetterci di pensare a una cosa simile, altrimenti chissà cosa penseranno di noi!

Con pazienza e impegno la situazione migliorerà

In alcuni momenti è legittimo pensare, verbalizzare e condividere questa nostra difficoltà con chi ci è accanto, senza colpevolizzarsi.

Lo sfogo del momento è assolutamente umano, in quanto il cucciolo può essere oggettivamente faticoso.

Con gli strumenti adeguati e le nozioni necessarie su come gestire il cucciolo la situazione migliorerà.

Senza dimenticare una buona dose di pazienza, in quanto il cucciolo ha i suoi tempi biologici e di apprendimento, e soprattutto l’impegno nell’educarlo.

Un cucciolo ha bisogno di molte attenzioni nei primi mesi di vita, proprio come avviene con l’arrivo di un bambino.

Il compito è quello di spiegare al nuovo cucciolo gli innumerevoli aspetti  e abitudini del nostro quotidiano, da cosa può fare e cosa non può fare, quali sono i suoi spazi e le sue risorse.

E attraverso esperienze mirate acquisirà pian piano le “buone maniere”, che gli consentiranno di vivere il contesto domestico nel miglior modo.

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Soddisfare i suoi bisogni fisiologici e comportamentali

Un buon percorso dedicato ai cuccioli (puppy class) fornisce informazioni teoriche e pratiche su come soddisfare i bisogni del cane.

Bisogna ricordarsi sempre, infatti, che se si appagano le sue necessità non ci saranno grossi problemi.

Se soddisfiamo la sua necessità legata alla masticazione, ad esempio, non avrà alcun motivo di distruggere casa.

In ugual misura, se viene portato con frequenza fuori a correre e giocare con i suoi simili, tornerà subito a un richiamo se lasciato libero.

Questo perché così facendo il bisogno di gioco e di movimento imprescindibile per ogni cucciolo sano sarà soddisfatto.

L’educazione di un cucciolo di cane

È bene a volte rivedere il concetto di educazione di un cucciolo di cane.

Spesso infatti si prende in considerazione un percorso educativo solo in presenza di un problema da risolvere.

È utile invece pensare a un percorso con l’obiettivo di conoscere meglio il cane per capire come gestirlo al meglio, tenendo sempre a mente che sia noi che i nostro pet siamo mossi da emozioni.

Ogni nostra azione è spinta da queste bussole emotive che ci danno la rotta per orientarci nel mare della quotidianità.

Articolo a cura della Scuola Cinofila Il Mio Cane
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