La testuggine “gigante” africana

Di origine africana il Geochelone (Centrochelys) sulcata è uno dei cheloni terrestri più grandi presenti sul pianeta ed è sicuramente la testuggine da compagnia di maggiori dimensioni. Scopriamo insieme le caratteristiche principali di questo rettile corazzato.

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A cura di: Dott.ssa Linda Sartini

testuggine africana
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Tra le tantissime specie di testuggine di provenienza “esotica”, Geochelone (Centrochelys) sulcata è sicuramente quella di maggiori dimensioni tra i cheloni di origine africana.

È seconda solo alle testuggini giganti delle Galapagos e delle Seychelles.

Un pet così “ingombrante” può dare tante soddisfazioni, questo è certo, ma vista la mole e le particolari esigenze richiede anche molte cure per una corretta gestione.

Prima di acquistarla o adottarla bisogna dunque pensarci molto bene, poiché da giovane occupa poco spazio, ma con il tempo crescerà, e anche tanto.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche principali di questa specie.

Si ricorda però sempre di approfondire l’argomento prima di prendere la decisione di accoglierne in casa uno o più esemplari di questa specie.

Areale di origine

Centrochelys sulcata è originaria dell’Africa sub-sahariana, in particolare di tutta quella fascia a nord dell’equatore che comprende Mauritania, Mali, Niger, Ciad, Sudan, Etiopia, Eritrea, Somalia e diversi altri Stati più a sud.

Il suo habitat caratteristico sono le savane e le boscaglie, in cui il clima arido e secco sono preponderanti.

In questo ambiente l’acqua è molto scarsa e la principale fonte per l’approvvigionamento idrico è proprio la vegetazione.

testuggine africana adulta

Caratteristiche della testuggine gigante africana

Gli adulti raggiungono dimensioni notevoli, possono superare i 60-70 cm di lunghezza del carapace (alcuni esemplari raggiungono i 90 cm).

Il peso invece può oltrepassare comodamente i 50 kg, con le femmine leggermente più piccole rispetto ai maschi.

Si tratta di un animale molto robusto il cui metabolismo è ben adattato all’habitat nel quale si mimetizza molto bene, visto il color giallo-marrone del carapace.

Gli scuti sono delimitati da una colorazione più scura, mentre il piastrone è anch’esso color sabbia, con presenza di irregolari macchie nerastre.

Sulle zampe anteriori sono presenti grosse e vistose scaglie sporgenti, mentre su quelle posteriori si notano dei prominenti speroni.

tartaruga africana

Viste le caratteristiche climatiche del suo areale di origine, C. sulcata non va in letargo.

Al contrario, durante i periodi più torridi si nasconde in tane scavate nel terreno per sfuggire alle settimane più calde dell’anno e trovare refrigerio e umidità.

Il dimorfismo sessuale non è molto evidente nei giovani e spesso può confondere un occhio inesperto anche negli adulti.

Al di là della dimensione (maggiore nei maschi rispetto alle femmine), le altre caratteristiche osservabili nel maschio sono la coda più grossa e con base più ampia, la concavità del piastrone (più piatto nella femmina) e l’angolo maggiore formato dagli scuti anali.

I giovanissimi possono essere tenuti insieme, mentre gli adulti sono tendenzialmente solitari, tranne nel periodo degli accoppiamenti in cui i due sessi si cercano.

I soggetti di sesso maschile devono essere tenuti possibilmente isolati, poiché sono molto territoriali e non convivono bene tra loro.

Alimentazione

Allo stato selvatico, la testuggine africana si nutre di arbusti, piante grasse e erbe spontanee.

Trattandosi di una specie strettamente erbivora, in cattività necessita di alimenti ad alto contenuto di fibra e di calcio e può essere alimentata con fieno, erbe di campo (graminacee, trifoglio, erba medica, ecc.), pale di fico d’India e integrazione di verdure.

La frutta, essendo molto zuccherina, può essere somministrata solo saltuariamente.

L’osso di seppia, lasciato a disposizione, rappresenta un’ottima fonte di calcio necessaria per il suo accrescimento, altrimenti su consiglio del Medico veterinario possono essere somministrati integratori di carbonato di calcio.

Come per tutti i cheloni terrestri è fondamentale una corretta esposizione ai raggi UV (radiazione solare diretta o lampade) per il corretto funzionamento del metabolismo.

Mantenimento

Alla nascita le giovani tartarughine misurano 5-6 cm e la loro crescita è inizialmente molto rapida, tanto che a un anno di età possono già superare i 12-15 cm.

piccoli testuggine africana

Di conseguenza, la soluzione “terrario” è solo temporanea e limitatamente i primi anni di vita.

Successivamente sarà infatti necessario organizzare un ampio recintoper gli esemplari adulti: almeno 2,5 x 2,5 metri per un singolo soggetto, ma meglio superfici superiori.

Bisogna tenere presente che i cheloni terrestri hanno bisogno di fare movimento, pertanto maggiore è lo spazio a disposizione tanto meglio sarà.

Durante la stagione calda questi cheloni possono essere mantenuti all’aperto, lasciando loro a disposizione un ampio e robusto recinto a prova di fuga che gli consentirà di nutrirsi delle erbe spontanee e di beneficiare della radiazione solare, lasciando comunque a disposizione un basso contenitore con acqua.

All’esterno è necessario che sia presente la possibilità di ripararsi all’ombra (i cespugli e le tettoie sono molto graditi), quando necessario.

Dal momento che la testuggine gigante africana non va in letargo, al calare delle temperature e durante la stagione fredda sarà necessario ricoverare il rettile in un ambiente chiuso e ampio, dotato di riscaldamento (lampade in ceramica per il recinto o il terrario e impianto di riscaldamento per l’ambiente) e lampade a raggi UV.

Temperatura e umidità

Il terrario (per i giovanissimi) o il recinto (per i soggetti adulti) dovrà essere provvisto di un gradiente di temperatura che va dai 24-26 gradi nel punto più freddo a 30-32 gradi centigradi in quello caldo dove effettuare il basking.

Durante la notte la temperatura potrà scendere a 21-23 gradi.

L’umidità relativa dovrà essere piuttosto bassa, intorno al 50% (comunque al di sotto del 60%).

Fondo e arricchimenti ambientali

Il fondo del recinto o del terrario può essere ricoperto con un abbondante strato di torba, terriccio, fibra di cocco, fieno o paglia oppure loro mix.

Arricchimenti ambientali sia in terrario che in recinto (ad esempio sassi, tronchi o piante edibili) sono sempre utili, graditi e consigliati.

Un basso e non rovesciabile recipiente con dell’acqua dovrà essere lasciato a disposizione un paio di volte alla settimana per le testuggini indoor.

Legislazione

Geochelone (Centrochelys) sulcata è inserita in Appendice II della CITES.

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