Il linfoma nei gatti è più comune nei gatti maschi anziani: parla uno studio

Una ricerca condotta nel Regno Unito ha rilevato che nei gatti maschi di età superiore agli 11 anni c'è una maggiore probabilità che venga diagnosticato il linfoma felino. Invece, la razza e fattori ambientali non sono risultati associati al linfoma.

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Il più grande studio al mondo sul linfoma nei gatti (sottoposti alle prime cure veterinarie) è stato pubblicato lo scorso 15 dicembre dal Royal Veterinary College.

L’obiettivo dello studio inglese è stato quello di valutare l’incidenza e la prevalenza del linfoma felino nei gatti sottoposti a una prima visita veterinaria in tutto il Regno Unito e di identificare i fattori di rischio ambientali (esposizione a radon e pesticidi) basati sul paziente.

Cosa è emerso dallo studio?

La ricerca ha rivelato che, ogni anno, circa 1 su 2.000 gatti (48 su 100.000) sono affetti da linfoma, in base all’opinione dei medici veterinari alla prima visita clinica.

Il linfoma è stato riscontrato prevalentemente nella cavità addominale (118 casi), seguita dal coinvolgimento linfonodale (15,8%) e respiratorio (13,7%). Per dieci gatti non erano disponibili informazioni.

Più probabilità di avere il linfoma felino per i gatti maschi anziani

Indagando le cartelle cliniche rese anonime di 562.446 gatti visitati da un veterinario tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2016 in 626 cliniche del Regno Unito, la ricerca ha inoltre rilevato che nei gatti maschi, di età superiore agli 11 anni e in quelli assicurati c’era una maggiore probabilità che venisse diagnosticato il linfoma felino.

Nei gatti vaccinati il linfoma è stato diagnosticato con una minore probabilità rispetto a quelli non vaccinati, sebbene questo dato possa essere influenzato da altri fattori, come la maggiore attenzione del proprietario al proprio animale.

Invece, la razza (studi precedenti hanno riscontrato un aumento del rischio per i gatti Siamesi e Orientali) e fattori ambientali non sono risultati associati a questa forma tumorale.

Riassumendo

In definitiva, i principali risultati della ricerca sono stati i seguenti:

  • la frequenza annuale di questo tumore nei gatti è stata stimata in 48/100.000 gatti all’anno;
  • i gatti maschi avevano 1,7 volte più probabilità di presentare un linfoma rispetto alle femmine;
  • i felini di età superiore a 11 anni avevano una probabilità 5 volte maggiore di essere interessati da un linfoma rispetto ai gatti di età compresa tra 2 e 5 anni;
  • i gatti assicurati avevano una probabilità 3,6 volte maggiore di avere una diagnosi di linfoma rispetto a quelli non assicurati.

Anneliese Stell, diplomata ACVIM in oncologia, ha dichiarato: “Questo studio rappresenta un’analisi epidemiologica preziosa e aggiornata sulla frequenza del linfoma felino e dei fattori di rischio nel Regno Unito. È nuovo in quanto riguarda gatti sottoposti a una prima visita veterinaria nel Regno Unito, piuttosto che una popolazione selezionata di felini sottoposta a cliniche di riferimento specialistiche”.

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