Cosa fare se ho trovato un riccio? Questo simpatico e utile mammifero insettivoro è un infaticabile cacciatore di lumache, limacce, piccoli roditori, larve di coleotteri e altri infestanti delle colture di orti e giardini: tanto utile quanto indifeso dallo stile di vita umano.
Come possiamo dare una mano a questi animali nei nostri giardini?
Il riccio è un cacciatore crepuscolare o notturno quindi è molto difficile scorgerlo in pieno giorno (se non è ferito o in difficoltà).
Da abitatore di boschi, prati e piccole radure, il riccio si è adattato, per sopravvivere al disboscamento e all’alterazione del suo habitat, a vivere in un ambiente urbano come i nostri giardini.
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Un piccolo aiutante di orti e giardini
Piccole pozze di acqua (pulita), rifugi in zone tranquille del giardino in cui lasciare qualche piccola catasta di legna o tronchi cavi, ciotole con cibo in piccole quantità e rinnovate giornalmente (per evitare che si inquinino o deperiscano).
E poi… attenzione mentre si taglia l’erba o si potano le siepi!
È importante controllare sempre la eventuale presenza di animali in cumuli di erba secca o sterpaglie prima di dare fuoco, coprire le piscine con teloni durante la notte (i ricci sono buoni nuotatori ma intrappolati in una piscina rischiano di annegare), così pure vanno coperti i tombini con grate o coperchi.
Attenzione, infine, all’uso di pesticidi e molluschicidi.
Trovato un riccio: cosa può mangiare?
Come accennato precedentemente, in natura i ricci sono insettivori. Ai ricci possono essere offerte crocchette per gattini, lombrichi, carne trita, pollo lesso (senza sale o olio), uovo sodo.
I piccoli svezzati gradiscono cibo umido per gatti di buona qualità o crocchette tipo baby ammollate in acqua.
Non vanno MAI offerti pane, dolci, latte di vacca, cioccolata, mandorle, cibo conditi o fritti, pasta: potrebbero causare diarree mortali o intossicarli gravemente.
Gli adulti gradiscono qualche pezzetto di mela, melone o anguria.
I piccoli ricci (o i giovani svezzati) richiedono una alimentazione ricca ma non grassa e integrata con calcio (pena gravi ipocalcemie con barcollamenti e sintomi neurologici) per questo motivo devo essere allevati, se orfani, in centri specializzati.
Privacy e tutela
Il riccio non può essere “detenuto” (tutelato dalla legge 157 del 1992, che ne vieta la cacciabilità e che lo annovera tra gli animali protetti) ma solo “ospitato”.