Emergenze del coniglio al tempo del Coronavirus

Anche se la visita veterinaria è contemplata tra i motivi che giustificano uno spostamento, dovremmo comunque usufruirne solo se realmente necessario.

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

coniglio e covid-19
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Nel precedente articolo abbiamo ricordato che la visita medica per il proprio animale è considerata una ragione più che valida per spostarsi da casa, in quest’articolo parleremo di emergenze del coniglio al tempo del Coronavirus e vedremo insieme quali sono i principali campanelli che indicano che andare dal veterinario è realmente necessario.

Emergenze del coniglio al tempo del Coronavirus: saper leggere i segnali!

Il coniglio è un animale preda e questo comporta una naturale predisposizione da parte sua a nascondere i segni di disagio, dolore e malattia.

È molto importante, quindi, riuscire a percepire qualunque tipo di alterazione in modo da poterla riferire al veterinario durante il contatto telefonico.

Quali sono le domande che potrebbe porci per capire se il nostro coniglio si trova in uno stato di difficoltà o sofferenza?

Ovviamente si tratta di un elenco puramente indicativo, in quanto il professionista, a seconda delle vostre risposte, potrebbe aggiungere altri quesiti per avere un quadro più chiaro… dunque, vediamo insieme quelle principali:

1) Comportamento e movimento: il coniglio si comporta normalmente? è più depresso e si muove meno del solito o è particolarmente agitato ed iperattivo? Sembra avere difficoltà o dolore quando si sposta? Zoppica? Sbanda o perde l’equilibrio? La testa è in asse con il resto del corpo o è ruotata?

2) Assunzione di cibo: mangia di più o di meno? Mostra fame e desiderio di mangiare ma ha difficoltà ad assumere il cibo? Lo rifiuta del tutto?

3) Occhi, naso e orecchie: gli occhi sono simmetrici o sembrano avere una dimensione leggermente diversa tra loro? Sono puliti oppure gonfi? è presente accumulo di secreto? Anche il naso è pulito oppure no? Le orecchie sono portate dritte (ad eccezione degli ariete e loro incroci) e il condotto uditivo e la pinna (padiglione) hanno un aspetto sano e senza alopecia, irritazione, tumefazioni, croste o altro tipo di materiale?

4) Pelle e pelliccia: negli ultimi tempi è caduto più pelo del solito? Ma soprattutto, sono presenti aree di alopecia, lesioni, infiammazione, croste o prurito? Avete notato dei rigonfiamenti o delle tumefazioni sulla cute? Al tatto l’animale sembra più caldo o più freddo del solito?

5) Torace e addome: la respirazione è normale o sembra accelerata oppure difficoltosa? Avete sentito qualche starnuto, colpo di tosse, sibilo o rantolo? L’addome è più dilatato del solito oppure duro e teso? Se gli toccate la pancia, il coniglio manifesta dolore o cerca di sottrarsi?

6)  Bocca e denti: la bocca va sempre tenuta sotto controllo, sebbene il coniglio non se la lasci ispezionare con piacere. Sollevare le labbra, però, non è un’impresa cosi ardua… osservate bene i denti: notate un’alterazione nella loro lunghezza o direzione? Ipersalivazione o lesioni alla mucosa orale? Queste eventualità vanno segnalate sempre al veterinario il prima possibile.

7) Genitali e perineo: uno sguardo sotto la coda, una delle zone più inaccessibili, andrebbe sempre dato! Cosa chiedersi a questo punto? È tutto a posto e pulito oppure il pelo è imbrattato di feci, urine, sangue o pus? Ci sono segni di alopecia e/o dermatite? C’è del cattivo odore? I testicoli sono simmetrici e della dimensione naturale? Il pene è nel prepuzio oppure è estroflesso e ha un aspetto strano? Le labbra vulvari sono normali?

8) I bisognini: diamo adesso uno sguardo alla cassettina igienica (o in giro per casa qualora fossero state lasciate al di fuori della lettiera). Le feci hanno la caratteristica forma sferica e la dimensione che siamo soliti osservare tutti i giorni? Oppure sono piccole e in numero ridotto o addirittura assenti? Ci sono tracce di diarrea? Abbiamo trovato dei ciecotrofi? Le urine sono normali o c’è qualcosa da segnalare (ad es. un colore anomalo o la presenza di coaguli di sangue)? Considerate che sulle urine è facile sbagliarsi, quindi descriviamone bene l’aspetto al veterinario.

Emergenze del coniglio al tempo del Coronavirus: quando possiamo evitare di andare dal medico veterinario?

Vista la difficoltà nel capire se un coniglio stia davvero male oppure no, nessun segno di malessere, disagio o dolore dovrebbe essere trascurato, ed è necessario lasciare che sia il veterinario a fare una valutazione.

Le visite differibili (esclusivamente in una situazione delicata come è quella attuale) sono ad esempio i controlli di routine, il taglio delle unghie, la pulizia delle ghiandole inguinali o l’esame coprologico periodico: tutte cose rimandabili solo se l’animale dimostra di stare bene.

Lo stesso vale per l’intervento di sterilizzazione o castrazione preventiva, che potremo rimandare di qualche settimana per farli eseguire al nostro veterinario di fiducia in un momento migliore… questo non vuol dire, però, che possiamo farne a meno, si tratta solo di posticipare di poco tempo.

Vuoi saperne di più sul coniglio?

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