Nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19, sono state fornite le indicazioni operative per l’erogazione in sicurezza di Interventi Assistiti con gli animali (IAA).
Il documento, in cui vengono specificate tutte le indicazioni necessarie, è stato redatto dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali (CRN IAA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe).
Viene specificato come il documento non sia esaustivo ma, in funzione dei contesti operativi nei quali gli IAA vengono erogati, “deve essere considerato ad integrazione dei Documenti Tecnici e Linee Guida pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), da INAIL e dai Dipartimenti di Prevenzione Sanitaria delle singole Regioni”.
Indice dei contenuti
Interventi Assistiti con gli animali (IAA) e Covid-19, quali sono le regole generali?
Dal documento redatto dal Ministero della Salute si legge come le persone (sia operatori che pazienti) positive a Covid-19, sospette positive (per contatto o convivenza con persone positive) o con febbre o altri sintomi respiratori riconducibili a Covid-19 non possono essere coinvolti negli IAA o, nel caso degli operatori, erogare il servizio.
Non solo le persone ma anche gli animali. Difatti, cane, gatto e gli altri animali coinvolti negli IAA non devono avere nella loro anamnesi convivenza o contatto prolungato con persone positive al Covid-19 o sospette di essere positive al virus o con sintomatologia riconducibile al virus.
Procedure di controllo sul setting
Nel documento vengono fornite le disposizioni da seguire per l’erogazione degli interventi assistiti con gli animali, distinguendo tra le specie animali coinvolte (cane, gatto, coniglio o asino, cavallo e altri animali da reddito) e tra sedute individuali o composte da più persone.
In generale, si legge come: “l’interazione tra l’animale e l’utente/paziente deve avvenire facendo indossare all’utente/paziente la mascherina chirurgica a meno che la disabilità o la patologia da cui è affetto glielo renda impossibile. I guanti indossati (o le mani qualora la disabilità dell’utente gli impedisca di indossare i guanti) devono essere igienizzati con gel disinfettante all’ingresso e all’uscita dal setting”.
Inoltre, dal documento redatto, si evince come sia opportuno che:
- qualora la disabilità dell’utente gli impedisca l’utilizzo della mascherina chirurgica, l’animale rimanga a distanza dall’utente di almeno 1 m;
- vengano evitati i contatti tra il volto dell’utente e il muso dell’animale e i comportamenti di leccamento dell’animale verso l’utente;
- premi e bocconcini siano somministrati all’animale offrendo il bocconcino depositato all’interno di una ciotola/contenitore.
Nel caso non sia possibile erogare una seduta individuale, è necessario “mantenere la distanza di almeno 1 metro tra gli utenti se indossano la mascherina, almeno 2 se la loro disabilità non gli permette di indossare la mascherina chirurgica”.
Inoltre, anche gli oggetti o tutte le “attrezzature utilizzate nelle sedute (es. giocattoli, corde, collari, guinzagli, palline ecc. ecc.) dovranno essere disinfettate tra una seduta e la successiva“.
Interventi assistiti con gli animali: una pratica terapeutica di supporto?
FONTE: IZSVe