Non sono solo consentite ma anche favorite le adozioni degli animali ospitati in canili o rifugi e negli allevamenti amatoriali. La conferma arriva direttamente dalla nota “Emergenza COVID19 – Misure relative alla salute e al benessere degli animali” diramata dalla Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute.
Nel documento vengono fornite numerose precisazioni sulle numerose attività di accudimento e cura degli animali affinché siano adottate misure omogenee all’interno del territorio italiano relative alla gestione delle attività che incidono sulla salute e benessere animale.
Per quanto riguarda le adozioni degli animali ospitati in canili/rifugi e negli allevamenti amatoriali, nello specifico, sono consentite. Nel documento diramato dal Ministero della Salute si legge che “In tale ottica gli ingressi nelle strutture da parte degli adottanti devono essere disciplinati nel rispetto delle norme comuni, volte a garantire il distanziamento sociale ed evitando assembramenti“.
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Le adozioni degli animali verso un’altra Regione sono consentite?
Anche in questo caso, sono consentite.
Infatti nel documento viene specificato che “nel caso in cui l’animale sia destinato ad una adozione in altra Regione o Stato membro, devono essere utilizzati trasportatori autorizzati e per quanto riguarda le adozioni dai canili verso cittadini residenti all’interno dell’Unione Europea, le modalità devono rispettare quanto indicato nella procedura operativa per le adozioni internazionali emanata con nota prot. n. 1462 del 23 gennaio u.s“.
In ogni caso, ci sono alcune regole base da rispettare – a prescindere – affinché le adozioni sia consentite, tra cui quella che gli animali stessi siano regolarmente identificati e registrati e siano trasportati con mezzi idonei o tramite corrieri, nel pieno rispetto delle norme sul benessere durante il trasporto.
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FONTE: Fnovi