Il coniglio: fare molta attenzione al colpo di calore in estate!

Il coniglio non tollera bene il caldo: l’estate è, per questa specie, il periodo peggiore se non si presta qualche attenzione in più!

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

colpo di calore
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Il colpo di calore è pericoloso? Il coniglio è un animale che non sopporta bene le temperature elevate; a partire dalla fine della primavera e per tutta la durata del periodo estivo, il caldo rappresenta un problema non indifferente per questa specie, i cui meccanismi di termoregolazione, da soli, non sempre sono sufficienti a farvi fronte.

Generalmente si suole considerare come ottimale per il coniglio una temperatura compresa tra i 15 ed i 21°C circa, ciononostante qualche grado in più può ancora essere tollerato senza grandi problemi.

Quando la temperatura ambientale inizia ad aggirarsi (e a superare!) i 27-28°C, l’animale prova disagio ed il proprietario attento dovrebbe impegnarsi per minimizzare lo stato di malessere che ne potrebbe conseguire.

Inutile sottolineare che le temperature tipicamente estive (anche oltre i 35°C) possono essere letali se non si presta la dovuta attenzione.

I meccanismi di termoregolazione

Il coniglio non suda, pertanto abbassare la temperatura corporea non è un’impresa semplice. Una buona parte del calore corporeo viene disperso attraverso le orecchie, la cui vasodilatazione consente un maggiore scambio termico con l’esterno ed inoltre, quando le temperature si fanno elevate, il coniglio inizia a respirare più velocemente ed in maniera superficiale.

Per sfuggire al calore il coniglio tende a cercare refrigerio individuando il punto più fresco della stanza o della casa, sdraiandosi sul pavimento ed aumentando così la superficie corporea; al contrario, un coniglio infreddolito tenderà a “rannicchiarsi” per conservare il calore corporeo.

Il colpo di calore si verifica quando all’aumentare della temperatura ambientale l’animale non è in grado, attraverso i meccanismi di termoregolazione, di mantenere la propria temperatura corporea entro limiti fisiologicamente accettabili, pertanto il proprietario dovrà intervenire preventivamente.

Come comportarsi in casa e all’aperto?

Alcuni animali fortunati hanno a disposizione l’accesso ad un giardino oppure ad un terrazzo.

È importante che in estate i conigli non vengano lasciati alla mercè del calore e del sole (non dimentichiamo che oltre il colpo di calore esiste anche l’altrettanto pericoloso “colpo di sole”!).

Nel caso della permanenza in giardino, è fondamentale che l’animale possa ripararsi all’ombra in un punto fresco, in molti casi sono sufficienti anche solamente delle siepi.

In terrazzo, la questione è più complessa poiché è più difficile predisporre dei ripari sufficientemente freschi ed isolati per proteggere il delicato equilibrio del pet, ma già una tenda ombreggiante potrebbe essere un valido aiuto.

In ogni caso, che si tratti di un giardino o di un terrazzo, è bene verificare che le temperature non siano tali da arrecare disagio o danno all’animale, provvedendo piuttosto a far rientrare in casa il soggetto e consentire l’accesso all’esterno solamente nelle ore più fresche e in assenza di sole diretto.

Anche in casa le temperature potrebbero salire in maniera preoccupante, ma la gestione è più semplice. Innanzitutto, bisogna evitare la permanenza nelle stanze più calde ed esposte e posizionare la gabbia lontano dalle finestre.

L’utilizzo di condizionatori e ventilatori può risultare molto utile (soprattutto la funzione di deumidificazione che molti apparecchi possiedono) per abbassare la temperatura del locale, ma è necessario porre molta attenzione ai getti d’aria diretti (spesso considerati piacevoli ma potenzialmente dannosi) ma soprattutto agli sbalzi termici, preferendo un passaggio graduale da una temperatura più alta ad una più bassa e viceversa. Evitiamo anche di raggiungere temperature “glaciali”… non è necessario, anzi!

Se il coniglio mostra segni di disagio, si potrà anche procedere ad inumidire il corpo o le orecchie con acqua fredda (ma non troppo!).

Attenzione alla macchina!

In estate può capitare di dover trasportare il coniglio in macchina per diversi motivi, non ultimo per recarsi in vacanza.

L’abitacolo dell’automezzo dovrebbe essere climatizzato, facendo sempre attenzione a non passare repentinamente dai 35°C dell’esterno ai 20°C all’interno del veicolo, ma abbassando gradualmente la temperatura ed evitando sempre il getto d’aria diretto.

Lo stesso vale quando si scende dalla macchina: prima di fermarsi bisogna lasciare al coniglio il tempo di adattarsi alla temperatura ambientale.

Ricordiamoci di offrire spesso dell’acqua o qualche pezzettino di frutta e teniamo sotto controllo il nostro amico a quattro zampe, evitando di farlo viaggiare nel bagagliaio.

Esattamente come accade per i bambini, gli animali non andrebbero mai lasciati da soli in macchina, neanche per i pochi minuti necessari ad una sosta in area di servizio: l’interno del veicolo si scalda molto velocemente e in poco tempo può superare i 40°C!

I segni del colpo di calore

Il colpo di calore ed il colpo di sole devono sempre essere considerati un’emergenza, e pertanto bisogna rivolgersi tempestivamente al veterinario, che già per telefono potrà darci qualche consiglio per tamponare la situazione in attesa di raggiungere la clinica o l’ambulatorio e sottoporre il coniglio agli interventi terapeutici del caso.

Come abbiamo già accennato, il coniglio accaldato si sdraia a terra ed inizia a respirare velocemente. Non è raro che, visto il disagio, rifiuti il cibo e cerchi piuttosto di bere di più.

Il colpo di calore si manifesta con apatia, riluttanza al movimento, scarsa reattività agli stimoli, ipertermia, sbandamento e barcollamento. Nei casi più gravi l’animale può manifestare shock, convulsioni, perdere i sensi ed entrare in coma fino a giungere al decesso.

La prevenzione è la migliore arma di difesa anche perché, spesso, il colpo di calore ha esito letale.

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