Come nutrire il gatto senza commettere troppi errori

La qualità del cibo che viene offerta al proprio gatto associata ad alcune regole alimentari influenzano il suo stato di salute. È fondamentale fare attenzione agli alimenti molto appetibili, che diminuiscono i meccanismi di regolazione dell'assunzione del cibo. In tal modo, la sensazione di sazietà è più difficile da ottenere.

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come nutrire il gatto
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In condizioni naturali, il gatto caccia prede di piccola dimensione che ingerisce rapidamente. I suoi pasti, anche una decina al giorno, sono cadenzati dalla caccia e non dai nostri ritmi quotidiani. Quindi come si può nutrire il gatto senza commettere errori?

Il gatto domestico ben si adatta al tipo di cibo preparato dai suoi proprietari e al ritmo di somministrazione dei pasti che gli è imposto dall’uomo.

Tuttavia, con soli due pasti al giorno si annoia e ha fame. Se gli è dato di scegliere, richiederà cibo almeno una decina di volte al dì.

È necessario quindi controllare le modalità di distribuzione del cibo ed è utile proporre al gatto un modo di alimentarsi simile a quello dei suoi simili che conducono vita libera, evitando di mettere a disposizione l’alimento a orari regolari.

Quando il gatto riceve il cibo dal suo proprietario, il tempo dedicato all’alimentazione è decisamente ridotto: l’ideale è distribuire la razione giornaliera tipo “self-service” o tramite dispositivi che consentono il razionamento, che obbligano il gatto ad “attivarsi” per ottenere il cibo.

La dieta deve contenere anche liquidi necessari al mantenimento in salute. Un gatto ha bisogno di nutrirsi con il 70% di liquidi ogni giorno e il cibo secco ne contiene solo il 5-10% oltre a perdere freschezza divenendo meno appetibile una volta aperto se si acquistano dei sacchi da utilizzare per più settimane.

Quindi il cibo secco va integrato con quello umido oltre ad avere un accesso continuo a una riserva di acqua. Ricordando sempre che l’eccesso o la mancanza di sete è un segnale spia di diverse malattie.

Il regime alimentare del gatto esige necessariamente alcuni aminoacidi quali la taurina e l’arginina.
La taurina è un aminoacido essenziale anche per la crescita: è coinvolta nella sintesi degli acidi biliari, nell’osmoregolazione, nella trasmissione degli impulsi nervosi e nell’omeostasi del calcio.

La sua carenza causa degenerazione retinica in tre mesi e una cardiomiopatia dilatativa in 5-6 mesi, oltre a patologie riproduttive. La taurina è presente in grande quantità nei prodotti industriali, perché viene parzialmente distrutta dal processo di produzione.

Questo aminoacido è naturalmente presente nella carne e nel pesce.

Per quanto riguarda le preferenze alimentari, il gatto gradisce la varietà e si stanca degli alimenti ripetitivi e invariati. Preferisce alimenti a temperatura ambiente e la sua scelta cade su cibi umidi e profumati, piuttosto che quelli secchi.

Il regime “tutto carne” deve essere evitato. Infatti, la carne e il pesce presentano uno squilibrio di fosforo e calcio: la razione composta unicamente da carne causa uno squilibrio metabolico a favore del fosforo che in natura non si verifica in quanto le prede vengono consumate con le ossa, i peli e le interiora, ricostituendo l’equilibrio.

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