Stati Uniti d’America: sempre più cani intossicati da cannabis

La legalizzazione dell’uso ricreativo della Cannabis negli Usa ha portato a un aumento dei casi di intossicazione nei cani, per l’ingestione di alimenti come dolci o cioccolata che ne contengono.

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cani intossicati da cannabis
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Dal 2016 anche in Italia, analogamente ad altri Paesi del mondo, è possibile commercializzare prodotti contenenti cannabis che abbiano però un contenuto di THC inferiore allo 0,2%.

Sono così sorti diversi negozi lungo tutta la Penisola, che propongono tisane, semi, infiorescenze, olii, ma anche caramelle, cioccolata, lecca-lecca e altro a base di canapa.

L’uso è ovviamente riservato all’uomo, ma l’esperienza di altri Paesi mostra possibili rischi per gli animali.

Negli Stati Unti, dove l’uso medico della cannabis è legale in 33 Stati mentre quello ricreativo è ammesso in 10, molti medici veterinari si trovano di fronte ad animali che mostrano intossicazioni da THC.

La problematica è duplice: da un lato, gli usi terapeutici della sostanza sono legali in campo umano, ma in ambito veterinario, nonostante il crescente numero di ricerche che indicano i benefici dei principi attivi presenti nella cannabis nel caso di artrite, epilessia, ansietà e altre patologie del cane e del gatto e in assenza di gravi effetti collaterali, i professionisti non si fidano a prescriverla per timore di incorrere nella Legge federale, con pesanti conseguenze professionali e penali.

Di conseguenza, capita spesso che i proprietari “facciano di testa loro” e somministrino ai loro animali i farmaci contenenti cannabis prescritti per gli esseri umani, con dosaggi fai-da-te o empiricamente calcolati a partire da Internet.

D’altro canto, dove la cannabis è legale viene inserita tra gli ingredienti di in un’ampia varietà di prodotti alimentari ad uso umano, e sempre più medici veterinari si trovano a dover trattare animali intossicati per aver sgranocchiato qualche snack dei loro padroni.

Si tratta in particolare di cani, dato che i prodotti incriminati sono per lo più dolci o cioccolato, che ai gatti interessano poco.

I NUMERI IN AMERICA

Il numero verde del centro antiveleni della American society for the prevention of cruelty to animals ha riportato un aumento vertiginoso delle segnalazioni di intossicazioni da Cannabis negli animali nel corso dell’ultimo decennio: erano 208 nel 2008;979 nel 2016; 1.486 nel 2017 e sono arrivate a 1.800 nel 2018, con un aumento del 765% negli ultimi dieci anni.

I SINTOMI DA INTOSSICAZIONE DA CANNABIS

Gli animali portati al centro di emergenza mostrano letargia, rallentamento del battito cardiaco e incontinenza, sintomi che generalmente regrediscono in 24 – 48 ore.

Se la dose ingerita è elevata, i cani possono sviluppare una polmonite, a volte vengono trattati con una soluzione lipidica per via endovenosa allo scopo di neutralizzare i metaboliti, con un’ospedalizzazione di 3-4 giorni.

Particolarmente pericoloso per i cani risulta il cioccolato con cannabis, che provoca una doppia intossicazione da cannabis e teobromina, con una sintomatologia contrastante.

La raccomandazione è quella di tenere sempre i prodotti contenenti cannabis fuori dalla portata degli animali domestici.

FONTE: La Settimana Veterinaria

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