Cane anziano, qual è l’alimentazione corretta?

Non tutti i cani anziani tendono ad acquistare peso ma l’invecchiamento si accompagna ad una diminuzione della massa muscolare, le cellule muscolari diminuiscono di numero e di dimensioni e il deposito adiposo tende ad aumentare.

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alimentazione cane anziano
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Nel cane anziano, un’alimentazione completa e bilanciata adatta ai suoi fabbisogni specifici e il controllo costante dello stato di salute contribuisce a vivere meglio e più a lungo.

Gli effetti dell’invecchiamento sull’apparato digerente possono influenzare la capacità di consumare, digerire e metabolizzare il cibo con una maggiore predisposizione alle infezioni per aumento dei radicali liberi in quanto si riducono i sistemi enzimatici attivi contro di essi.

Il cane anziano ha maggiori difficoltà ad assimilare il cibo

I cani anziani hanno maggiori difficoltà ad assimilare il cibo e necessitano di ingredienti di alta qualità per digerire bene e non avere problemi intestinali.

L’apporto proteico è di fondamentale importanza nel soggetto anziano: la perdita di tessuti magri a causa dell’invecchiamento provoca la riduzione delle riserve proteiche utilizzate nel corso di situazioni di stress che causano cambiamenti adattativi a livello nervoso, metabolico e ormonale e che permettono all’organismo di adattarsi alla situazione sfavorevole.

L’apporto calorico derivante dalle proteine deve essere inferiore rispetto alla dieta per la crescita ma superiore rispetto alla dieta per il mantenimento.

Vitamine e Omega 3 e 6 nell’alimentazione del cane anziano

La gestione dell’apporto lipidico nei soggetti anziani deve essere attentamente valutata in quanto si riduce la capacità di metabolizzarli. È fondamentale aumentare i livelli di acidi grassi polinsaturi Omega-3 e Omega-6.

Le vitamine del gruppo B, le vitamine A ed E sono le principali molecole che possono intervenire favorevolmente sui metabolismi alterati dei soggetti anziani.

Suddividere la razione in due o tre pasti giornalieri

La razione quotidiana dovrà essere distribuita in due o tre pasti giornalieri per facilitarne l’assunzione e la digestione.

Oggigiorno, il numero crescente di animali anziani ha indotto il mercato ad offrire alimenti adatti ai soggetti oltre i setti anni di età in cui il fabbisogno energetico si riduce, considerando come buona abitudine quella di valutare sempre la storia clinica e le condizioni di salute del soggetto per soddisfare al meglio le sue esigenze nutrizionali.

Concludendo, per una corretta valutazione della dieta adatta al nostro cane anziano, la quale consideri il giusto apporto di nutrienti, è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico veterinario di fiducia. 

Gatto anziano, qual è l’alimentazione corretta?

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