La dieta Barf: cos’è? Descrizione e alcune considerazioni importanti

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La dieta Barf (biologically appropriate raw food) è un metodo alimentare descritto da Ian Billinghurst, veterinario australiano, nel 1993, come alternativa all’alimentazione industriale.

Questo complesso regime dietetico è costituito da carne cruda, frattaglie, pesce, ossa carnose, frutta e verdura, latticini, olio, diversi integratori alimentari, aceto di sidro, alghe e lieviti; sono esclusi i farinacei e i prodotti trasformati.

Questa idea si basa sul rifiuto dell’alimentazione industriale che, secondo il suo ideatore, sarebbe causa di displasia dell’anca, di alcuni tipi di cancro e di altre malattie, tra cui disturbi dentari.

Questa dieta è voluminosa e varia, e risulta equilibrata non a ogni somministrazione come nei sistemi industriali, ma nell’arco di una settimana.

Per lungo tempo confidenziale, questa ipotesi dietetica si è sviluppata con l’emergere di Internet e dei siti dedicati ai cani, ma si è totalmente trasformata, tanto che oggi il nome Barf viene assegnato a molti tipi di diete a base di carne, a volte con un alimento crudo pronto e spesso molto grasso (fino al 65% di materia grassa o MG), fino alle più semplici contenenti soltanto carne.

Un’alternativa è l’uso di prodotti congelati tra cui pulcini di un giorno (il cui acquisto è possibile dai circuiti che alimentano gli zoo).

Questi regimi fanno ricomparire, tuttavia, malattie carenziali che erano quasi scomparse, come il rachitismo, l’osteofibrosi, l’iperparatiroidismo secondario.

Non esiste una dieta Barf ma differenti pratiche che, alla fine, hanno pochi punti in comune. Se ne traggono alcuni vantaggi, ma gli svantaggi sono tanti e gravi, soprattutto riguardo agli squilibri alimentari.

È molto importante che i proprietari vengano accompagnati nella loro scelta comprendendo i loro obiettivi da un medico veterinario.

Le diete Barf accettabili si avvicinano a una razione casalinga adattata, associata a un integratore di vitamine e minerali e di acidi grassi essenziali. Alcune razioni sono possibili in determinate condizioni, e in particolare se i rischi sanitari e nutrizionali sono prevenuti.

Il medico veterinario è la figura alla quale rivolgersi prima di intraprendere qualsiasi scelta alimentare al proprio cane.

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