Alimenti per galline: fare attenzione a quelli tossici

Non tutti gli alimenti per le galline sono giusti per loro, alcuni possono risultare tossici. Vediamo quali.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

alimenti per galline mele Foto di Olivier Mary on Unsplash
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Come al contrario si potrebbe pensare, non tutti gli alimenti per le galline sono giusti per loro, alcuni possono risultare tossici.

Attenzione agli avanzi della tavola usati come alimenti per le galline

Le galline allevate come pet, ornamentali o comunque piccola produzione di uova ad uso famigliare, sono in genere animali abbastanza rustici, che ben si adattano ai neofiti.

E una consuetudine tramandata da nonni in campagna potrebbe suggerire di somministrare loro come cibo gli avanzi della tavola.

Bisogna fare attenzione a quali avanzi dare, perché non tutti vanno bene.

Un tempo i polli erano liberi di scorrazzare nei campi, di procurarsi cibo naturale e integravano con cibo fornito dai proprietari.

Oggi molte libertà non ci sono più, inquinamento, riduzione degli spazi e convivenza sono più complicati e anche le conoscenze sull’alimentazione si sono evolute.

Quali alimenti potrebbero essere nocivi? Un breve elenco

Avocado

Esotica delizia che sempre più conquista le tavole degli italiani, l’avocado potrebbe però essere un alimento pericoloso per gli uccelli.

La persina, una potente tossina fungicida naturale, concentrata soprattutto in seme e buccia, negli uccelli causa debolezza, depressione o agitazione, edema, problemi respiratori, a cui può seguirne la morte per compromissione cardiovascolare.

alimenti per galline Foto di Jessica Burnett on Unsplash

La polpa dovrebbe essere esente da persina, ma viene in genere sconsigliata.

Semi di mela o pera o drupacee (ciliegie, prugne, pesche, ecc.)

I semi contengono amigdalina, una sostanza che può provocare intossicazioni da cianuro.

Bisogna quindi fornire quindi la polpa dei frutti, evitando i semi o la mandorlina centrale nelle pesche.

Agrumi

Gli agrumi in genere, sia polpa che buccia, sono caratterizzati da un alto tasso di acidità, meglio evitarli per non creare scompensi all’apparato gastroenterico.

È possibile, soprattutto nella stagione calda, aggiungere qualche goccia di succo alla acqua, ma in ragione di un cucchiaino da caffè (scarso) per litro di acqua.

Sale

Gli uccelli in genere non sono in grado di eliminare il sale in eccesso con facilità, con gravi conseguenze per la salute, soprattutto a livello renale.

Dolci elaborati e creme

Un avanzo di torta o biscotti possono diventare una leccornia, ma molto saltuaria.

Un eccesso di latte, burro, zuccheri, ecc., causano squilibri nell’apparato digerente degli uccelli, che notoriamente, non hanno in natura accesso all’alimento base per l’allevamento dei cuccioli di mammifero ovvero il latte.

Solanacee

Patate, pomodori verdi, melanzane, in tutti questi alimenti la solanina è una sostanza tossica molto concentrata nelle parti germinative e nelle foglie, ma anche i frutti, comunemente e tranquillamente consumati dagli umani, ne contengono tracce pericolose per gli uccelli.

I pomodori maturi possono essere forniti alle galline perché ricchi di vitamine, ma in modica quantità e saltuariamente, perché possono interferire con l’assorbimento del calcio (attenzione quindi alle ovaiole che presentano disturbi alla deposizione delle uova).

alimenti galline Foto di Jesse Schoff on Unsplash

Alcuni allevatori forniscono patate bollite e accuratamente pelate ai propri polli, in minima quantità e soprattutto in stagione invernale.

Le patate crude causano problemi digestivi e atonia del gozzo quindi sono caldamente sconsigliate.

Pane

Il famoso pastone del nonno con pane ammollato, cereali e insalate è ancora utilizzato nelle realtà rurali, ma questo alimento può causare feci molli, disturbi intestinali e obesità.

Va quindi utilizzato con parsimonia, preferendo il pane secco sbriciolato non più di una volta alla settimana.

La cipolla

La cipolla contiene tiosolfato che negli animali causa gravi anemie.

Fagioli secchi e crudi

i legumi, tanto preziosi per l’apporto di proteine, amidi, oligoelementi, non vanno però consumati crudi: contengono elementi antinutrizionali o glucosidi tossici.

Infatti, le lecitine sequestrano e rendono indisponibili ioni come ferro, rame o calcio. La fasina, invece, che provoca emoagglutinazione, cioè l’aggregazione dei globui rossi.

Una cottura di 15-20 minuti è sufficiente per inibire la fasina contenuta nei semi o pochi minuti per i germogli. L’acqua di cottura va poi buttata.

Carne e pesce crudo

Le galline razzolando possono nutrirsi di piccoli invertebrati (lombrichi, grilli, chiocciole), è possibile fornire piccole quantità di carne in particolare in animali debilitati, ma sempre e solo per brevi periodi.

Meglio preferire cibi cotti per evitare la trasmissione di parassiti o batteri.

Salumi

Questi alimenti saporiti, contenendo sale, aromi e spezie, non dovrebbero comparire nella dieta degli animali.

Se proprio volete darne in pasto ai polli preferite piccole quantità di salumi poco elaborati, in piccole dosi e non più di una volta alla settimana.

Uova

Alimenti molto ricchi di proteine nobili, grassi e calcio (se si fornisce anche il guscio), possono essere sbriciolate nel pastone delle galline, mai tal quali per non creare poi l’abitudine al consumo post deposizione.

Altro accorgimento è quello di cuocere sempre le uova per scongiurare, come nella carne, il rischio di salmonellosi.

Cibi sani e specifici

La regola fondamentale come sempre è la moderazione e preferire cibi sani e formulati appositamente per la categoria di polli, pulcini o galline che si sta allevando.

E se si ha qualche dubbio è sempre meglio chiedere a un medico veterinario.

 

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