Lo sapevi che le specie aliene si chiamano così perché introdotte volontariamente o involontariamente dall’uomo fuori dal confine naturale in cui si sono evolute?
Queste specie in molti casi non hanno alcuna interazione con piante e animali indigeni condividendo con essi i medesimi ecosistemi in equilibrio.
Tuttavia, capita spesso che invece abbiano un diverso grado di interazione con le specie autoctone, diventando in alcuni casi addirittura invasive.
Quando le specie aliene mostrano una grande adattabilità ai luoghi dove sono state introdotte tendono ad aumentare numericamente e, più o meno rapidamente, tendono a sostituire le specie indigene, non preparate a condividere le risorse con nuovi e ingombranti ospiti.
In tal caso le specie aliene diventano invasive e rappresentano una seria minaccia per la sopravvivenza delle altre specie e degli interi ecosistemi.
Specie aliene e perdita di biodiversità
Lo sapevi che l’introduzione delle specie aliene rappresenta la seconda causa di perdita di biodiversità a livello globale?
Queste specie quando considerate invasive possono infatti condividere medesime nicchie con quelle indigene, sottraendo risorse indispensabili alla soppravvivenza di queste. In assenza di predatori, hanno anche maggiori probabilità di sopravvivenza.
In alcuni casi poi questi “alieni” costituiscono pericolosissimi vettori di malattie sconosciute alle specie autoctone.
Queste specie costituiscono quindi un grave pericolo per gli animali o le piante indigene.
LIPU Sezione Milano in collaborazione con la Biblioteca Quarto Oggiaro (QuartoWeb) presenta “LIPU STORIES”, cinque frizzanti incontri con la natura per ragazzi, raccontate e disegnate per scoprire il meraviglioso mondo di queste specie, la loro ecologia e comportamento.
Quarto appuntamento: ALIENI CON LE ALI
- Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri)
- Disegni di Andrea Balducci – @andrea.balducci.art
- Video e montaggio di Elena Strada – @ele21984
- Voce narrante della Biblioteca di Quarto Oggiaro
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