Agalychnis, la raganella dagli occhi rossi: habitat e riproduzione

L'habitat ideale per la raganella dagli occhi rossi necessita di molte piante e rami oltre a una temperatura e un'umidità costante. La riproduzione in terrario, invece, necessita di una camera della pioggia, un sistema cioè che permetta di ricreare la stagionalità dell'habitat naturale dato che in natura avviene durante la stagione delle piogge.

0

A cura di: Dott. Kiumars Khadivi-Dinboli

raganella-occhi-rossi
Annuncio

L’Agalychnis, conosciuta con il nome comune di raganella dagli occhi rossi, è una rana arboricola, quindi il terrario che la conterrà dovrà essere sviluppato in altezza (almeno ottanta centimetri) e contenere numerosi rami e piante non tossiche, sopratutto a foglia larga (ad esempio Pothos, Philodendro o Bromeliacee).

Le temperature dovrebbero essere comprese tra i ventiquattro e i ventotto gradi centigradi durante il giorno e tra i venti e i ventiquattro gradi durante la notte, l’umidità dovrebbe essere mantenuta intorno all’ottanta per cento.

Per mantenere un tasso di umidità elevato è bene mettere delle grandi ciotole di acqua senza cloro nel terrario non troppo profonde da cambiare spesso ed è necessario nebulizzare l’ambiente una o due volte al giorno.

L’illuminazione non è necessaria, ma è gradita alle rane, nel terrario si può inserire un neon da tenere acceso circa 10-12 ore al giorno.

Sul fondo si posizionerà un substrato costituito da terriccio o corteccia in pezzi molto piccoli (da evitare il pino ed il cedro perché irritanti), sfagno, foglie secche.

La riproduzione della raganella dagli occhi rossi necessita di una camera della pioggia

In genere la riproduzione dell’Agalychnis in terrario necessita di una camera della pioggia, un sistema cioè che permetta di ricreare la stagionalità dell’habitat naturale.

In natura la riproduzione avviene in estate, durante la stagione delle piogge.

I maschi attirano le femmine gracidando in maniera sempre più forte restando sugli alberi e, quando la femmina è recettiva, i maschi scendono a terra e avviene l’accoppiamento.

Il maschio sale sulla schiena della femmina e la stinge con le zampe ancorandosi al suo corpo.

Durante tutto il periodo della deposizione il maschio rimane attaccato al dorso della femmina in un amplesso che può durare un giorno ed oltre.

Prima della deposizione la femmina si inumidisce la zona lombare per mantenere un’adeguata umidità durante la deposizione.

La raganella dagli occhi rossi depone le uova sul dorso di una foglia

Le uova vengono attaccate di solito sul dorso di una foglia o di un ramo, in una grande massa gelatinosa che contiene intorno alle ottanta uova. La posizione delle uova è di solito al riparo dalla luce e al di sopra del contenitore dell’acqua.

Dopo circa dieci giorni le uova si schiudono ed i girini cadono in acqua, sono autonomi e cominciano ad alimentarsi da soli. Dopo 2-3 mesi avviene la metamorfosi ed i girini escono dall’acqua trasformati in rane.

La maturità sessuale viene raggiunta dopo circa due anni. La vita media della rana è intorno ai 5 anni. Questa specie di rana non necessita di CITES.

I maschi di Agalychnis durante il periodo degli accoppiamenti “vibrano”

In questa specie le femmine sono di solito più grandi dei maschi (circa settanta millimetri di lunghezza le femmine e sessanta i maschi).

A differenza delle altre specie di rane che gracidano, i maschi di Agalychnis durante il periodo degli accoppiamenti “vibrano” (emettendo una vibrazione di circa dodici Hertz) e questo tremolio non avviene perché la rana ha paura, ma per spaventare i rivali, è una sorta di moto intimidatorio per difendere il territorio.

Alcuni studiosi hanno osservato questo tipo di comunicazione tra rane ed anche altri animali che, senza emettere suono, ma solo muovendo le zampe in maniera molto veloce, producono una vibrazione che si propaga nell’aria e nelle foglie dell’albero intimidendo l’avversario. Una sorta di “comunicazione sismica”.

Rane e figli: gli anfibi e le cure genitoriali come caso studio

Annuncio