Veleni per uccelli domestici e pappagalli: quali sono?

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

veleni per uccelli
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Nelle nostre case si trovano tantissimi veleni per uccelli domestici come pappagalli, canarini, cocorite, inseparabili, merli indiani e molti altri.

Per non far incorrere i nostri pet aviari a contatto con qualche sostanza tossica, occorre conoscerli.

Questo sia per poter intervenire prontamente sia per renderli non disponibili e soprattutto per avvisare il medico veterinario di una possibile ingestione.

ELENCO DEI VELENI PER UCCELLI

Ecco di seguito un elenco riassuntivo delle più comuni sostanze potenzialmente tossiche presenti in casa ed i sintomi più frequentemente descritti.

SOSTANZA TOSSICA

DOVE SI TROVA

SINTOMATOLOGIA

Alcool Alcool denaturato, vino, liquori, cioccolatini ripieni al liquore Incoordinazione, vomito, coma
Nicotina Sigarette e sigari Crampi, paralisi, coma
Piombo Vernici, piombini da caccia o pesca, batterie, lampadine, semi trattati per agricoltura Vocalizzi, diarrea con sangue, paralisi, convulsioni
Zinco Vernici, oggetti metallici zincati (anche giochi: campanelli, catenine), gabbie zincate (mai mettere frutta tra le sbarre: l’acido della frutta favorisce l’assorbimento di ioni zinco da sbarre) Diarrea anche con sangue, incoordinazione, rigurgito, rallentato svuotamento dell’ingluvie, convulsioni
Teflon Pentole antiaderenti, piastre con rivestimento antiaderente, rivestimento di alcuni ferri da stiro Grave dispnea, morte per polmonite acuta interstiziale
Pesticidi (carbammati) Repellenti per insetti, erbicidi Iniziale eccitazione, poi depressione. Respirazione aumentata, rigurgito, dilatazione pupille, diarrea
Arsenico In alcuni pesticidi Dilatazione pupille, dolore addominale, sete aumentata
Cianuro Semi e rami dei prunus (pesche, prugne, ciliegie etc); gli alcaloidi cianogenetici contenuti in corteccia e semi una volta ingeriti si convertono in cianuro. Nausea, dolori addominali, paralisi,difficoltà respiratorie, cianosi, irritabilità oppure depressione, morte per inibizione degli scambi respiratori delle cellule
Esaclorofene Saponi e deodoranti Cecità temporanea
Sale da cucina Sale, salatini, patatine salate in superficie Eccessiva sete, poliuria, disidratazione, insufficienza renale
Caffè e cioccolato Caffe, cioccolato o cibi contenenti questi alimenti Eccitazione, tremori, convulsioni, rigurgito, crisi cardiache
Cipolle, aglio Vegetali crudi, cotti o disidratati Irritazione bocca, ulcere, anemia
Glicosidi cardiotossici Presente in piante ornamentali o selvatiche come: Oleandro, digitale purpurea, ricino, cicuta, colchico

 

Ipertermia, disorientamento, ipotensione, blocco cardiaco
Solanina Parti verdi di patate e pomodori Sintomi gastroentericie e neurologici
Anticoagulanti – warfarin Esche per topi, alcuni farmaci per cardiopatici (Sintrom, Coumadin) Emorragie. Gli uccelli sono piu’ resistenti a questo veleno rispetto ai mammiferi ma dosi massicce o ripetute causano gravi emorragie. Attenzione a esche libere in cantina o giardino e a farmaci lasciati incustoditi.

 

COSA FARE IN CASO DI INTOSSICAZIONE

In caso di intossicazione, reale o sospetta, è necessario rivolgersi immediatamente al medico veterinario o al centro antiveleni.

La breve trattazione di fonti di avvelenamento deve essere considerata uno spunto per non farsi cogliere impreparati da banali dimenticanze o non conoscenze che possono mettere a repentaglio la vita del proprio animale.

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