Il fisico e Premio Nobel Albert Einstein disse molti anni fa la celebre frase: “se le api scomparissero dalla terra, per l’uomo non resterebbero che 4 anni di vita”. E non aveva affatto tutti i torti.
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Il problema delle api a rischio
I pesticidi utilizzati in agricoltura stanno purtroppo uccidendo le nostre api e gli insetti impollinatori, mettendo a serio rischio il futuro della Natura e quindi di conseguenza il nostro.
Secondo quanto riportato dal WWF, le sole api selvatiche (di cui fanno parte un numero enorme, composto da oltre 20.000 specie) garantiscono l’impollinazione delle piante e fiori da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale.
Quanto vale il lavoro delle api
Il valore economico di questa impollinazione è ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa.
Le principali colture per il consumo umano in Europa l’84% richiedono l’impollinazione degli insetti per migliorare la qualità ed i rendimenti dei prodotti, come molti tipi di frutta, verdura e frutta secca.
Il 5 aprile scade il termine per la consultazione pubblica della Commissione Europea sulle politiche per la difesa delle api domestiche e selvatiche ed altri impollinatori.
L’appello del WWF all’Unione Europea
Per questo motivo, il WWF, invita (e sprona) i cittadini a partecipare alla consultazione per chiedere all’Unione Europea un’agricoltura senza pesticidi e una Politica Agricola Comune più sostenibile e a favore di scelte più rispettose della natura e degli esseri viventi che la popolano.
Il prossimo 22 marzo la Commissione UE dovrà decidere sul divieto definitivo di alcuni insetticidi neonicotinoidi accusati di essere tra i principali responsabili della moria delle api domestiche e selvatiche e noi speriamo facciano la scelta giusta, garantendo così sia a noi a che a loro un futuro migliore.