Tra gli ectoparassiti che più frequentemente possono infestare il nostro cane, pulci e zecche sono sicuramente non solo tra i più diffusi ma anche e soprattutto tra i più pericolosi, in quanto oltre all’azione diretta che esercitano a discapito dei loro ospiti, come la sottrazione di sangue, sono in grado di causare anche numerosi danni indiretti, tra cui spicca la trasmissione di malattie parassitarie, batteriche, protozoarie e virali.
Tra le malattie trasmesse al cane dalle zecche, per esempio, ci sono la piroplasmosi, l’ehrlichiosi, la malattia di Lyme, la rickettsiosi canina e l’epatozoonosi canina.
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Chi sono le pulci e le zecche?
Le pulci e le zecche sono organismi invertebrati appartenenti al phylum degli artropodi, cui appartengono più di un milione di specie diverse.
Al contrario della maggior parte dei loro “fratelli artropodi”, che conducono una vita libera nell’ambiente esterno, le pulci e le zecche hanno perfezionato il loro modus vivendi e si sono adattati a vivere da parassiti: traggono vantaggio a spese dall’essere vivente che li ospita, causandogli danni più o meno gravi.
Ma pulci e zecche non sono proprio la stessa cosa, visto che, tassonomicamente, appartengono a due classi diverse.
Le prime, infatti, sono insetti, mentre le seconde aracnidi, così come testimoniato dal numero di arti che possiedono: sei le pulci e otto le zecche.
Più attivi nelle stagioni calde, in realtà, questi parassiti possono essere presenti negli ambienti esterni e domestici per tutto l’arco dell’anno.
È evidente, quindi, che la lotta nei loro confronti deve essere “spietata” e “costante”.
Qual è la mossa vincente per proteggere il cane da pulci e zecche?
Il trattamento antiparassitario è fondamentale in quanto, prima o poi, entrambi questi parassiti escono dai loro “nascondigli” ambientali e salgono sul cane per poter effettuare il loro pasto.
Attualmente, per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche sono disponibili moltissimi prodotti antiparassitari, che si differenziano non solo per modalità di somministrazione (spot-on, spray, compresse, collari) ma anche per spettro di efficacia e meccanismi d’azione.
Quindi, è importante consultare il medico veterinario, poiché la scelta dell’antiparassitario più idoneo deve prendere in considerazione diversi fattori: caratteristiche del singolo cane, stile di vita, convivenza con altri cani o altri animali e presenza di reazioni di ipersensibilità al morso dei parassiti.
Attenzione!
Una volta applicato l’antiparassitario, soprattutto nei primi giorni, occorre anche evitare che altri animali conviventi possano andare a leccare il prodotto sulla zona trattata, cosa che può causare, ad esempio, ipersalivazione o anche vomito nel caso di cani, ma anche convulsioni potenzialmente fatali nel gatto.
Anche i bambini vanno protetti dal contatto con l’animale trattato, almeno per le 12-24 ore successive all’applicazione degli antiparassitari.