Su Internet o al dettaglio, gli oli essenziali sono proposti con un ampio assortimento di formulazioni “casalinghe” per disinfettare, deodorare o anche lottare contro i parassiti. Tuttavia, questi prodotti, in libera vendita in farmacia o nei negozi specializzati, non possono essere utilizzati da chiunque senza particolari precauzioni di impiego.
Quindi, diventa necessario fornire delle nozioni di base e dei consigli a tutti quei proprietari appassionati di ricette naturali, che pensano di poter curare i propri animali in tutta autonomia.
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Il controllo qualità è indispensabile
Un olio essenziale, per essere impiegato con un obiettivo terapeutico, deve essere prodotto seguendo delle procedure di controllo qualità molto rigorose che ne garantiscano la composizione. Ogni olio essenziale può contenere da 60 a 100 componenti – e a volte di più – ma, trattandosi di un prodotto estratto da un organismo vegetale, la sua composizione è soggetta a variazioni.
La provenienza geografica della pianta raccolta incide notevolmente, come avviene, ad esempio, per il timo che ha una composizione diversa in base al Paese in cui viene coltivato. La natura del terreno, il clima, la pluviometria influenzano la composizione finale dell’olio essenziale.
Leggere bene l’etichetta!
La composizione dettagliata di ogni olio essenziale deve essere riportata in etichetta. Per esempio, se un prodotto contiene un olio essenziale di eucalipto è importante sapere di quale eucalipto si tratta.
In effetti ne esistono diversi tipi: l’eucalipto radiata (Eucalyptus radiata), citrato (Eucalyptus citriodora) o globuloso (Eucaliptus globulus) che non hanno la stessa composizione né i medesimi effetti.
Per un utilizzo a scopo terapeutico, si deve assolutamente conoscere nel dettaglio il prodotto utilizzato.
Oli essenziali nel cane e nel gatto
Numerose proprietà sono attribuite agli oli essenziali e alcune di esse sono oggetto di ricerche scientifiche sempre più approfondite.
Nel campo degli animali da compagnia, i ricercatori si sono dedicati soprattutto alle proprietà antimicrobiche degli oli essenziali nei confronti di germi isolati in specifiche situazioni cliniche, quali otiti esterne nel cane, Malassezia o cistiti.
Gli studi, condotti in laboratorio, mostrano che gli oli essenziali potrebbero essere interessanti da utilizzare in alcuni casi; tuttavia, restano da determinare le diluizioni appropriate nelle situazioni cliniche comprovate. Ad esempio, di fronte a un orecchio infiammato si deve temere il potenziale irritante degli oli essenziali.
In conclusione
Da qualche decennio, l’aromaterapia si è evoluta e gli oli essenziali vengono sempre più utilizzati; tuttavia, siccome questi prodotti non sono privi di rischi, è sconsigliato curare in autonomia il proprio animale domestico ma rivolgersi sempre al proprio medico veterinario di fiducia.
FONTE: LaSettimanaVeterinaria