Oggi, mercoledì 23 maggio 2018, si celebra la Giornata mondiale delle tartarughe marine. La ricorrenza è stata lanciata molti anni fa, nell’anno 2000 esattamente, dall’associazione American Tortoise Rescue con lo scopo di sensibilizzare su tartarughe e testuggini.
Secondo i dati però forniti da Legambiente, non c’è molto da festeggiare. Circa 200mila esemplari ogni anno vengono catturati accidentalmente dai pescatori; altre muoiono a causa della plastica e dei rifiuti ingeriti – uno studio condotto sulla specie Caretta caretta ha dimostrato l’ingestione di rifiuti di plastica nel 71% degli individui per i quali è stato analizzato il tratto gastrointestinale -, tanti altre ancora per traumi causati dal traffico di navi e altra imbarcazioni. Anche i nidi sulle spiagge dove le tartarughe depongono le uova spesso vengono distrutti da trattori spazza spiaggia o i piccoli appena nati uccisi.
La tartaruga marina, specie protetta a livello internazionale, non se la passa affatto bene. Per celebrare la sua giornata, vediamo tre curiosità sul suo mondo.
- La temperatura del nido influisce sulla sesso delle tartarughe marine. Se la temperatura è superiore a 29 gradi Celsius, nasceranno quasi tutte femmine.
- La tartaruga più longeva è morta all’età di 188 anni
- Le femmine vanno a deporre le uova nella stessa spiaggia in cui sono nate.